Taxi, riparte la guerra contro l’app. La minaccia: fermi il Primo maggio
I
TASSISTI sono di nuovo sul piede di guerra. Dov’è la novità, penserete
voi? Vero, la situazione non si è mai tranquillizzata. Negli ultimi
giorni, però, la tensione è salita ancora una volta sopra il livello di
guardia. Per una serie di motivi. Uno in particolare. Sul web circolano
le bozze del disegno di legge sulla concorrenza che dovrebbe arrivare in
Consiglio dei ministri entro un paio di settimane: secondo le
indiscrezioni, la riforma potrebbe favorire i noleggiatori con
conducente, eliminando l’obbligo di ritorno in rimessa per ricevere le
chiamate e abrogando il vincolo della territorialità. La lettura di
tanti padroncini è tranchant: Ncc come taxi, liberalizzazione totale.
Con un retropensiero: il Governo vuole favorire la start-up Uber, che
punta tutto sui contatti via smartphone.
TANTO BASTA agli artigiani del volante
per risalire sulle barricate. E se alcuni sindacati buttano acqua sul
fuoco (Federtaxi in testa), altri invece cavalcano i malumori. In queste
ore, tanto per fare un esempio, la Uiltrasporti sta distribuendo
volantini in cui preannuncia una serie di assemblee informative per il
Primo maggio, cioè in concomitanza con l’inaugurazione dell’Expo, in tre
punti nevralgici: aeroporto di Linate, polo fieristico di Rho e
stazione Centrale. Tre location scelte non a caso, con la prospettiva di
un blocco totale delle auto bianche nel giorno più importante del 2015.
Ovviamente, siamo ancora in una fase preliminare. E non è detto che
l’iniziativa vada in porto, anche perché pare altamente improbabile che
Prefettura e Commissione di garanzia sugli scioperi diano il via libera.
Una cosa è certa: i tassisti sono in
subbuglio, e già nelle scorse settimane si è andati vicini a blocchi
selvaggi in stile maggio 2014. Del resto, argomentano i duri e puri, il
giro di vite annunciato otto mesi fa dal ministro dei Trasporti,
Maurizio Lupi, si è visto solo a metà: continuano i controlli della
polizia locale sul fronte degli abusivi Uber Pop, ma d’altra parte
l’applicazione è ancora attiva a Milano nonostante sia stata più volte
definita «illegale» dai vertici istituzionali.
INTANTO, ieri pomeriggio è partito il
tavolo tecnico in vista dell’Esposizione universale: alla riunione hanno
partecipato i delegati delle sigle più rappresentative, gli
amministratori dei radiotaxi e i dirigenti comunali di settore, con
l’obiettivo di stilare una serie di proposte da consegnare poi
all’assessore Pierfrancesco Maran. Per ora nulla di fatto, mancano dati
certi su cui ragionare. Scartati in partenza sconti per famiglie e
tariffe fisse sulle tratte Centrale-Expo e Duomo-Expo, si sta discutendo
di doppie guide e allungamento dei turni per far fronte a un incremento
stimato di 9mila corse.
Nicola Palma www.ilgiorno.it