TERZA RIUNIONE SABATO 21 FEBBRAIO 2015 ORE 10.00
presso Sala sindacale MILANO ST.NE CENTRALE FS BIN. 21 - SCALA “E” -
Il 40 % dei giovani è senza lavoro e il 50% dell’impiego è precario, le cooperative schiavizzano i lavoratori tradendo lo scopo sociale per il quale sono nate, molti lavoratori non riusciranno ad arrivare alla pensione e chi ci arriverà farà fatica a sopravvivere, la sanità sta diventando un privilegio per i ricchi, i sindacati confederali hanno sempre maggiori interessi nella pensione e nella sanità integrativa, la casa è solo un miraggio non solo per i disoccupati ma anche per molti lavoratori, l’immigrazione è fonte di ricchezza per gli sfruttatori, il problema degli esodati fatica a trovare soluzione, i trasporti pubblici puntano sulla popolazione benestante e lasciano a piedi i pendolari, gli sprechi e le ruberie nel pubblico impiego si trasformano in licenziamenti collettivi, le guerre sono inventate ad hoc per fare cassa, gli infortuni sul lavoro non vengono più denunciati mentre i morti sul lavoro sono all’ordine del giorno…. Nonostante 20 anni di lotte dei sindacati di Base e alternativi, e nonostante piccole e grandi vittorie, la situazione non migliora, lavoro, casa, sanità, pensione, trasporti, stanno diventando una pia illusione per i più deboli.
“Facciamo il punto della situazione dopo OLTRE 20 anni di lotte ininterrotte dei sindacati di Base e alternativi.”
SABATO 21 FEBBRAIO 2015 ORE 10.00
TERZA RIUNIONE
MILANO ST.NE CENTRALE FS
BIN. 21 - SCALA “E” - 4° PIANO
per tutte le organizzazioni sindacali e i comitati organizzati di lavoratori e di cittadini
sono invitati :
Le Lotte dei Pensionati, Ancora in Marcia, Il sindacato è un'altra cosa, CUB, COBAS e COBAS PRIVATO, SLAI-COBAS, USB, ADL, SI-COBAS, AL-COBAS, SIAL-COBAS, CAT, USI, ORSA, Rete DIFESA SALUTE, Rete Per La PACE, Medicina Democratica, Coordinamento Milanese di Solidarietà, Comitato Milanese per la Sanità, ORMA Brescia, SDB Pavia, Comitato Esodati, NO F35/ NO M346 a Israele, SISA, NO Elcon, No Austerity, Salario Minimo Garantito, ACU, tutti i sindacati di Base e alternativi, i coordinamenti e comitati di lotta, tutti i delegati e gli attivisti ecc
“………… La RETE potrebbe essere semplicemente un impegno di tutti a trovarci e discutere sulle lotte e su come affrontarle insieme senza vicoli e senza gerarchie, mettendo a disposizione in modo solidale tutto l’aiuto possibile e di qualsiasi genere: economico e di partecipazione. La logica è semplice, dove esiste una lotta. indipendentemente dalla organizzazione di base che la gestisce direttamente, quella è una lotta di tutti e tutte, perché una vittoria di quella lotta è la vittoria di tutti e tutte. E poi anche perché speriamo che la pratica reale unitaria costringa tutti e tutte a capirsi e ci faccia scoprire che le nostre differenze, che ci sono, sono cose infinitesimali di fronte al grande problema che abbiamo davanti: difendere i lavoratori e le lavoratrici da una sconfitta di portata storica……….”