


L’album che ne dimostra tutte le capacità è Fasiya del 2011 che raccoglie tutto il patrimonio musicale dell’Africa occidentale (che è bene ricordare è considerata la “terra madre” del blues) un lavoro pieno di grazia e passione, amore per la propria terra, quale terra d’Africa ma contemporaneamente del mondo.
L’amore declamato in “Jarabi”, la tenacia delle donne africane in lotta per i propri diritti in “Musow”, la disperazione e l’utopia del cambiamento per i bimbi d’Africa in “Fatafina”…Voce, voci; kora, kore – da quella tradizionale a 25 corde della Casamance a quella elettrica, la cosiddetta gravikord-; percussioni e balafon strumenti diversi che danno vita ad un’omogenea mescolanza di suoni e impressioni.