-

per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" SCRIVI A: dallapartedeilavoratori@gmail.com -- per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" scrivi a: dallapartedeilavoratori@gmail.com
1945 -2018 73° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO : Buon 25 Aprile !!!
*****
*****CAMPAGNA DICO 32 - SALUTE PER TUTTE E TUTTI! - HEALTH4ALL - GIORNATA EUROPEA CONTRO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SALUTE, LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
*****
*****

NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA !




sabato 5 luglio 2014

Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil : Documento del collettivo pensionati di Milano per discutere la struttura organizzativa de “Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil”

abbiamo ricevuto e pubblichiamo : 
Questo è il documento presentato e votato all'assemblea del "Sindacato è un'altra cosa" sabato 7.6.2014
Voti a favore 4, astenuti 10, tutti gli altri (circa un centinaio) contrari.
Documento del collettivo pensionati di Milano per discutere la struttura organizzativa de “Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil”
Per contribuire a sviluppare il dibattito e la partecipazione dei lavoratori nell’organizzazione dell’area, il “collettivo dei pensionati di Milano” de “Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil”  ha elaborato questo documento che sottopone alla discussione e all’approvazione democratica dei compagni.
Proprio perché hanno ottenuto a Milano a favore del “documento congressuale alternativo” il maggior numero di voti in cifra assoluta rispetto alle altre categorie, i pensionati di Milano de Il sindacato è un’altra cosa ritengono di prendere l’iniziativa per proporre alcuni criteri e principi da seguire e da porre alla base della struttura organizzativa della nostra area.

Il primo punto che chiedono di introdurre nella struttura organizzativa dell’area è che dentro Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil valga il principio per cui “uno vale uno”.
Domandano contemporaneamente che la struttura organizzativa dell’area permetta di poter dare una risposta precisa alla domanda avente il seguente contenuto: “chi decide chi e che cosa”.
Il secondo principio che a parere del collettivo pensionati di Milano deve entrare a far parte dei criteri ispiratori organizzativi de Il sindacato è un’altra cosa è il divieto di attribuzione da parte dei gruppi dirigenti dell’area e il rifiuto di accettazione da parte dei compagni interessati di doppi o maggiori cumuli di incarichi, sia all’interno degli organismi dirigenti della Cgil, sia nelle strutture organizzative dell’area, sia complessivamente in entrambe.
Questo principio è stato acquisito dal “collettivo dei pensionati di Milano” de Il sindacato è un’altra cosa ed applicato nella distribuzione degli incarichi ai compagni eletti negli organismi dirigenti dello SPI provinciale e regionale e della Camera del Lavoro di Milano, dopo il Congresso.
Il terzo criterio che si intende proporre consiste nell’introdurre il principio secondo cui dentro l’area gli incarichi sono in qualsiasi momento revocabili.
Durante e dopo l’ultimo Congresso sia coloro che sono stati annoverati nell’esecutivo nazionale, sia quelli che sono stati considerati riferimenti nazionali di categoria, sia quelli che sono stati ascritti fra i coordinatori regionali, sono stati confermati dall’alto negli incarichi precedenti o nominati dall’alto ex novo in incarichi più recenti.
Se a giustificazione si dice ad es. che i compagni dell’esecutivo nazionale sono provvisori, il punto di vista del collettivo dei pensionati di Milano de Il sindacato è un’altra cosa è che nell’assemblea del 7 giugno di Bologna tutti coloro che sono stati nominati in questo modo dovrebbero essere dichiarati decaduti, perché possano essere organizzate in tempi brevi elezioni democratiche dei rappresentanti de Il sindacato è un’altra cosa.
Non può esistere, se siamo coerenti con la concezione e la pratica della democrazia e della partecipazione sindacale per le quali ci battiamo dentro la Cgil e fra i lavoratori, una nomenklatura, o una lista di cariche o di posti, o una burocrazia; devono essere costruiti invece e crescere un movimento di lotta e un’opposizione sindacale e politica alla Cgil, che devono esprimere attraverso elezioni democratiche i propri rappresentanti.
Né relativamente al Coordinamento allargato della Lombardia tenuto venerdì 6 giugno a Milano, né in rapporto all’Assemblea nazionale svoltasi sabato 7 giugno a Bologna si sono conosciuti con una certa approssimazione gli ordini del giorno delle due iniziative.
Si chiede che gli o.d.g. delle riunioni e delle assemblee, nonché i resoconti degli esecutivi e dei coordinamenti nazionali vengano inviati con notizie esaurienti e con tempestività ai compagni (il resoconto dell’ultimo esecutivo nazionale del 16 maggio non è mai pervenuto).
Il quarto punto che si vuole affrontare riguarda la militanza politica che molti compagni danno nei tanti partiti della sinistra che appoggiano i lavoratori. Essa però è cosa assai diversa della militanza sindacale. Se è necessario accusare a fondo la Cgil di collateralismo col PD, se è più che giusto attaccare il gruppo dirigente della Cgil perché è organico a quel partito e succube delle sue scelte politiche ed elettorali, non è fuori luogo affermare che anche per Il sindacato è un’altra cosa è rischioso percorrere esperienze di non distinzione dei ruoli sindacale e politico nei confronti di altri partiti o formazioni partitiche. Anche se i pericoli di disfunzioni non sono assolutamente paragonabili al danno provocato dalla Cgil, non si può negare che essi possano influire negativamente sull’indipendenza e sull’unità interna fra i lavoratori de Il sindacato è un’altra cosa.
Il quinto punto che si vuole proporre riguarda l’organizzazione territoriale dell’area da realizzare su tutto il territorio nazionale, mediante la strutturazione di coordinamenti regionali, provinciali, aziendali da costruire in base al principio della democrazia, delle elezioni, della rappresentanza.
Si suggerisce che in ogni struttura di coordinamento venga eletto un coordinatore effettivo ed uno supplente, revocabili in qualsiasi momento e soggetti al principio della rotazione periodica degli incarichi.
Si sottopone ai compagni la proposta di lanciare nei confronti delle diverse istanze e dei vari livelli organizzativi della Cgil una serie di azioni rivendicative e di vertenze aventi lo scopo di acquisire l’agibilità e l’uso da parte de Il sindacato è un’altra cosa delle sedi sindacali, uffici operativi, sale per riunioni, edifici e strutture per attività sindacali di vario tipo e, inoltre, aventi l’obiettivo di ottenere l’utilizzo di macchine d’ufficio, attrezzature informatiche, cancelleria corrente, materiale ordinario per l’organizzazione dell’area, ecc.
Particolare impegno deve essere rivolto alla gestione dei permessi sindacali per chi fa parte dell’area, ai rimborsi spese sostenute dai compagni nel periodo congressuale e in periodi normali.
Per l’organizzazione dello Spi Cgil regionale in Lombardia si comunica l’intenzione  al “Sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil” nazionale di organizzare a settembre o ottobre di quest’anno, anche in occasione della Conferenza nazionale di organizzazione della Cgil del 2015, un’assemblea regionale di tutti i compagni pensionati che fanno parte dei direttivi provinciali di categoria della nostra Regione, utilizzando la struttura e chiedendo che siano messi a disposizione i mezzi finanziari dello Spi Cgil Lombardia.
Il sesto punto, infine, che proponiamo prevede che venga candidato per l’elezione a referente a livello regionale dei pensionati de “Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil” il compagno Ciro Attanasio e che sia candidato ad essere eletto  referente a livello nazionale di Milano il compagno Achille Zasso.

Milano, 7 giugno 2014