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mercoledì 6 agosto 2014

ricerca della London School of Economics : il 56% dei lavori in Italia rischia di sparire entro 20 anni


A causa dei processi di automazione del lavoro, con robot e macchine sempre più intelligenti ed autonome che andranno progressivamente a sostituire lavoratori in carne ed ossa secondo la ricerca della London School of Economics e come riporta qui finanza.it (http://www.quifinanza.it/8751/foto/tecnologia-lavoro-meta-dei-lavori-sparira-entro-20-anni-ecco-quali.html) entro una ventina d’anni il 56% dei lavori in Italia sono a rischio scomparsa. Questo è quanto la ricerca è giunta incrociando i dati sul mercato del lavoro europeo con studi sulla crescente capacità di macchine e robot di "imparare" come ci si comporta in vari contesti lavorativi, da cui la London School of Economics fa discendere che l'Italia abbonda di lavori ripetitivi e facilmente sostituibili come impiegati, segretarie e magazzinieri. 

In questa direzione ne stila una specie di graduatoria dalla quale si evidenzia che peggio di noi stanno solo: la Romania, dove il 62% dei lavori rischiano di essere sostituiti da macchine entro vent’anni; il Portogallo (59%); la Croazia (58%).

Al nostro stesso livello (56% di lavori sostituibili) ci sono : la Polonia, la Bulgaria e la Grecia. La buona notizia viene dalla lentezza storica delle aziende italiane nel sostituire le persone con macchine e soprattutto dall’importanza data ai dipendenti nel contesto delle piccole e medie imprese, vera impalcatura economica del sistema Italia.


Per il dettaglio delle professioni destinate a sparire e di quelle che resisteranno si rimanda all’articolo di quifinanza.it (http://www.quifinanza.it/8751/foto/tecnologia-lavoro-meta-dei-lavori-sparira-entro-20-anni-ecco-quali.html)