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martedì 31 marzo 2015
MERCOLEDI' 1° APRILE 2015 ore 18.00 - 3° INCONTRO del CORSO SULLA SALUTE 2015 organizzato da MEDICINA DEMOCRATICA- MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE e RETE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE di MILANO e LOMBARDIA
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VIDEO Corso sulla Salute 2015 - 1° incontro 4 marzo 2015: PIERGIORGIO DUCA ragioni e obiettivi del corso
VIDEO Corso sulla Salute 2015 - 1° incontro 4 marzo 2015: GIORGIO COSMACINI I fondamenti della medicina sociale a Milano
mercoledì 25 marzo 2015
30 marzo 2015, Milano - Tram, bus e metrò in sciopero : contro i sacrifici richiesti per Expo (Comunicato Stampa CUB Trasporti )
CUB Trasporti contro i sacrifici richiesti per Expo
Tram, bus e metrò
sciopero il 30 marzo 2015 dalle 18,00
alle 22,00
Il trasporto pubblico milanese si
fermerà lunedì 30 marzo dalle 18,00 alle 22,00 contro il “programma di
sacrifici” che Comune di Milano, ATM, sindacati confederali ed autonomi si
apprestano ad imporre ai tranvieri.
ATM esalta la manciata di
assunzioni previste per far fronte ai servizi aggiuntivi per Expo, ma tace
sulla cronica carenza di personale, specie conducenti di superficie, che
provoca più di un milione di ore straordinarie l’anno l’inesigibilità delle
ferie, con accumuli di ferie residue fino a 60 giorni, sul numero di
pensionamenti dei prossimi 8 mesi e sul mancato rinnovo da 8 anni del CCNL
Esprimiamo il massimo sconcerto
nei confronti del Sindaco -“dell’ascolto”-
Pisapia che ha disertato ogni nostra richiesta d’incontro perfino in sede
Prefettizia.
Per Expo ai tranvieri si chiede:
rinuncia alle ferie, aumento del monte ore straordinarie anche obbligatorie,
soppressione dei riposi in sabato e domenica, soppressione delle regole di
salvaguardia (salute e sicurezza) sugli orari di lavoro, trasferimenti in altri
deposi rispetto a quelli di appartenenza.
Se ciò fosse concesso, L’intero
costo dei servizi per Expo sarebbe scaricato sui lavoratori, soprattutto sui
conducenti.
Nessuna risorsa per pagare altri
straordinari. Ogni risorsa deve essere utilizzata per le assunzioni.
Per questo la CUB Trasporti chiede:
-
250 assunzioni di conducenti di superficie
per coprire il servizio ordinario ed altrettanti per i servizi aggiuntivi di
Expo;
-
La reale esigibilità delle ferie.
-
Il dimezzamento dei permessi e dei distacchi
sindacali.
La disponibilità di cgil,cisl,uil e autonomi
a chiudere un accordo con questi contenuti serve a conservare, anche durante
Expo, i privilegi di migliaia di ore di permessi e distacchi sindacali.
Se durante Expo i 132 delegati RSU, ai quali
si aggiunge uno stuolo di sindacalisti territoriali e nazionali in perenne
permesso sindacale e con riposo fisso in sabato e domenica, andassero a
lavorare come gli altri tranvieri, darebbero un contributo superiore alle
assunzioni paventate.
Milano, 19 marzo 2015
CUB Trasporti - Claudio
Signore
STOP TTIP, Appello Giornata Mondiale di Mobilitazione 18 aprile 2015
Appello Giornata Mondiale di Mobilitazione 18 aprile 2015
Pubblicato da stopttip13
Appello Giornata Mondiale di Mobilitazione contro i Trattati di Libero Scambio.
Le persone e il pianeta prima del profitto!
Noi, associazioni della società civile, sindacati, agricoltori, giovani, donne, movimenti locali, semplici attivisti invitiamo tutti a partecipare ad una Giornata Mondiale di Mobilitazione il 18 Aprile 2015 per fermare le trattative sulla liberalizzazione degli scambi commerciali e degli investimenti e promuovere una economia che serva allo sviluppo dei popoli e del pianeta. Negli scorsi decenni accordi segreti sui commerci e sugli investimenti ci sono stati imposti sotto la pressione delle grandi corporazioni e dei governi, calpestando i nostri diritti e danneggiando l’ambiente.
Negli scorsi decenni abbiamo dovuto combattere per la sovranità alimentare, per i beni comuni, per difendere il nostro lavoro, i nostri territori, la libertà della rete e il diritto alla democrazia. Strada facendo siamo cresciuti come movimento, abbiamo alzato le nostre voci ed abbiamo ottenuto delle vittorie.
