In realtà si tratta del coordinamento di tre scioperi differenti,
indetti da diversi sindacati di base : CUB-Trasporti, CAT e USB ... il sindacalismo di base unito o ancora diviso e i
lavoratori???
I FERROVIERI SCIOPERANO ANCORA, SU PENSIONI, SICUREZZA, ORARI E
LICENZIAMENTI
TENUTO CONTO ANCHE DEL SILENZIO DELLE AZIENDE E DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE,
AVVISIAMO TUTTI I VIAGGIATORI:
- DELLE POSSIBILI DIFFICOLTA' PER I VIAGGI PROGRAMMATI PER SABATO E DOMENICA
PROSSIMI
- DI UTILIZZARE SOLO I TRENI PREVISTI DAI 'SERVIZI MINIMI' (
- CHE POTRANNO ACQUISTARE IL BIGLIETTO DIRETTAMENTE IN TRENO SENZA ALCUN
SOVRAPPREZZO
- CHE POSSONO VALUTARE LE RAGIONI DEI NOSTRI SCIOPERI, ANCHE QUESTE,
INSPIEGABILMENTE
OCCULTATE DAI GRANDI MEZZI DI INFORMAZIONE
- PENSIONI
- RIORDINO NORMATIVO E SICUREZZA
- ORARI DI LAVORO E TURNI
- LICENZIAMENTI
- DEMOCRAZIA SINDACALE
PROBLEMI
TRASCURATI E LASCIATI IRRISOLTI - ANZI AGGRAVATI - CON LA FIRMA DELL'ULTIMO
CCNL
E DOPO IL
VOLTAFACCIA DEL GOVERNO E DEL MINISTRO POLETTI, CHE HA ACCANTONATO
LA SOLUZIONE (GIA' APPROVATA DALLA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA) PER
UNA ETA'
PENSIONABILE RAGIONEVOLE ED EQUA PER CHI LAVORA SUI TRENI. NO AI 67 ANNI DELLA
MONTI-FORNERO !
I SINDACATI DI BASE, USB, CUB,
CAT HANNO INFATTI PROCLAMATO UN NUOVO SCIOPERO DI 24 ORE
PER SOLLECITARE LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI PIU' SPINOSI DELLA
CATEGORIA
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MACCHINISTI, CAPITRENO, MANOVRATORI
E GLI ALTRI ADDETTI ALLA CIRCOLAZIONE
SI FERMERANNO PER PROTESTARE CONTRO LA
MODIFICA DELL'ETA' PENSIONABILE
INTRODOTTA CON LA MICIDIALE RIFORMA MONTI-FORNERO CHE CI
COSTRINGERA' A
LAVORARE SUI TRENI FINO A 67 ANNI
UNA LEGGE INGIUSTA CHE HA CALPESTATO E UMILIATO LE ASPETTATIVE DI
MILIONI DI LAVORATORI E CHE PER I FERROVIERI HA SIGNIFICATO UN
AUMENTO DELLA SOGLIA PER LA PENSIONE DI CIRCA 9 ANNI
TANTI DI NOI - VISTA L'ASPETTATIVA
DI VITA MOLTO PIU' BASSA DELLA
MEDIA NAZIONALE - NON
ARRIVERANNO VIVI A QUELL'ETA'
E COMUNQUE E' IMPENSABILE ED INGIUSTO IPOTIZZARE CHE UN MACCHINISTA
CONTINUI A GUIDARE UN TRENO E UN CAPOTRENO A LAVORARCI
SU FINO A 67 ANNI
CONTRO IL RIORDINO NORMATIVO (ABOLIZIONE
DEL CAPOTRENO E SOVRACCARICO
DI RESPONSABILITA' AL MACCHINISTA, DELEGA ALLE IMPRESE DI IMPORTANTI
ASPETTI NORMATIVI) OVVERO LA PRIVATIZZAZIONE DEI REGOLAMENTI
FERROVIARI
CONTRO LE 10 ORE DI LAVORO GIORNALIERE, I TURNI INDIVIDUALI DISUMANIZZATI E LE
TERRIBILI FLESSIBILITA' DI IMPIEGO CHE RENDONO IL LAVORO INSOSTENIBILE E NOCIVO
CONTRO I LICENZIAMENTI DEI
FERROVIERI CHE SI SONO IMPEGNATI PER DIFENDERE LA SICUREZZA
CONTRO LE NUOVE REGOLE SULLA
'RAPPRESENTANZA SINDACALE' CHE
SOFFOCANO LA DEMOCRAZIA PER TUTELARE LA CASTA SINDACALE, INAMOVIBILE
E PARASSITARIA CHE VIVE ALLE SPALLE DI MILONI DI LAVORATORI