Francia, ucciso un ragazzo di 21 anni
Manifestava contro una grande opera
Le proteste nella regione del Tarn continuano dal primo settembre: cittadini e attivisti sono schierati contro il progetto faraonico di un lago artificiale. Sabato notte, durante gli scontri con la polizia, un manifestante è morto. Forse a causa del lancio di una granata da parte delle forze dell'ordine
27 ottobre 2014 DI FRANCESCA SIRONI
Si chiamava Rémi Fraisse. Aveva 21 anni. Era uno studente. Sabato notte è morto durante gli scontri fra manifestanti e polizia nella Regione del Tarn, Nel Sud della Francia. Secondo le prime testimonianze raccolte sul campo dagli attivisti, sarebbe stato ucciso da una granata lanciata dalle forze dell'ordine. Poco fa la relazione sull'autopsia: «il giovane è morto per un esplosione», «così forte da buttarlo al suolo violentemente», ha spiegato senza rispondere alle domande il magistrato che si occupa del caso: «secondo il medico legale», ha aggiunto: «la morte è stata istantanea». «In questo momento non possiamo né confermare né smentire, sulla base delle lesioni riportate, se l'origine delle ferite sia una granata lanciata dalla zona dove si erano schierati i poliziotti», ha continuato il procuratore: «bisogna per questo attendere nuove analisi che saranno effettuate dalla polizia scientifica di Toulouse».
«Chiediamo
chiarezza», ha detto in un'intervista il padre, Jean-Pierre Fraisse: «mio
figlio era solo un ragazzo che sentiva quella causa come sua. È arrivato non
preparato, senza casco, niente che lo proteggesse. gli avevo chiesto di fare
attenzione, di essere prudente...»...