Insieme noi possiamo fermare gli accordi che si stanno negoziando e rovesciare le conseguenze nefande degli accordi già presi. Insieme noi possiamo realizzare modelli di sviluppo basati sui diritti della gente e non sui privilegi dei gruppi di potere.
Invitiamo le organizzazioni, i cittadini, le associazioni a partecipare organizzando localmente eventi in tutti i continenti. Sarà benvenuta ogni tipo di iniziativa e di azione a livello mondiale in grado di far crescere la consapevolezza, di coinvolgere e mobilitare dovunque le persone per costruire nuovi modelli di sviluppo commerciale ed economico, a favore delle persone e del pianeta.
Unitevi alla Giornata Mondiale di Mobilitazione.
Negli scorsi decenni abbiamo dovuto combattere per la sovranità alimentare, per i beni comuni, per difendere il nostro lavoro, i nostri territori, la libertà della rete e il diritto alla democrazia. Strada facendo siamo cresciuti come movimento, abbiamo alzato le nostre voci ed abbiamo ottenuto delle vittorie.
Insieme noi possiamo fermare gli accordi che si stanno negoziando e rovesciare le conseguenze nefande degli accordi già presi. Insieme noi possiamo realizzare modelli di sviluppo basati sui diritti della gente e non sui privilegi dei gruppi di potere.
Invitiamo le organizzazioni, i cittadini, le associazioni a partecipare organizzando localmente eventi in tutti i continenti. Sarà benvenuta ogni tipo di iniziativa e di azione a livello mondiale in grado di far crescere la consapevolezza, di coinvolgere e mobilitare dovunque le persone per costruire nuovi modelli di sviluppo commerciale ed economico, a favore delle persone e del pianeta.
Unitevi alla Giornata Mondiale di Mobilitazione.
#stopttip #stopceta #stoptisa #April18DoA
International site: https://www.globaltradeday.org/
martedì 24 marzo 2015
Video : 23 marzo 2015 Presidio unitario contro i licenziamenti ex Addetti Aree Sosta Comune di Milano e lavoratori SEA
23 marzo 2015 Presidio unitario contro i licenziamenti ex addetti aree sosta comune MI e lavoratori SEA
Milano (Lombardia) - 23 Marzo 2015
gli ex Addetti a Sosta Milano insieme con i Lavoratori SEA hanno effettuato unitariamente un Presidio davanti a Palazzo Marino sede del Comune di Milano contro i licenziamenti. . Ennesimo presidio per avere diritto costituzionale "Lavoro" e presidio contro il licenziamento del rappresentante sindacale ADL Salvatore Ferla.
gli ex Addetti a Sosta Milano insieme con i Lavoratori SEA hanno effettuato unitariamente un Presidio davanti a Palazzo Marino sede del Comune di Milano contro i licenziamenti. . Ennesimo presidio per avere diritto costituzionale "Lavoro" e presidio contro il licenziamento del rappresentante sindacale ADL Salvatore Ferla.
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FOTO, Milano : presidio unitario a Palazzo Marino contro i licenziamenti e in solidarietà con Salvatore Ferla (lavoratore SEA e Rappresentante sindacale ADL) e con gli ex-Addetti alle aree di sosta del Comune di Milano
FOTO dal presidio unitario a Palazzo Marino contro i licenziamenti e in solidarietà con Salvatore Ferla (lavoratore SEA e Rappresentante sindacale ADL) e gli ex-Addetti alle aree di sosta del Comune di Milano
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domenica 22 marzo 2015
LUNEDI 23 MARZO 2015 PRESIDIO UNITARIO DI SOLIDARIETA' davanti al Comune di Milano (Palazzo Marino) DEI LAVORATORI ex ADDETTI ALLE AREE DI SOSTA e AEROPORTUALI SEA di Malpensa, per protestare contro I LICENZIAMENTI degli ex parcheggiatori e di Salvatore Ferla, sindacalista dell'ADL (Associazione Diritti dei Lavoratori) licenziato dalla Sea.
