MILANO - il 28 aprile scorso nell'incontro su tavoli separat tra i sindacati confederali, e poi i i sindacati di base e autonomi e la dirigenza Sea, sul problema della chiusura di Sea Handling, è stata nei fatti aperta la procedura di licenziamento dei 2214 lavoratori di Sea Handling. In parallelo è partita la trattativa per l’assunzione in Airport Handling, che dovrà avvenire entro la prima settimana di giugno, di un numero ancora da chiarire di lavoratori. Sui numeri è aperta la trattativa.
La Sea Handling ha illustrato un piano per incentivare i lavoratori ad uscire dal gruppo, su base volontaria, : fino a 29 mensilità di salario; affidamento ad una società di lavoro interinale per la formazione ed il nuovo collocamento; circa 300 lavoratori trasferiti in Sea. Tutto subordinato alla capacità del nuovo soggetto Airport Handling di stipulare contratti coi vettori che operano negli aeroporti milanesi. Solo se verrà assicurato il 90% delle intese possibili, non ci saranno problemi per i futuro dei lavoratori Airport Handling. Il 29/4 è stata la volta della riunione per i dipendenti Sea.
Repubblica.it del 28/4
ha scritto : << È la madre di tutte le vertenze lombarde, la
Sea. E difatti Cgil, Cisl e Uil lombardi hanno scelto Malpensa come sede della
classica manifestazione regionale del Primo maggio...... '“Torniamo a volare', lo slogan della manifestazione che fa riferimento
al destino dello scalo varesino e alla questione Alitalia-Etihad>>
ed ancora che si tratta di <<Una partita delicata. Nella quale i sindacati
di base non intendono fare sconti. Tanto che organizzano un presidio sotto la
sede dell’azienda a Linate, «contro la distruzione del gruppo Sea», Usb, Cub trasporti, ADL dicono. «No agli esuberi e ai tagli salariali» e
«sì a una Sea che garantisca la continuità lavorativa ed economica dei suoi
dipendenti» >>