Ferrovie, trasporti locali, aerei, raffinerie. La battaglia dei sindacati si intensifica e rischia di bloccare il Paese alla vigilia degli Europei di Calcio. Spiragli di trattativa
“La protesta andrà avanti fino a quando il governo si rifiuterà di ascoltarci e fino a quando non avrà ritirato il progetto di riforma dello statuto dei lavoratori. Fino a quando non avranno presentato un progetto che vada incontro alle aziende e ai lavoratori francesi” dice Sebastien Varagnol, delegato sindacale nel sito di Lavéra, vicino a Marisglia.
In questo articolo, pubblicato sul sito della tv francese France 24, potete trovare una carta della Francia che indica la posizione delle 8 raffinerie e lo stato d’attività in data 30 maggio.
Uno scontro tanto più acuto dopo le dichiarazioni del Presidente della Confindustria francese Pierre Gattazsecondo il quale i sindacalisti della Cgt si comportano da “delinquenti” e “terroristi”.
Intanto da oggi è chi viaggia con treno, metropolitana ed aereo a doversi aspettare una settimana di disagi:SNCF, RATP e AIRFRANCE avviano una serie di scioperi in cui l’opposizione alla riforma del lavoro si mescola con rivendicazioni specifiche del settore. Trasporti che funzioneranno a singhiozzo fino alla prossima giornata di mobilitazione generale contro la riforma, fissata per il 14 giugno.
Ormai il cuore della protesta dei sindacati si concentra sull’articolo 2 del testo messo a punto dal governo di Manuel Valls, testo che porta il nome della Ministra del Lavoro Myriam El Khomri. Articolo in base al quale gli accordi raggiunti a livello aziendale avrebbero la priorità rispetto al codice di riferimento del settore a livello nazionale.