IN MARCIA
Rivista mensile dei macchinisti dal 1908
- COMUNICATO -
Ipocriti!! Tutti……. giornali, televisioni, politici!Dobbiamo ancora una volta registrare un metodo tutto italiano di volontà di risolvere i problemi di
sicurezza dei trasporti solo dopo che avvengono gravissimi incidenti come quello appena accaduto in
Puglia dove due treni regionali si sono scontrati frontalmente causando la morte di 25 persone e il
ferimento di oltre 50, tranne poi dimenticare tutto appena si spengono i riflettori.
Stride vedere due mezzi nuovi, dotati dei moderni sistemi di sicurezza a bordo, ma del tutto inutili e
inutilizzabili se usati su una linea non attrezzata, con circolazione affidata al preistorico " BLOCCO
TELEFONICO.
E' quantomeno assurdo che il Ministero dei Trasporti autorizzi certi sistemi di circolazione in deroga alle più elementari norme di sicurezza. Lo scorso anno affrontammo proprio tale incongruenza dalle pagine della nostra rivista lanciando l'allarme e chiedendo un intervento risolutivo dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF), nulla è stato fatto da allora, mentre continuiamo ad ascoltare le solite frasi che parlano di “errore umano”.
Oggi, quelle 25 vite umane sarebbero salve se fossero stati fatti investimenti per mettere in sicurezza
tante altre linee, gestite privatamente e in concessione, con rischiose deroghe normative.
Si preferisce, invece, continuare a cambiare Manager con lauti stipendi senza che mai nessuno di loro
paghi per i loro piani fallimentari.
Si preferisce innalzare l’età pensionabile dei macchinisti ed dei ferrovieri a 70 anni e si pretende che non sbaglino mai!
Si preferisce aumentare loro le ore ed i carichi di lavoro per poi avere un capro espiatorio.
Non ci stiamo a questa retorica!
Chiediamo rispetto per i morti, e rispetto per tutti coloro che ogni giorno cercano di far funzionare la
ferrovia nonostante dirigenti incapaci e politici che non pagano mai!
Esprimiamo tutto il nostro cordoglio ai familiari delle vittime, ai familiari dei colleghi coinvolti e l'augurio di una pronta guarigione ai numerosi feriti, come macchinisti siamo i primi a sentire il peso di un disastro ferroviario tanto grave quanto evitabile.
La redazione di Ancora IN MARCIA.
14 LUGLIO 2016