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martedì 31 maggio 2016

Francia, inizia la settimana degli scioperi 'illimitati' contro il Jobs Act di Hollande (da Repubblica.it) - Francia, contro la riforma del lavoro al via scioperi di treni ed aerei (da euronews.com)

da 
http://www.repubblica.it/economia/2016/05/31/news/francia_inizia_la_settimana_degli_scioperi_illimitati_contro_il_jobs_act_di_hollande-140986163/
Francia, inizia la settimana degli scioperi 'illimitati' contro il Jobs Act di Hollande
(ansa)
Francia, inizia la settimana degli scioperi 'illimitati' contro il Jobs Act di Hollande
Ferrovie, trasporti locali, aerei, raffinerie. La battaglia dei sindacati si intensifica e rischia di bloccare il Paese alla vigilia degli Europei di Calcio. Spiragli di trattativa
“La protesta andrà avanti fino a quando il governo si rifiuterà di ascoltarci e fino a quando non avrà ritirato il progetto di riforma dello statuto dei lavoratori. Fino a quando non avranno presentato un progetto che vada incontro alle aziende e ai lavoratori francesi” dice Sebastien Varagnol, delegato sindacale nel sito di Lavéra, vicino a Marisglia.
In questo articolo, pubblicato sul sito della tv francese France 24, potete trovare una carta della Francia che indica la posizione delle 8 raffinerie e lo stato d’attività in data 30 maggio.
Uno scontro tanto più acuto dopo le dichiarazioni del Presidente della Confindustria francese Pierre Gattazsecondo il quale i sindacalisti della Cgt si comportano da “delinquenti” e “terroristi”.
Intanto da oggi è chi viaggia con treno, metropolitana ed aereo a doversi aspettare una settimana di disagi:SNCFRATP e AIRFRANCE avviano una serie di scioperi in cui l’opposizione alla riforma del lavoro si mescola con rivendicazioni specifiche del settore. Trasporti che funzioneranno a singhiozzo fino alla prossima giornata di mobilitazione generale contro la riforma, fissata per il 14 giugno.
Ormai il cuore della protesta dei sindacati si concentra sull’articolo 2 del testo messo a punto dal governo di Manuel Valls, testo che porta il nome della Ministra del Lavoro Myriam El Khomri. Articolo in base al quale gli accordi raggiunti a livello aziendale avrebbero la priorità rispetto al codice di riferimento del settore a livello nazionale.

sabato 28 maggio 2016

14 Giugno 2016 : TUTTI A PARIGI ! Appello dell'Union Syndicale Solidaires ai sindacati che sono nella Rete sindacale di solidarietà e di lotta e nella Rete europea dei sindacati alternativi e di base a partecipare sotto lo lo striscione della Rete europea e la bandiera della Rete sindacale







Da: Stephane Enjalran Data: 27-mag-2016 11.59
Ogg: [syndicalisme.inter] French strike against work law. We still need your support

Nel corso della manifestazione nazionale in Francia del 14 giugno a Parigi contro la legge sul lavoro (loi Travail) saranno invitate delegazioni di sindacalisti stranieri che verranno a esprimere la loro solidarietà.
Pensiamo, in Solidaires, di chiedere ai sindacati che sono nella Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotta e, naturalmente, nella Rete europea dei sindacati alternativi e di base di venire a questo evento, se possibile, con lo striscione Rete europea e la bandiera della Rete sindacale. Oltre all'espressione della solidarietà internazionale a cui tutti siamo attaccati, questa potrebbe anche essere l'occasione per rendere visibili le nostre Reti.

Cosa ne pensate? Sappiamo che il 14 è molto vicino, e quindi che questo è difficile da organizzare, vi ringrazio per le vostre risposte. Ci scusiamo per questa richiesta così tardiva, l’abbiamo appreso solo ieri all’Intersindacale nazionale.

Vi ringraziamo ancora per tutti i comunicati di sostegno, che ci avete inviato in solidarietà in queste settimane!
Noi continuiamo ad averne bisogno, quindi continuate a inviarci il vostro sostegno.
Non molliamo!

