-

per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" SCRIVI A: dallapartedeilavoratori@gmail.com -- per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" scrivi a: dallapartedeilavoratori@gmail.com
1945 -2018 73° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO : Buon 25 Aprile !!!
*****
*****CAMPAGNA DICO 32 - SALUTE PER TUTTE E TUTTI! - HEALTH4ALL - GIORNATA EUROPEA CONTRO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SALUTE, LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
*****
*****

NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA !




domenica 31 agosto 2014

Allarme lavoro, ogni giorno persi mille posti. Squinzi: “Siamo tornati ai tempi peggiori”

Allarme lavoro, ogni giorno persi mille posti. Squinzi: “Siamo tornati ai tempi peggiori”
Disoccupazione vicina ai massimi: 12,6% a luglio. Per i giovani tasso in calo al 42,9%. Il ministro Poletti: «I dati seguono l’andamento altalenante dell’economia»
L'originale dell'articolo del quotidiano LA STAMPA qui di seguito ripreso si può trovare al link: 
ANSA 29/08/2014: Torna a salire il tasso di disoccupazione. A luglio, informa l’Istat, si è attestato al 12,6%, in aumento di 0,3 punti rispetto al mese precedente e di 0,5 punti nei dodici mesi.
I dati provvisori indicano che gli occupati a luglio sono calati di 35 mila unità: è come se si fossero persi più di mille posti al giorno. Il dato riporta il tasso dei senza lavoro ai livelli di maggio, appena sotto i massimi storici. Nel secondo trimestre per gli uomini il tasso rimane stabile all’11,5%, mentre per le donne vola dal 12,8% al 13,4%. Aumenta inoltre il divario territoriale: si passa dall’8,4% del Nord al 20,3% del Sud. 
Squinzi: «Situazione drammatica» 
È un «dato drammatico» ha detto il leader degli industriali Giorgio Squinzi nel suo intervento al Meeting di Rimini. «Siamo tornati ai livelli peggiori. Questo è quello su cui dobbiamo riflettere: ritrovare la capacità di trovare lavoro e questo può venire solo dalle imprese». Serve una visione complessiva del Paese, secondo Squinzi: «Un Paese che ha oltre il 40% di disoccupazione giovanile è un Paese che non ha futuro». E, criticando la politica, ha sottolineato «la differenza tra i politici, che pensano alle prossima elezioni e gli statisti, che pensano alle prossime generazioni: ecco noi dobbiamo pensare alle prossime generazioni». Secondo Squinzi, anche il Pil 2014 si avvia a chiudere in negativo dello 0,2-0,3% e per questo serve una scossa: «Gli italiani devono essere pronti a un periodo di austerità nei prossimi anni per tornare alla ripresa e alla crescita dell’occupazione».   
Poletti: «Effetto della crisi e di turbolenze internazionali» 
«I dati diffusi dall’Istat evidenziano come l’andamento del lavoro segua quello altalenante dell’economia. Dopo l’incremento complessivo di circa 100 mila occupati nei mesi di maggio e giugno, a luglio calano di 35.000 unità»: questo il commento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al dato sulla disoccupazione. «Sono gli effetti negativi della coda di una lunga crisi dalla quale il Paese sta faticosamente uscendo, cui si sono aggiunte le turbolenze internazionali che stanno pesando sull’economia di tutti i grandi paesi europei - ha detto Poletti -. È un dato positivo l’aumento del tasso di occupazione giovanile, che a luglio cresce dello 0,6% rispetto al mese precedente». 
È dai dati Isfol che arriva il primo segno positivo secondo il ministro: «La semplificazione delle norme sull’apprendistato ha favorito un aumento del ricorso a questa tipologia contrattuale importante per l’inserimento dei giovani - aggiunge il ministro -, quella delle norme per il contratto a termine ha prodotto un moderato aumento dell’utilizzo di questo contratto, senza provocare ripercussioni sul tempo indeterminato che cresce per la prima volta dopo due anni. Confidiamo che queste tendenze si possano confermare e consolidare nei prossimi mesi».
Giovani 
L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni è dell’11,8%, in aumento di 0,1 punti rispetto al mese precedente e di 1,1 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è pari al 42,9%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 2,9 punti nel confronto tendenziale. I senza lavoro tra i 15 e i 24 anni sono 705 mila.
Stranieri 
La riduzione tendenziale dell’occupazione italiana (-105.000 unità) si accompagna alla crescita di quella straniera (+91.000 unità). In confronto al secondo trimestre 2013, il tasso di occupazione degli stranieri (58,7%) segnala un aumento di 0,6 punti a fronte della stabilità di quello degli italiani (55,4%). 
Industria e costruzioni 
Nell’industria in senso stretto riprende la crescita dell’occupazione (+2,8%, pari a 124.000 unità), dovuta solo alla componente maschile, mentre prosegue la contrazione di occupati nelle costruzioni (-3,8%, pari a -61.000 unità) e nel terziario (-0,6%, pari a -92.000 unità). 
Contratti 
Non si arresta la flessione degli occupati a tempo pieno (-0,5%, pari a -89.000 unità rispetto al secondo trimestre 2013), che in quasi due terzi dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-0,5%, pari a -57.000 unità). Gli occupati a tempo parziale continuano ad aumentare (+1,9%, pari a 75.000 unità), ma la crescita riguarda esclusivamente il part time involontario che riguarda il 64,7% dei lavoratori a tempo parziale. Dopo cinque trimestri consecutivi di calo, riprende la crescita dei dipendenti a termine (+3,8%, pari a 86.000 unità nel raffronto tendenziale) a cui si accompagna per il settimo trimestre la diminuzione dei collaboratori (-8,3%, pari a -36.000 unità). 
Inattivi 
Nel secondo trimestre 2014 continua la diminuzione del numero di inattivi 15-64 anni (-1,0%, pari a -151.000 unità), dovuto ai 55-64enni e alimentato in oltre otto casi su dieci dalle donne. Il tasso di inattività scende al 36,3%, dal 36,6% del secondo trimestre 2013.