UNITA’ SINDACALE CONTRO LA PRECARIETA’ DELLA VITA
Roma Manifestazione del 25 ottobre 2014
UNITA’ SINDACALE ha partecipato a Roma alla manifestazione indetta dalla CGIL contro il Jobs Act del 25 ottobre scorso con due striscioni che recitavano inequivocabilmente “SI SCRIVE JOBS ACT MA SI LEGGE LICENZIAMENTI DEMANSIONAMENTI E PRECARIETA’” e “ESTENDERE I DIRITTI A TUTTI –NO ALLA NUOVA SCHIAVITU’”.“Lavoro dignità e uguaglianza. Per cambiare l’Italia” era il tema della manifestazione ed UNISIN, con la propria attiva presenza, ha voluto ribadire che senza lavoro VERO non ci potrà essere dignità e tanto meno uguaglianza.
Per UNISIN è indispensabile intervenire con forza nei confronti proprio di quell’Italia che ha aperto le porte alla precarietà, alla povertà e quindi all’ingiustizia sociale, un’Italia che va quindi cambiata o forse sarebbe meglio dire rifondata e restituita alle lavoratrici ed ai lavoratori, ai cittadini onesti ed ai giovani che hanno diritto ad un futuro dignitoso e di prospettiva.
La manifestazione del 25 ottobre non può essere considerata come un punto d’arrivo ma deve essere
vissuta come un primo campanello d’allarme per tutti coloro che pensano di potere fare “carne da macello” della parte sana della società.
Per UNISIN non si può uscire dalla crisi economica, culturale e sociale che stiamo vivendo licenziando ingiustamente, demansionando liberamente e senza motivo, precarizzando ulteriormente il lavoro, cancellando lo Statuto dei Lavoratori ed infine riducendo in schiavitù chi lavora!
Già la cosiddetta “grande imprenditoria”, approfittando del momento, sta cominciando a proporre
l’abolizione definitiva degli strumenti di lotta storicamente patrimonio dei lavoratori!
Non si parla più degli evasori perché adesso “parlano” anche gli evasori!
UNISIN non ha lacuna intenzione di stare alla finestra per assistere allo tsunami del diritto e delle libertà, UNISIN continuerà la sua battaglia contro la precarietà del lavoro e contro la precarizzazione delle persone, UNISIN non smetterà di proporre un nuovo modello di società che dovrà partire anche da un nuovo concetto di banca e di credito sicuramente più vicino al territorio, ai cittadini ed ai giovani.
Roma, 27 ottobre 2014 LA SEGRETERIA NAZIONALE