L’Unione sindacale Solidaires ha sottoscritto la
dichiarazione di giovedì a mezzogiorno il comunicato intersindacale "Il
mondo del lavoro insieme per la libertà e la democrazia.". Tuttavia,
abbiamo deciso di non firmare quello di iniziativa dei partiti politici
"difendere i valori della Repubblica", alla luce del suo contenuto e
soprattutto delle organizzazioni firmatarie.
La massiccia
partecipazione ai numerosi raduni da mercoledì scorso mostra una forte volontà
popolare di rifiutare il fascismo in tutte le sue forme. Al contrario, l'elenco
dei politici e dei governanti, in Francia e in altri paesi, presenti nella
manifestazione Parigi dell’11 gennaio, oltre ad essere un vero insulto a coloro
che sono stati assassinati nel nome di ciò che difendeva Charlie Hebdo, mostra
un’azione di recupero ampia e totalmente nauseante; taluni aiutano massacri di popolazioni
in tutto il mondo, altri la miseria di milioni di persone, o addirittura
sostengono politiche apertamente razziste.
Di seguito l’espressione
di solidarietà che spiega in quale contesto partecipiamo a manifestazioni
programmate in questo fine settimana e ricordiamo le nostre posizioni.
Dopo gli assassinii commessi nei locali
del giornale Charlie Hebdo
Difendiamo la libertà di espressione
Dopo l'assassinio di massa commesso nella sede del
giornale Charlie Hebdo, l’Unione sindacale Solidaires ribadisce la necessità di
difendere sempre e ovunque la libertà di stampa. Più che mai siamo solidali con
tutti e tutte coloro che lavorano nella stampa, sono inorriditi per l'uccisione
dei propri colleghi.
Noi combattiamo i fanatismi religiosi
Gli assassini hanno affermato di agire per conto di un
Dio. L’Unione sindacale Solidaires rispetta il diritto di credere o non credere
di tutti e di ciascuno, ma sappiamo anche che nel corso della storia, diversi
massacri sono stati fatti in nome di religioni diverse. Il fondamentalismo
religioso è un pericolo per l'Umanità.
Agiamo contro le discriminazioni
Questo assassinio fa il gioco tutti i nemici della
libertà la cui volontà è di stigmatizzare individui e gruppi, a seconda della
loro origine, la loro cultura, la loro religione. L’Unione sindacale Solidaires
rifiuta questi amalgami vergognosi e pericolosi. Essa non partecipa ad una
"unione nazionale" che potrebbe indicare un nemico "capro
espiatorio", in questa o quella "comunità".
Rifiutiamo tutte le politiche reazionarie
Questo assassinio fa il gioco di tutte le forze politiche
reazionarie imperialiste, che lo utilizzano per costruire una società sempre
più di polizia e predicano l'unità nazionale che riunisce sfruttatori e
sfruttati. L’Unione sindacale Solidaires non combatterà per la libertà e
l'uguaglianza a fianco dei nemici della libertà e dell'uguaglianza.
L’Unione sindacale Solidaires rispetta il dolore delle
famiglie di tutte le vittime, si associa alle richieste di unità organizzate in
tutta la Francia e gli appelli a continuare la lotta per una profonda
trasformazione sociale, rompendo con i processi totalitari da dove vengono.
9 gennaio 2015