Stéphane Enjalran
Solidaires

venerdì 27 maggio 2016

Francia : Nell’unità, con i nostri scioperi e le nostre manifestazioni, vinceremo!...Il movimento popolare contro la legge sul lavoro si rafforza ancora (da Solidaires)

Des nouvelles du mouvement social en France
Union syndicale Solidaires (www.solidaires.org)
Fédération des syndicats SUD-Railwww.sudrail.fr

Nell’unità, con i nostri scioperi e le nostre manifestazioni, vinceremo!
Il movimento popolare contro la legge sul lavoro si rafforza ancora
Due mesi e mezzo dopo la prima giornata nazionale di manifestazioni, e contrariamente a ciò che la propaganda governativa racconta, il movimento non si sta indebolendo. Come ha detto l’Intersindacale nazionale (CGT, FSU, FO, Solidaires, UNEF, UNL, LDIF) nei giorni scorsi contrassegnando "un nuovo inizio con più lavoratori e lavoratrici dipendenti, giovani, lavoratori e lavoratrici autonomi, pensionati e pensionate, in azione".
Scioperi, manifestazioni, azioni locali...
Il 26 maggio, c’erano ancora centinaia di migliaia di persone a protestare nel paese. In molte città, picchetti, blocchi economici, sbarramenti sono state decisi e organizzati dalle intersindacali, dalle assemblee generali locali. Ma ciò che è decisivo è lo sciopero. Si sta generalizzando e si estenderà ulteriormente la prossima settimana. Ovunque, Solidaires lavora.
Dobbiamo mettere in condizioni di non nuocere i gruppuscoli che si radicalizzano!


Un gruppuscolo ha cercato di confiscare quel po’ di democrazia tollerata in regime capitalistico. Queste poche persone pretendono di imporre un disegno di legge che viene respinto dalla stragrande maggioranza della popolazione. Dopo aver preso il nome di " Governo Bugiardo", il gruppuscolo ha altresì proibito qualsiasi discussione del disegno di legge in Parlamento. Giorno dopo giorno, questi irresponsabili si radicalizzano; gli uni e le altre ora hanno infilato dichiarazioni contraddittorie, minacce e provocazioni. Questa impunità deve finire!
Basta con questa violenza nelle manifestazioni!
Il gruppo molto minoritario che blocca il paese  da settimane, approfitta di queste giornate di manifestazioni per moltiplicare la violenza; Ora, le bande armate che comanda hanno attaccato anche i picchetti in sciopero. La deve anche smettere!
Le raffinerie non sono "bloccate": sono in sciopero all’appello dei sindacati dell'industria CGT / FO / SUD!
Le 5 raffinerie Total (Normandia, Donges, Feyzin, Provenza, Grandpuits) sono in sciopero da più di dieci giorni, la chiusura totale delle unità è stato deciso pochi giorni dopo (è effettivo da 2 a 5 giorni) . Sostanzialmente identica la situazione Petroineos (Lavera), dove l’arresto delle unità è vicino. Nelle 2 Raffinerie in  Exxon (Notre-Dame de Gravenchon e Fos), una azione di diminuzione dei flussi ha iniziato il 20 maggio. A questo si aggiunge lo sciopero in diversi depositi di petrolio.
Lo sciopero riguarda anche le centrali nucleari,  i porti, i siti SNCF, gli Airbus, il trasporto urbano ...
Sciopero rinnovabile alla SNCF dal 31 maggio sera, la RATP dal   2, dal 3 in aviazione ...
Per sostenere gli scioperanti, occorrono . . . più scioperanti! sciopero rinnovabile quando può essere deciso collettivamente, secondo le possibilità tutto il resto!

