BLOCCO DELLA PEREQUAZIONE: Il TRIBUNALE
DI PALERMO DA’ RAGIONE ALLA CIDA
Con ordinanza del 22 gennaio 2016 il Tribunale di
Palermo, nel procedimento promosso da CIDA e dalle proprie Federazioni, per
conto del dott. Giuseppe Cardinale, ha dichiarato non manifestamente infondata
la questione di legittimità costituzionale del comma 25 dell’art. 24 del
decreto legge n. 201/2011, convertito nella Legge 214/2011, come recentemente
modificato dal decreto legge n. 65/2015 convertito nella legge n. 109/2015, nella
parte in cui prevede che per i pensionati, titolari di trattamento pari o
inferiore a cinque volte il minimo Inps, sia riconosciuta la rivalutazione
nella misura solo del 20%.
Il Tribunale di Palermo ha infatti ritenuto che “la
suddetta rivalutazione è di entità talmente modesta da indurre a ritenere che
anche la nuova normativa mantenga un contrasto con i principi dettati dalla
Costituzione e con l’interpretazione che degli stessi principi ha fornito la
Corte Costituzionale”.
Il Tribunale di Palermo ha pertanto disposto la
trasmissione degli atti di causa alla Corte Costituzionale.
Ancora una volta viene data ragione: ora si attende il pronunciamento della Suprema Corte.
comunicato CIDA