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I lavoratori ex Addetti alle aree di sosta hanno presentato al Comune di Milano (Assessore al Lavoro) un progetto di start up per la creazione di una società per il controllo territoriale di Sosta Milano
Per innescare un sistema virtuoso tra i Cittadini verso un processo naturale di cui benefici l’intera Comunità milanese
•Miglioramento funzionale del servizio pubblico;
•Semplificazione e facilità dell’utilizzo del servizio pubblico;
•Uguaglianza dei Cittadini-Utenti che ne usufruiscono, di fronte all’obbligo di pagamento del servizio reso ;
•Mantenimento in efficienza del sistema;
•A fronte dei maggiori introiti
•Creazione e/o mantenimento di nuovi posti di lavoro per i cittadini
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Continua la lotta degli ex Addetti alle Aree di sosta del Comune di Milano : Comunicato Stampa del Comitato Sosta Milano e del Coordinamento Milanese di Solidarietà “DALLA PARTE DEI LAVORATORI”,
Comunicato Stampa
Il Comitato Sosta Milano, congiuntamente al Coordinamento Milanese
di Solidarietà “DALLA PARTE DEI LAVORATORI”, sentiti i lavoratori interessati, hanno deciso le seguenti iniziative:
Di indire 2 nuovi presidi presso il Comune di Milano, nei giorni 23 marzo e 9
aprile, per continuare la mobilitazione affinché anche l’Assessore Maran e il
Sindaco Pisapia, si facciano carico dei problemi degli addetti alla sosta da
loro licenziati, rimasti senza reddito e senza lavoro.
Il presidio del 23 marzo sarà effettuato dalle 15 alle 17, insieme ai lavoratori
della SEA mobilitati contro il licenziamento di un loro delegato.
Di continuare la collaborazione con l’Assessore Tajani (un ringraziamento al
suo staff per il lavoro fin qui svolto) al fine di trovare uno sbocco
occupazionale parziale per gli interessati.
Di insistere per essere ricevuti dall’Assessore Majorino che aveva preso degli impegni, ma a tutt’ora ancora non definiti.
Di proseguire con l’elaborazione del progetto di “Una nuova sosta in
Milano”, che per i cittadini lombardi e per il Comune rappresenterebbe un
deciso miglioramento del servizio di sosta. Il progetto è oggetto di
approfondimento con alcune Associazioni Utenti, che lo trovano molto
interessante.
Un ringraziamento va alla Pastorale di Milano (in particolare per
l’interessamento da parte di Don Walter Magnoni), che attraverso le strutture
territoriali stanno dando concretamente un sostegno ai lavoratori più
bisognosi. Già da oggi confermiamo la nostra partecipazione alla veglia sul
lavoro indetta dalla Diocesi per il 28 aprile a Lecco.
Milano 20.03.2015
Il Comitato SOSta Milano
Il Coordinamento Milanese di solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI "
mercoledì 18 marzo 2015
MERCOLEDI' 18 MARZO 2015 ore 18.00 2° INCONTRO del CORSO SULLA SALUTE 2015 organizzato da MEDICINA DEMOCRATICA- MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE e RETE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE di MILANO e LOMBARDIA
"ANALIZZARE E CAPIRE PER DIFENDERSI E RIVENDICARE"
Con i seguenti interventi
Con i seguenti interventi
A) LA MEDICINA GENERALE: QUALI I
DIRITTI DEI CITTADINI UTENTI – dott. Gianni Cavinato
DIRITTI DEI CITTADINI UTENTI – dott. Gianni Cavinato
Protesta al Terminal 2 di Malpensa, nella mattina di lunedì 16 marzo, in solidarietà con Salvatore Ferla, sindacalista dell'ADL (Associazione Diritti dei Lavoratori) licenziato da Sea. Presente anche una delegazione del nostro Coordinamento
Le sigle del sindacalismo di base hanno tenuto un presidio al Terminal 2 dell'aeroporto, per protestare contro la decisione di Sea
Protesta al Terminal 2 di Malpensa, nella mattina di lunedì 16 marzo, in solidarietà con Salvatore Ferla, sindacalista dell'ADL (Associazione Diritti dei Lavoratori) licenziato da Sea.
"Ferla uno di noi", "Rivogliamo Ferla in Sea" e anche un "Je suis Ferla": erano gli slogan comparsi sugli striscioni srotolati dalla ADL, a cui si sono affiancate altre sigle del sindacalismo di base attivo a Malpensa (Cub Trasporti e anche Usb, la sigla per cui Ferla è stato delegato in passato). Accanto ai sindacati, si sono visti anche alcuni esponenti locali delMovimento 5 Stelle e del Partito Comunista dei Lavoratori (Ferla è anche un simpatizzante del Movimento 5 Stelle). Era presente anche la consigliera regionale del M5S Paola Macchi.
varesenews.it
"Ferla uno di noi", "Rivogliamo Ferla in Sea" e anche un "Je suis Ferla": erano gli slogan comparsi sugli striscioni srotolati dalla ADL, a cui si sono affiancate altre sigle del sindacalismo di base attivo a Malpensa (Cub Trasporti e anche Usb, la sigla per cui Ferla è stato delegato in passato). Accanto ai sindacati, si sono visti anche alcuni esponenti locali delMovimento 5 Stelle e del Partito Comunista dei Lavoratori (Ferla è anche un simpatizzante del Movimento 5 Stelle). Era presente anche la consigliera regionale del M5S Paola Macchi.