Giovedi 2 giugno da Le Havre a Marsiglia, organizziamo delle azioni e delle  manifestazioni dappertutto! E prepariamo la manifestazione nazionale del 14 giugno in cui celebreremo la nostra vittoria!

giovedì 26 maggio 2016

Scioperi, manifestazioni, blocchi ...
Tutti insieme, noi continuiamo per vincere!
Degli scioperi reiterabili sono iniziati
Nel settore ferroviario, nelle raffinerie di petrolio, nel trasporto su strada, degli scioperi reiterabili sono iniziati questa settimana. Oltre a questi settori categoriali nazionali, a livello locale ci sono scioperi in molte altre imprese (commercio, edilizia, industria, servizi postali, settore culturale, sanità, porti, etc.). L’Intersindacale della Funzione Pubblica (CGT, FO, Solidaires, FSU) parla anche di sciopero reiterabile. Le manifestazioni del 19 maggio si sono riuniti centinaia di migliaia di persone. Le assemblee Nuit debout si tengono in tutta la Francia. Delle azioni di blocco sono attuate in molte città.
Il progetto di legge sul Lavoro è respinto in modo schiacciante dalla popolazione
Contrariamente a ciò che dice la propaganda padronale, governativa, il movimento non si sta indebolendo. Ma non è ancora abbastanza forte per vincere. Questa è la sfida dei prossimi giorni. Noi perdiamo nulla!
Unité pour gagner ! Unità per vincere!
Non cadremo nella trappola della divisione sindacale: Sì, è un peccato che la CGT si è opposta alla continuazione dello sciopero alla Sncf al di là di giovedi, ma c’è un'altra federazione CGT all’origine del blocco di 7 delle 8 raffinerie da quel giorno. L’Union syndicale Solidaires si basa sull’Intersindacale nazionale che riunisce CGT, FO, Solidaires, FSU e dei movimenti giovanili, sulle intersindacali locali che sono spesso più larghe, sull'appello "Blocchiamo tutto! " lanciato dai sindacalisti CGT, Solidaires, CNT-SO, CNT, FO, LAB, CFDT, o ancora sulle Nuit debout.
Lo Stato è violento e reprime
L’Union syndicale Solidaires denuncia ancora una volta le violenze poliziesche e la repressione (arresti e custodia) contro i manifestanti e le manifestanti, e anche contro le organizzazioni sindacali: dopo la devastazione dei locali CNT a Lille nelle ultime settimane, ieri il locale di Solidaires Ille-et-Vilaine è stato perquisito!
Il 26 maggio, prima e dopo, continua, rafforza lo sciopero!
L’intersindacale nazionale intercategoriale chiama a nuova giornata di scioperi e manifestazioni giovedi 26 maggioSenza aspettare un'altra settimana, l'Union syndicale Solidaires sostiene tutti i lavoratori già in sciopero reiterabile e invita a rafforzare questo movimento dovunque sia possibile. E lo stesso vale per la manifestazione nazionale del 14 giugno: per l’Union syndicale Solidaires, non si tratta di agire per una prospettiva di affossamento del movimento; al contrario, estendendo e rafforzando lo sciopero, ci diamo i mezzi che celebrino l'abbandono del progetto di legge sul lavoro e che aiuteranno a imporre le nostre rivendicazioni e non più quelli dei padroni!

Più velocemente colpiremo duro e bloccheremo l'economia e i profitti dei padroni e degli azionisti, prima vinceremo!

due mesi di proteste: tutti contro il jobs act. “VIVA LA FRANCE”, solidarietà del Sindacato ADL ai lavoratori francesi: un esempio per tutti



due mesi di proteste: tutti contro il jobs act
“viva la France”
solidarietà ai lavoratori francesi: un esempio per tutti


