Il governo Renzi ha dimostrato, se
ancora ce n'era bisogno, da che parte sta.
L'uso della polizia
di Stato contro gli operai dell'Ast di Terni, le manganellate e la violenza
contro militanti e dirigenti sindacali della Fiom.
Questo è quanto è avvenuto a Roma e ci dice alcune
semplici cose.
La repressione
diventa sempre più strumento di controllo del conflitto sociale ed anche il
governo Renzi, al di là delle “lacrime di coccodrillo” a posteriori, la usa per
mandare i suoi segnali a tutto il movimento dei lavoratori.
La seconda cosa che ci insegna questa vicenda è che
occorre una riposta efficace,
moltiplicando lotte e vertenze e non limitandosi a “chiedere le scuse” agli
apparati repressivi quando “alzano le mani” (e i manganelli) ma reimparare ad autotutelare le proprie manifestazioni,
alzando la soglia di diffidenza nei confronti dei “tutori dell'ordine” finché
non cambia l’aria che tira nel paese.
La terza cosa è rilanciare
una campagna contro la repressione indirizzata contro i militanti e gli
attivisti delle lotte e dei movimenti sociali: dalla Val di Susa a tutte le
mobilitazioni degli anni scorsi sono ormai più di 10.000 le denunce e i
procedimenti giudiziari contro chi ha lottato.
Occorre una amnistia
che cancelli i reati legati alle lotte sociali.
L'ultima cosa è una domanda (retorica): ma non si
rivendicava l'identificativo sulle
divise degli agenti per poter riconoscere e sanzionare violenti e picchiatori?
Pare invece che si vada verso le videocamere sul casco -
da utilizzare per identificare i manifestanti...- e l'uso del “Taser” - pistola
elettrica - alle forze di polizia... come dire piove sul bagnato...
Da troppo tempo si registrano interventi repressivi e pestaggi contro le lotte dei lavoratori della
logistica.
In Francia nei
giorni scorsi un giovane ambientalista di 21 anni è stato ucciso da una
granata lanciata dai gendarmi.
La nostra piena
solidarietà a lavoratori e dirigenti Fiom che han preso le botte.
Un momento di risposta a questi atteggiamenti repressivi
è la partecipazione allo sciopero
del 14 novembre 2014.
Ricordiamocelo alle prossime manifestazioni...