Comunicato Presidio
dell’8 gennaio 2015
dinanzi Palazzo Marino
Con l’anno nuovo , il Comitato Sosta Milano e il Coordinamento
Milanese di Solidarietà “DALLA PARTE DEI LAVORATORI”, proseguono le iniziative a sostegno della
vertenza in difesa dei lavoratori ex Addetti
alle Aree sosta del Comune di Milano rimasti senza lavoro e
reddito.
Si è tenuto l’8 gennaio un nuovo presidio dinanzi a Palazzo Marino, per fare pressione su Comune e ATM, affinchè si
trovi una soluzione adeguata per porre fine a questa incredibile situazione di
disinteresse nei confronti delle parti più deboli della popolazione.
Durante il Presidio, il Presidente del Consiglio Comunale
Basilio Rizzo è sceso ad incontrare la Delegazione dei lavoratori che presidiava
il Palazzo e ha ascoltato ancora una
volta le ragioni della loro lotta e le loro istanze. Al Presidente Rizzo è
stato chiesto di fare le necessarie pressioni perché si arrivi a costruire ed
aprire un tavolo negoziale.
Importante è stata anche la
presenza del Consigliere David Gentili,
Presidente della Commissione Consiliare Antimafia del Comune di Milano. il
quale ha manifestato attenzione alle problematiche esposte e si è dichiarato
disposto a presentare con altri consiglieri, una mozione che impegni
l’assessore Maran a riaprire la questione degli ex-parcheggiatori.
Nei prossimi giorni ci saranno
inoltre altri importanti incontri con gli assessori Pierfrancesco Majorino (Affari
Sociali) e Cristina Tajani (Lavoro).
Il Comitato Sosta Milano e il Coordinamento Milanese di Solidarietà
“DALLA PARTE DEI LAVORATORI”, auspicano
pertanto che si possa trovare un minimo di convergenza su possibili e concrete soluzioni
all’annosa vertenza. E’ previsto anche un ulteriore incontro con don Walter Magnoni, Responsabile del
Servizio per la Pastorale Sociale e del Lavoro
della Diocesi di Milano, per fare il punto sulla situazione e gli
impegni assunti nell’incontro avvenuto nel mese di dicembre.
Infine il 19 gennaio
prossimo ci sarà un nuovo Presidio a Palazzo Marino, nel quadro delle
iniziative di “pressing” decise dai lavoratori affinchè sia trovato finalmente uno sbocco
alla vertenza occupazionale .