In Francia si continua a scioperare, a lottare e combattere contro la “Loi travail”, le misure sul lavoro che il governo francese vuole imporre, costi quel che costi. La riforma, contestata da sindacati e movimenti sociali, prevede di aumentare la flessibilità del mercato del lavoro. In particolare, come nel caso del nostrano Jobs act, la legge intende facilitare i licenziamenti e ridurre i ricorsi davanti al giudice. Allo stesso tempo, il testo si propone di ritoccare il sistema delle 35 ore settimanali, tagliando le indennità per gli straordinari e aumentando il tempo di lavoro settimanale medio. Mentre l'Unione Europea costringe popoli interi all'austerità e alla fame sostenendo le tesi e gli interessi della finanza internazionale e dei grandi gruppi industriali, c'è chi lotta per difendere i propri diritti, il salario, le pensioni, la dignità del lavoro.I lavoratori, organizzati dalla Cgt (Confédération générale du travail), protestano contro la riforma del lavoro, il leader Philippe Martinez ha promesso che gli scioperi andranno avanti finché non verrà ritirata, le agitazioni riguardano anche il settore dei trasporti su gomma, rotaia e per via aerea. Sono cominciati scioperi ad oltranza nel settore ferroviario, nelle raffinerie di petrolio, nel trasporto su gomma, presto sarà la volta dei conducenti della RATP (trasporti pubblici parigini). Intanto, almeno un quinto dei 12mila distributori di carburante è a secco o in difficoltà. Oltre ai citati settori professionali nazionali, localmente ci sono scioperi in molte altre imprese del commercio, delle costruzioni, dell’industria, la posta, il settore culturale, la sanità, i porti etc… Anche il coordinamento intersindacale della Funzione Pubblica parla di sciopero ad oltranza. Azioni di blocco sono condotte in molte città, per esempio a Nimes, dove i trasporti urbani sono rimasti paralizzati per molte ore. Fabbriche, uffici, trasporti e tutti i settori produttivi e dei servizi sono scossi da una protesta dura e determinata che non si vedeva da anni in Europa. In Italia, nonostante le misure dell'attuale e dei precedenti governi abbiano colpito duramente e ripetutamente il mondo del lavoro, non c'è stata una reazione neanche minimamente confrontabile con ciò che sta accadendo in Francia: Cgil/Cisl/Uil hanno definitivamente abdicato al loro ruolo sindacale. In Francia, al contrario, l'imposizione dell'equivalente del “jobs act” da parte di Hollande e del suo governo sta producendo la durissima reazione dei lavoratori e del sindacato e un diffuso e convinto appoggio dell'opinione pubblica francese, appoggio che anche noi condividiamo nella speranza che dalla Francia parta, e si diffonda in tutta Europa, un fiume di proteste contro le imposizioni volute dalle multinazionali che, tramite l’Unione Europea, vogliono sottomettere interi popoli ai loro interessi.

26 maggio 2016

ADL – Sindacato di Base

mercoledì 25 maggio 2016

RAFFINERIE IN SCIOPERO FRANCIA SULL'ORLO DELLA PARALISI, POLIZIA SBLOCCA DEPOSITO PETROLIO NEL NORD (da rainews.it, foto Ansa)

 

http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Sciopero-raffinerie-in-Francia-interviene-la-polizia-38110ae7-342f-49e0-942f-7c759dbb92f0.html#foto-1
RAFFINERIE IN SCIOPERO FRANCIA SULL'ORLO DELLA PARALISI, POLIZIA SBLOCCA DEPOSITO PETROLIO NEL NORD 
Sciopero raffinerie in Francia, interviene la polizia, Douchy-les-Mines (Ansa)

La Francia ha iniziato a usare le riserve strategiche di petrolio per contrastare il blocco delle raffinerie promosso dai sindacati contro la riforma del lavoro. Lo ha annunciato l'Union française des industries pétrolières (Ufip). , Tweet Francia, quattordici fermi durante la protesta contro la riforma del lavoro ​Francia, scontri a manifestazioni contro la riforma del lavoro: ferito fotografo a Nantes Raffinerie in sciopero, Francia sull'orlo della paralisi mentre si avvicinano gli Europei di calcio 25 maggio 2016.
Sciopero raffinerie in Francia, interviene la polizia, Douchy-les-Mines (Ansa)

