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domenica 30 aprile 2017
lunedì 24 aprile 2017
BUON 25 APRILE dal Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" !
1945-2017
72°anniversario della
LIBERAZIONE
Milano 6 maggio 1945 sfilano le formazioni partigiane, (nella foto da sinistra) i comandanti partigiani Dario Parascandolo, Nino Pulejo e Poker delle Brigate Matteotti |
CVL distintivo 34395 - comandante Dario Parascandolo |
(foto sopra interno e foto sotto esterno) della tessera di riconoscimento 8164 CLN - Corpo Volontari della Libertà - Comando Piazza Milano |
mercoledì 19 aprile 2017
Festival popolare dell’Ortica domenica 30 aprile 2017 dalle ore 17.00 alle ore 01.00
La canzone popolare milanese, è fondamentale per la canzone popolare in
generale così come per il cantautorato classico italiano. Si sviluppa dapprima
in città e poi in tutta Italia coi “fogli volanti” diffusi a partire
dalla fine dell’Ottocento - anche grazie ai Barbapedana, cantastorie che
attraversavano in lungo e in largo la città e la sua provincia- col montare
dell’immigrazione ed il nascere dei primi grandi quartieri popolari a ridosso
delle fabbriche, di cui l’Ortica - “e i suoi margini” - sono un esempio
concreto.
Quindi si canta di povertà e amore, si scrive della guerra (la Prima e
la Seconda) e della sua fine con “El pover Luisìn”, e “di mezzo”
la lotta di Liberazione con lo splendido secondo album dei Gufi, “Non so,
non ho visto, se c’ero dormivo” di Nanni Svampa, Lino Patruno, Gianni Magni
e Roberto Brivio.
E ancora, il lavoro sfruttato con Sciur padrun e l’emigrazione di Ciapa
la rocca e’l flus.
Dopo di che la grande stagione della canzone della mala con Ornella
Vanoni e Milva per arrivare alla struggente “la Zolfara” di Fausto
Amodei (quello dei Morti di Reggio Emilia) e Michele L. Straniero proveniente
dal Cantacronache torinese.
Per giungere infine alla canzone cabaret di Gaber e Jannacci che si
tramuterà nel tempo in teatro-canzone.
Beppe Viola poi (che insieme a Luciano Bianciardi, Giorgio Strehler e
Delio Tessa rappresentano la spiritual guidance di questo festival) ha
descritto meglio di altri questa milanesità fatta di case di ringhiera e “schigera”
ed in maniera del tutto sublime con la sua composizione – quasi un fado
lisboneta - del 1974 «Vincenzina vuol bene alla fabbrica, ma non sa che la
vita giù in fabbrica non c’è, se c’è, com’è?» - scrivendo dell’Innocenti,
un tempo in fondo alla Via Ortica - ed interpretata in maniera lirica sempre da
Enzo Jannacci.
All’inizio della Via Ortica poi, tenendo le spalle alla chiesetta si
scorgono i volti – da Ivan della Mea, Giorgio Strehler a Ornella Vanoni,
passando per Dario Fo, Enzo Jannacci, Nanni Svampa e Giorgio Gaber - del murale
popolare inaugurato nell’aprile 2016, cui si è deciso di dare, con questo
festival, continuità in musica in ambito folk/popolare con i gruppi Ciapa No
Band ed Intesi come Tram che suonano e cantano in milanese con un repertorio
che spazia dalle canzoni del “cabaret cantato” a quelle del
“tropicalismo milanese” alla maniera del poeta Chico Buarque de Hollanda,
cantando di miseria e felicità, riscatto sociale e delusioni d’amore.
E poi uno sguardo aperto sul mondo attraverso le composizioni dei Gang
che ispirandosi ai grandi cantori disillusi dal “sogno americano” quali
Pete Seeger e Woody Guthrie, ci raccontano in musica di speranze e sogni
infranti, sentimenti che ritroviamo, tutti, nel meglio della canzone popolare
milanese, così come nelle streets songs irlandesi dei Ned Ludd.
Senza dimenticare il poeta Delio Tessa che nel 1932 scrive “L’è el
dì di mort, alegher!” splendido gioiello che al meglio esalta la sua vis
agra e corrosiva nei confronti dei conformismi, fonte di ispirazione per i
tanti, i nostri, che tutti con questa prima edizione del festival ricordiamo
“cantastorie”, moderni griot che seguiranno.