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venerdì 13 marzo 2015
Malpensa, sindacalista licenziato da Sea: “Discriminato per le mie denunce” (da il Fatto Quotidiano)
Malpensa, sindacalista licenziato da Sea: “Discriminato per le mie denunce”
Salvatore Ferla, 49 anni, è stato lasciato a casa dalla società pubblico-privata che gestisce lo scalo adducendo la "giusta causa": avrebbe “arrecato disturbo all’attività" dell'azienda che si occupa della ristorazione e ai suoi dipendenti. Lui ritiene di essere stato allontanato per le battaglie su appalti e consulenze sospetti e assunzioni facili
di Luigi Franco | 11 marzo 2015
Prima le lotte sindacali per i lavoratori di Malpensa, seguite in alcuni casi da esposti e denunce. Ora l’ultima battaglia. Da portare avanti per se stesso. Perché Salvatore Ferla, 49 anni, cofondatore del sindacato di base Adl Varese e addetto alla sicurezza della società aeroportuale Sea, è stato licenziato in tronco. Alla base della decisione dell’azienda misto pubblico-privata, che come soci ha il comune di Milano al 55% e il fondo F2i al 44%, è stato un episodio avvenuto il mese scorso nella mensa del Terminal 1. Qui, secondo il sindacalista, erano al lavoro persone in ruoli non conformi alle loro qualifiche e mancava un cuoco in cucina. La cosa è stata sottolineata da Ferla, eletto in passato rappresentante sindacale per l’Usb, da cui poi è nato Adl Varese. Ne è nata una discussione, finché sono state tirate in ballo “le puttane in Svizzera” e il loro “magnaccia”.
Ma a questo punto le versioni divergono. Quella di Sea è ricostruita nelle lettere con cui il lavoratore è stato prima sospeso, poi licenziato: Ferla – si legge – dopo avere contestato l’idoneità dell’inquadramento di un’addetta, si rivolgeva “al referente per Serist – Servizi Ristorazione srl (la società che ha in appalto il servizio mensa, ndr) del servizio serale e, ad alta voce alla presenza anche di altri testimoni, paragonava le dipendenti Serist alle ‘puttane in Svizzera’ e continuava affermando che le stesse non hanno la possibilità di lamentarsi e di esprimere la propria opinione con il loro ‘magnaccia’. In conseguenza di ciò l’addetta scoppiava a piangere per le offese ricevute”. Di qui la decisione di licenziare “per giusta causa” il sindacalista, accusato di aver “arrecato disturbo all’attività di Serist e dei suoi dipendenti (…) offendendo gravemente la loro dignità in via del tutto gratuita e senza aver ricevuto alcuna provocazione”, cosa che ha fatto venir meno con Sea “il vincolo fiduciario posto a base del rapporto di lavoro”.
Diversa la versione di Ferla: “Stavo parlando in generale del mondo del lavoro con il cassiere, senza un riferimento preciso né a donne né a uomini. Stavo semplicemente dicendo che in Italia i lavoratori non hanno più la possibilità di far valere i propri diritti e sonosottomessi ai padroni. Da qui è nata la metafora sulle prostitute che non sono libere rispetto ai loro protettori”. Ma c’è di più. Perché Ferla ritiene che il licenziamento sia causa della sua attività sindacale all’interno dell’azienda e che gli sia stato comunicato solo dopo una sua email su presunte irregolarità nella gestione della mensa: “Sono discriminato da oltre tre anni. L’azienda non accetta che un sindacalista possa denunciare sperperi, appalti e consulenze sospetti, assunzioni facili e quindi vuole eliminarmi”.
Tra le battaglie dell’Adl Varese, quella di un anno fa sui compensi d’oro dei manager di Sea, in un paio di casi compresi tra 600mila e 900mila euro lordi all’anno, in un momento in cui diversi posti di lavoro erano a rischio a causa dei provvedimenti dell’Unione europea contro la controllata Sea Handling. “Adesso è arrivato il nuovo dirigente del settore sicurezza e si sente parlare di privatizzare il reparto – dice Ferla -. La mia presenza in questa fase sarebbe una spina nel fianco e il mio licenziamento aiuterà Sea a far abbassare la testa a tutti. E a smantellare senza tanti dissensi il reparto e i posti di lavoro”. Sea, contattata, ritiene che “Ferla non può essere considerato un sindacalista, in quanto l’Adl Varese non è un sindacato riconosciuto dall’azienda ai sensi di legge. Mentre sarà un giudice a decidere sulla legittimità del licenziamento”.
Twitter: @gigi_gno
di Luigi Franco | 11 marzo 2015
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