Nuovo assalto della polizia a un deposito strategico di carburante bloccato dai sindacalisti della CGT, a Douchy-les-Mines, nel nord. Il sito era bloccato da giovedì per protesta contro il jobs act, la legge di riforma del lavoro. La situazione è tesa, la penuria di carburante, dopo Nantes, Rennes e Le Havre, si avverte anche a Parigi. Francis Duseux, presidente dell'Unione industrie petrolifere (UFIP), ha ammesso che da due giorni sono intaccati gli stock di riserva. Gli scioperi nelle raffinerie aumentano e la Francia rischia il blocco, a pochi giorni dall'inizio degli Europei di calcio 2016. 
Sciopero raffinerie in Francia, interviene la polizia, Douchy-les-Mines (Ansa)

I lavoratori, organizzati dalla Cgt (Confédération générale du travail), protestano contro la riforma del lavoro. Il leader Philippe Martinez ha promesso che gli scioperi andranno avanti finché non verrà ritirata. Le agitazioni riguardano anche il settore dei trasporti su gomma, rotaia e per via aerea. Intanto, almeno un quinto dei 12mila distributori di carburante è a secco o in difficoltà. Una situazione che, come avviene regolarmente, viene aggravata da migliaia di auto e camion che si mettono in fila per ore con il terrore di restare a secco. Tutte le 8 raffinerie del paese sono in sciopero, dal 31 cominciano i treni (fermi a tempo illimitato), dal 3 al 5 giugno non decolleranno gli aerei, a una settimana dall'inizio degli Europei, quando tutte le 24 nazionali - con delegazioni e inviati - staranno arrivando in Francia o saranno già nei ritiri.  La Cgt tenta la carta della paralisi dell'economia per ottenere il ritiro della riforma. Il ministero rilancia che gli stock di carburante sono per il momento rassicuranti. Si tratta di riserve per 115 giorni di consumo, circa 4 mesi. E Hollande ha ribadito che la legge El Khomri "non sarà ritirata" e che gli oppositori "sono una minoranza", mentre il gigante nazionale e non solo, Total, ha parlato di "fatti gravissimi": "tutto questo ci porterà a rivedere seriamente i piani di investimento nell'insieme degli stabilimenti della Francia".  
Sciopero raffinerie in Francia, interviene la polizia, Douchy-les-Mines (Ansa)

La situazione è ulteriormente complicata dal terrorismo incombente e dallo stato d'emergenza che esaspera forze dell'ordine e strati più scontenti della società, ma anche da fattori politici: il presidente Francois Hollande e il suo primo ministro Manuel Valls sono ai minimi storici della popolarità per due leader della Quinta repubblica, con il primo ormai stabile al 16%. Sanno che se cedono sulla riforma più importante del quinquennio, la legge El Khomri che riforma e rende più flessibili le regole del lavoro, le presidenziali fra meno di un anno saranno loro precluse.

FRANCIA A SECCO DI BENZINA: "SCIOPERI A OLTRANZA CONTRO IL JOBS ACT DI HOLLANDE" (da Leggo)

da 

http://www.leggo.it/news/esteri/francia_benzina_jobs_act_hollande-1755194.html

FRANCIA A SECCO DI BENZINA: "SCIOPERI A OLTRANZA CONTRO IL JOBS ACT DI HOLLANDE"





Francia a secco di benzina: "Scioperi
a oltranza contro il Jobs Act di Hollande"
Mercoledì 25 Maggio 2016, 09:56
di Valeria Arnaldi
Nuova giornata di scioperi, in Francia, contro la Loi Travail, ossia il Jobs Act francese. Alcuni camionisti - temendo che la riforma diminuirà la retribuzione delle ore di straordinario - hanno rallentato la circolazione viaria in punti strategici. E militanti dei sindacati, anche tra i magazzinieri, hanno bloccato accessi al porto di Saint Nazaire. Disagi e proteste pure in altre zone, tra raffinerie e centri industriali. Obiettivo, fermare la riforma. La polizia, in mattinata, come aveva annunciato il primo ministro Manuel Valls, ha impiegato circa due ore per sgomberare gli accessi alla raffineria Esso e al deposito di carburante di Fos-sur-Mer, vicino a Marsiglia, nel sud, dal giorno prima bloccati dal sindacato Cgt. E non sono mancati momenti di tensione. «Ci hanno sparato con proiettili di gomma - racconta il rappresentante Cgt, Olivier Mateu - hanno usato gli idranti, senza nessun avvertimento». Un'azione che avrebbe portato al ferimento di diversi manifestanti. La protesta, però, non si fermerà. Convocata da quattro sindacati e tre organizzazioni studentesche, continuerà fino alla giornata di mobilitazione generale indetta per domani, con scioperi di controllori di volo e addetti al trasporto ferroviario. Intanto già ieri lunghe file alle pompe, a secco di carburante.

