La Federazione SUD-Rail sostiene pienamente i salariati di
Air France in lotta per la conservazione del loro posto di lavoro.
La Direzione di Air France esercita una violenza senza
precedenti contro tutti coloro che ogni giorno sono la ricchezza e la fama di
questa azienda. Il susseguirsi in questi ultimi anni, di vari piani di
austerità, ha portato ad una forte pressione manageriale, ricatto del lavoro,
un calo del tenore di vita in tutti i settori di attività, la revisione dei
contratti collettivi verso il basso, la cancellazione dei contratti collettivi di
lavoro...
In un settore in piena crescita, le organizzazioni sindacali
di Air France, i sindacati SUD-Aérien, ALTER, sulla base del know-how e le
competenze dei salariati della società, fanno proposte concrete per dare una
migliore orientamento del trasporto aereo e iscrivere la loro azienda in una
visione di prospettiva.
La soppressione di 2.900 posti entro il 2017, (1700 hostess,
900 nel personale di terra e 300 posti nel personale navigante) è nella scelta
di "gavage" finanziario richiesto dagli azionisti il cui obiettivo
è di creare in fretta una controllata a basso costo. Per questo motivo la Direzione
rifiuta sempre negoziati con tutti i dipendenti, volendo trovare unicamente un
accordo affinché i suoi piloti vadano a lavorare domani per la sua controllata
a basso costo.
Per gli altri dipendenti, tutte le proposte vengono
rifiutate automaticamente! Questo atteggiamento sprezzante e la politica
condotta dal management di Air France, non ha altro obiettivo che la precarizzazione
e l'isolamento dei salariati e delle salariate per raggiungere uno standard
sociale internazionale molto basso, a cui il governo francese dà il suo pieno
appoggio nelle sue recenti dichiarazioni alla stampa.
L'8 ottobre, come parte di una lotta intercategoriale per
fermare il governo che organizza un vero e proprio tradimento sociale e non
cessa mai di portare attacchi ai lavoratori e alle lavoratrici, i ferrovieri e le
ferroviere saranno in sciopero.
La federazione
SUD-Rail chiama tutti i lavoratori e le lavoratrici quel giorno a smettere di
lavorare e ad unirsi alle proteste.