IN FRANCIA PER FERMARE IL “JOBS-ACT”
Appello dell'Union Syndicale Solidaires ai sindacati che sono nella Rete sindacale di solidarietà e di lotta e nella Rete europea dei sindacati alternativi e di base a partecipare sotto lo striscione della Rete europea e la bandiera della Rete sindacale.
Per l’Union Syndicale Solidaires, non si tratta di agire per una prospettiva di affossamento del movimento, al contrario, estendendo e rafforzando lo sciopero, ci diamo i mezzi che celebrino l'abbandono del progetto di legge sul lavoro. I lavoratori con l’Unione sindacale Solidaires difendono queste richieste: riduzione dell'orario di lavoro senza perdita di retribuzione, diritto di veto per i rappresentanti dei lavoratori, un'altra divisione della ricchezza in favore dei lavoratori
“Nel corso della manifestazione nazionale del 14 giugno a Parigi contro la legge sul lavoro (loi Travail) saranno invitate delegazioni di sindacalisti stranieri che verranno a esprimere la loro solidarietà. Pensiamo, in Solidaires, di chiedere ai sindacati che sono nella Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotta e, naturalmente, nella Rete europea dei sindacati alternativi e di base di venire a questo evento, se possibile, con lo striscione Rete europea e la bandiera della Rete sindacale. Oltre all'espressione della solidarietà internazionale a cui tutti siamo attaccati, questa potrebbe anche essere l'occasione per rendere visibili le nostre Reti” .
Il 14 Giugno 2016
NOI SAREMO A PARIGI
IN MANIFESTAZIONE
La legge ‘lavoro’ è nettamente respinta dalla popolazione francese. Contrariamente a ciò che dice la propaganda del governo, il movimento non si sta indebolendo. Ma non è ancora abbastanza forte per vincere. Questa è la sfida dei prossimi giorni: avere più settori in sciopero. Ci sarano nuovi appelli nazionale a scioperare. I lavoratori hanno bisogna dell’unità dei sindacati francesi per costruire una riposta al livello dell’attacco della legge ‘lavoro’.
Accettare la proposta di legge dal governo per soddisfare i datori di lavoro, significherebbe:
• accettare la liquidazione delle 35 ore di lavoro la settimana
• accettare di lavorare fino a 12 ore al giorno
• accettare che i padroni possono licenziare quando vogliono e come vogliono
• accettare straordinari aumentati soltanto del 10 % (invece del 25 %)
• accettare che gli apprendisti minori debbano lavorare 10 ore al giorno e 40 ore settimanali
• accettare che i referendum aziendali, imposti dal ricatto, possano annullare i diritti collettivi.
ADL parteciperà alla manifestazione con una sua delegazione in solidarietà alle straordinarie lotte dei lavoratori e della cittadinanza francese che si sta opponendo al nuovo Jobs-Act.
7 giugno 2016