15 luglio 2014: il “sistema” crede di
aver vinto!
Oggi è finita una “trama” ordita da SEA e sindacati
riconosciuti, a danno dei lavoratori.
Con il motto “ce lo chiede l’Europa” sono stati tolti i
diritti dei lavoratori e preservati i privilegi e la commistione
Azienda-Sindacati.
Senza un minimo di pudore sono riusciti a stravolgere il
risultato referendario. Era stato troppo lo smacco per loro per poter pensare
di dare ascolto ai lavoratori e per questo si è creato il fronte unito tra
Azienda e Sindacati firmatari, tutti insieme per creare panico e incertezza tra
i lavoratori che avevano osato dire la loro opinione.
Troppo forti gli interessi Aziendali nel continuare a gestire
una Società a controllo Pubblico che ha facili guadagni grazie al privilegio
del monopolio in capo al Gestore.
Troppi interessi nel gestire i finanziamenti Italiani ed
Europei, senza dover dare conto a nessuno, senza nessuna trasparenza e verifica
sulle loro scelte e sul loro operato.
Nulla in questi anni è stato fatto per contrastare il
connubio che si era creato tra Azienda e Sindacati riconosciuti.
Sindacati che, grazie alla magnanimità di Sea, potevano
approfittare di una sproporzionata agibilità sindacale con l’unico onere di
apporre firme sugli accordi di volta in volta presentati dall’azienda.
Sindacati che dal 2002 sono stati a guardare lo sperpero di
denaro pubblico senza contestare e senza pretendere che la gestione di SEA fosse
nel rispetto delle regole!
Questi sono i punti che la commissione Europea ha contestato
con l’emanazione del provvedimento contro SEA Handling.
Sempre gli stessi oggi danno il Via ad una società che nasce
con l’handicap dello stesso fardello di costi dirigenziali e sindacali di
allora, nonché l’incapacità di gestire la cosa pubblica con senso di
responsabilità e correttezza.
Tutto cambia affinché nulla cambi per loro!
Il desiderio di giustizia gridato dai lavoratori non ha avuto
ascolto, neppure da chi si fregia dell’attributo di difensori dei loro diritti.
Lavoratori meditate…. oggi non è stato fatto il vostro
interesse, oggi non vi hanno regalato nulla! Ancora una volta si sono serviti
di voi per fare quello che volevano, senza nessuno scrupolo.
Vi hanno tolto tempo destinato alla vostra famiglia, soldi e
un’occupazione dignitosa, anche per il futuro dei vostri figli, aumentando il
vostro carico di lavoro, già inaccettabile!
Siamo amareggiati nel vedere che il sistema è ancora troppo
forte per essere abbattuto. Dobbiamo fare tesoro di quanto accaduto e iniziare
a demolire, mattone dopo mattone, il loro castello fatto di privilegi e
sperperi.
Basta… Pensare di rimanere sempre dei cortigiani al servizio
di una casta che non ha il sangue blu!
Ma i lavoratori non dimenticano…la loro vita mortificata non
dimentica. E’ stata inferta una ferita insanabile tra “loro” e i lavoratori:
una spaccatura e una divisione nel tessuto sociale di quest’Azienda. Chi ha
voluto ciò si prenda la responsabilità di tutte le tensioni di una nuova
stagione di lotta per i diritti dei lavoratori che si aprirà nel prossimo
futuro …Nulla sarà più come prima!...anche per “loro”….
Malpensa, 16 luglio 2014
ADL Varese
– Sindacato di Base