Per il diritto alla salute: ovunque, per tutti e per tutte!
7 aprile 2016, giornata mondiale di mobilitazione per il diritto alla
salute!
Il 7 aprile è la data della giornata mondiale per il diritto alla salute.
Quest'anno ci sarà una mobilitazione internazionale coordinata su più
continenti, che coinvolgerà lavoratori del settore, utenti, soggetti con
indennità di malattia, secondo forme consone ad ogni paese o regione, per
difendere l'accesso alle cure gratuite e per una protezione sociale universale.
Questa giornata riguarda sia i lavoratori del settore sanitario che la
popolazione dei vari paesi. In molti stati esistono dei coordinamenti che
raggruppano talvolta decine di organizzazioni di lavoratori, utenti, malati,
sindacati, associazioni ed organizzazioni politiche.
In Europa, questa giornata è messa in piedi dalla “Rete europea contro la
privatizzazione e la commercializzazione della Salute e della Protezione
Sociale”. Sarà l'occasione per una risposta coordinata per la difesa della
Salute, dell'assistenza sociale e della protezione sociale, contro l'ingordigia
delle multinazionali, contro i piani di austerità concertati in Europa, contro
la distruzione annunciata dei servizi pubblici. Questo è il caso in Gran
Bretagna con il movimento «Keep our NHS Public» (“Manteniamo pubblico il nostro
Sistema Sanitario Nazionale”), in Belgio con la « plateforme santé
solidarité» (“piattaforma salute solidarietà”), in Spagna con il potente
movimento della «marea blanca» (“marea bianca”) che consiste nell'agire dappertutto
lo stesso giorno in modo coordinato, in Grecia con le reti dei “centri per la
salute autogestiti”, in Francia con il collettivo « Notre santé en danger »
(“la nostra salute in pericolo”).
Il diritto alla salute e alla protezione sociale è un diritto fondamentale.
Il capitalismo vi si oppone, perché la sua priorità è difendere gli enormi
profitti di una piccola minoranza - e questo a scapito della salute di tutti e
tutte.
Le organizzazioni che aderiscono alla Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà
e di Lotta difendono il diritto alla salute e alla protezione sociale per tutti
e tutte, ovunque nel mondo e sostengono le iniziative unitarie che avranno
luogo il 7 aprile.
LOTTARE CONTRO IL
DOMINIO DELLA FINANZA SULLA SALUTE
Ovunque nel mondo la
salute, l'assistenza sociale e la protezione sociale sono diventate le
variabili di aggiustamento delle politiche di austerità, assicurando un sempre
maggiore profitto ai gruppi farmaceutici, alla radiologia e all'edilizia
sanitaria.
La finanziarizzazione
dell'economia e la strumentalizzazione del debito inghiottiscono tutte le
nazioni, grandi e piccole, impongono l'austerità e promuovono gli interessi
delle banche e delle multinazionali a scapito delle politiche sociali e
sanitarie.
La globalizzazione del
mercato della salute e della protezione sociale ha delle ripercussioni
catastrofiche sull'accesso alle cure, l'occupazione, le pensioni, le condizioni
di lavoro, la qualità della presa in carico e la migrazione dei lavoratori del
settore sanitario dei paesi più poveri verso i paesi più ricchi così come del
settore pubblico verso quello privato.
Il fardello più grande
della crisi è portato dai soggetti più fragili – donne, bambini, migranti,
poveri, persone disabili, lavoratori/trici, contadini. Questo si traduce sotto
forme differenti, tutte catastrofiche:
·
chiusura di posti letto, di ospedali, di
servizi sanitari territoriali, di maternità, di Centri di Interruzione
Volontaria della gravidanza e ristrutturazioni sono i punti principali delle
politiche sanitarie nei nostri paesi da molti anni a questa parte, provocando
dei “deserti medicali” e imponendo alle popolazioni delle disuguaglianze
territoriali.
·
Le franchigie, gli importi forfettari, il
venire meno dei rimborsi per le prestazioni e per le medicine, gli aumenti
delle parcelle fanno sì che una parte sempre più importante della popolazione
rinuncia o rimanda le cure per ristrettezze economiche
·
il sempre più importante trasferimento di
competenza dalla previdenza pubblica verso la previdenza integrativa aggravano
la disuguaglianza nell'accesso alle cure e favoriscono la privatizzazione
progressiva del sistema di protezione sociale
RIPRENDERE IL CONTROLLO
La salute è la vita in
tutte le sue dimensioni: fisica, mentale, sociale, ambientale. E' un diritto umano
fondamentale e inalienabile per tutti e tutte e un bene sociale comune per
l'umanità. Occorre imporre con la massima urgenza un'altra politica!
I diritti delle
popolazioni in materia di ambiente, occupazione, condizioni di lavoro, accesso
all'acqua, alla casa, educazione, alimentazione, cultura, accesso al
ben-essere, devono essere realizzati, garantiti, difesi ed estesi.
o
Una protezione sociale universale e
globale costruita e messa in atto per promuovere la giustizia sociale e la
dignità
·
la priorità alle cure di prossimità, sul
territorio e alla salute comunitaria, che includa la prevenzione e l'utilizzo
rispettoso delle risorse naturali
·
Un sistema unificato di salute e
protezione sociale pubblica (o associativa)
Un sistema di tal fatta
deve appartenere a tutte e tutti e permettere alla popolazione di controllare e
di partecipare pienamente. Questo sistema deve situarsi fuori dalla logica di
mercato e deve garantire un accesso alle cure gratuito. Si tratta di garantire
il diritto d'accesso ai medicinali necessari, di buona qualità e non protetti
da brevetti delle multinazionali. Le istanze sanitarie internazionali devono
essere trasparenti e totalmente indipendenti dagli interessi delle
multinazionali e dei finanziamenti privati
La salute e la previdenza sociale riguarda ciascuno di noi!
Poiché l'austerità nuoce
gravemente alla salute; poiché la salute e i diritti sociali non sono in
vendita, le organizzazioni che fanno parte della Rete Sindacale Internazionale
di Solidarietà e di Lotta si impegnano a costruire una mobilitazione unitaria.
Questa non può nascere che dall'impegno di ciascuno/a, dall'impegno di tutta la
popolazione per la difesa e la conquista di nuovi diritti. Questa mobilitazione
internazionale si estende con una convergenza delle azioni al di là delle
frontiere.
Il 7 aprile 2016 deve segnare l'inizio di questa
dinamica.