Lavoratori Fs e Trenord fermi dalle 21,00 del 24 alle 21,00 del 25 maggio 2016. La protesta è promossa dai sindacati di base, CUB, CAT, USB e SGB (da Ancora in Marcia!)

ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
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TRENI FERMI FERROVIERI IN SCIOPERO !CONTRATTO, PENSIONE, ORARIO DI LAVORO.
DALLE 21 DEL 24, ALLE 18 DEL 25 MAGGIO 2016

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Lavoratori Fs e Trenord fermi per due giorni.
La protesta è promossa dai sindacati di base, CUB, CAT, USB e SGB

 ADDETTI AI TRENI VIAGGIATORI (Scarica Norme Tecniche)
Trenitalia e Trenord - dalle 21 del 24, alle 18 del 25 maggio 2016 (esclusa la Sardegna)

ADDETTI AI TRENI MERCI
 (Scarica Norme Tecniche)
 
Solo Cargo Fs - dalle 21 del 24 alle 21 del 25 maggio 2016
INVITIAMO TUTTI I  FERROVIERI AD ADERIRE ALLO SCIOPERO PERCHE'
ESSO RIMANE UN INSOSTITUIBILE  STRUMENTO DI PARTECIPAZIONE
DEMOCRATICA DEI LAVORATORI ALLA VITA SOCIALE E POLITICA
LA PROTESTA E' INDETTA PER TUTTO IL PERSONALE DEL GRUPPO FS E PER TRENORD
COMPRESI TUTTI GLI ADDETTI ALLA CIRCOLAZIONE
 TRENI (EQUIPAGGI, STAZIONI, ASSISTENZA, BIGLIETTERIE, ECC.) DI TRENITALIA E TRENORD
IN ALLEGATO A QUESTA MAIL  LE NORME TECNICHE E I SERVIZI ESSENZIALI A LUNGA PERCORRENZA
CHI AVESSE DUBBI SULLE  MODALITA' DI ADESIONE TELEFONI AI DELEGATI E ATTIVISTI D'IMPIANTO

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Una protesta che si annuncia altamente partecipata e che potrebbe paralizzare oltre alla
circolazione anche tutti gli altri servizi ferroviari, manutenzione, assitenza e biglietterie compresi
 Il clima tra i ferrovieri di tutta Italia - non più soltanto macchinisti e capitreno - è infatti, particolarmente
teso a causa delle irresponsabili proposte aziendali orari di lavoro, norme disciplinari, introduzione
di forme contrattuali precarie, ecc. per il rinnovo contrattuale ma anche
in conseguenza della flebile reazioni dei sindacati confederali;
se queste modifiche peggiorative  fossero accettate, colpirebbero pesantemente
tutti i lavoratori del settore, principalmente in RFI, Trenitalia e Trenord
 E non possiamo dimenticarci di 
MAZZONCINI E DELLE SUE SPREZZANTI PAROLE nei nostri confronti 
"....QUANDO SI CHIACCHERA, SI CHIACCHERA...
 QUANDO SI SCIOPERA.... SI SCIOPERA !! "

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Treni garantiti per la lunga percorrenza
Treni 'locali' garantiti in caso di sciopero (dalle ore 06.00 alle ore 09.00 del 25 maggio 2016).