Programma 30 Aprile
ore 17.00 Workshop con Carlo Pestelli
“Storia della Musica Popolare”
ore 18.00 - 19.00 INTESI COME TRAM
DOMENICO SCHIATTONE contrabbasso, chitarra, voce
ENZO GILIBERTI sax
MAX DI NOIA batteria
MASSIMO ALO’ chitarre
MARCO STABILINI piano, tastiera
ospite: CASSANDRA PIAZZA voce
ore 19.15 - 20.15 NED LUDD
GIANLUCA SPIRITO voce, chitarra, bouzouki
GIANNI DI FOLCO fisarmonica
GIANNI BERARDI tamburi a cornice
ALESSANDRO MAZZIOTTI zampogna, ciaramella, cornamusa
ore 20.30 - 21.30 CIAPA NO BAND
DAMIANO ZORZO voce, chitarre
ALESSANDRO IANES voce fisa, fischietti
MARTINA GALLINI voce, clarinetto, saxofono
GIORGIO ARMANNI voce, chitarra
GIOVANNI MARANGONI fisarmonica, tastiere
GIORDANO PARENTI batteria, percussioni
RAFFAELE FRAGOLA basso, contrabasso
ore 22.00 - 23.00 GANG
MARINO SEVERINI chitarra
SANDRO SEVERINI chitarre elettriche ed acustiche
Dalle ore 23.30 fino alle ore 01.00
Dj set - FUTURO TROPICALE musica italiana e internazionale anni ‘50 - ‘60 - ‘70
Il bar della Balera sarà aperto con panini gastronomici, arrosticini abruzzesi in modalità “Street Food”.
La cucina della trattoria sarà aperta dalle ore 19.00 alle ore 22.00 con menù fisso a 20 euro
(prenotazione obbligatoria 02-7012 8680).
La Balera dell’Ortica Via G. A. Amadeo, 78 Milano (tram 5 – bus 54)
Entrata gratuita
"...una mattina mi son svegliata...- Il ruolo delle donne nella Resistenza" , da SABATO 22 a MARTEDI'25 APRILE 2017 : Mostra prodotta dalla CASA DELLE DONNE "Anna Andriulo" di Gallarate presentata dal Comune di Daverio, dall'ANPI , presso la PALAZZINA della CULTURA del Comune di DAVERIO (VA), con la partecipazione del CORO REBELDE di Varese
Presentazione Mostra
La Casa delle Donne <<Anna Andriulo<< Gallarate in occasione della Giornata del
25 Aprile Liberazione dal nazifascismo, ha allestito la Mostra “UNA
MATTINA MI SON SVEGLIATA... - Il ruolo delle Donne nella Resistenza”.
Questa Mostra è stata presentata per la prima volta nel 2015 a Varese alla
Festa dell’ANPI provinciale ed è
composta di 22 pannelli con immagini e didascalie, frutto di una propria
ricerca e composizione collettiva di
vari documenti.
La
Mostra inizia con le cifre della partecipazione e del tributo delle donne alla
causa della Libertà e della Resistenza al nazifascismo, partecipando in
Lombardia ed altrove ai grandi scioperi operai del 1943-’44.
Anche
nel nostro territorio, ad esempio nelle fabbriche bustesi, le donne ebbero un
ruolo di spicco nelle attività clandestine dove operò il Comitato di Difesa
della Donna di Busto Arsizio che vide tra le principali attiviste Giannina
Tosi.
La Mostra prosegue documentando quanto gli eventi della
guerra e della fame incidessero pesantemente soprattutto sulla vita delle donne.
Furono le donne infatti che reagirono per prime e scesero in piazza facendo lo sciopero del pane per chiederne la
diminuzione del prezzo ( per esempio a Roma il 7 aprile ‘44 e a Parma il 16
ottobre ‘45).
Molte donne entrarono nelle
fabbriche e nei servizi per sostituire gli uomini in guerra, altre
parteciparono attivamente alla Resistenza come partigiane combattenti, come
staffette o semplici patriote.
Nella
Mostra vengono
esposte oltre alle riproduzioni di foto dell’epoca anche quelle di volantini e
giornali.
E come
affermò Arrigo Boldrini (Bulow ), medaglia d’oro per la Resistenza : “Senza le Donne non ci sarebbe stata la
Resistenza”.
Questo
ruolo purtroppo è stato troppo a lungo taciuto e oscurato dalla Storia fino
agli anni ‘70.
Questa
Mostra è dedicata a tutte queste donne e alle lotte delle donne di oggi,
sapendo che… la resistenza continua.
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martedì 18 aprile 2017
In ricordo di Horacio Guarany (recensione musicale a cura di Amerigo Sallusti)
In ricordo di Horacio Guarany (recensione musicale a cura di Amerigo Sallusti)
Autore emblematico della canzone di protesta, ma anche compositore di struggenti canzoni d’amore quali Zambita bruno, Song of Farewell e altre ancora. Seppe sempre pescare a pieni mani nei sentimenti popolari sin dai primi anni ’60 a partire da Angelica, scritta dall’allora suo chitarrista Roberto Cambarè, che suonerà in seguito con Caetano Veloso e i maggiori tropicalisti brasiliani. Proprio nel 1961 inaugurò il festival del folklore popolare Cosquìn a Cordoba, volano di diffusione in tutta l’America latina di tale indirizzo musicale e culturale.
Horacio nacque il 15 maggio 1925 a Santa Fe Chaco, nel villaggio di Las Garzas e presto andò a tentar fortuna a Buenos Aires, con il sogno di esibirsi come cantante, sogno presto infranto al punto che partì come marinaio su rotte commerciali, sino a che il maestro Herminio Gimenèz non lo assunse quale voce nella sua orchestra e da lì a poco divenne il Cantor. I primi dei ’60, come prima citato, sono gli anni in cui nasce la musica popolare argentina in cui si mischiano generi diversi quali il tango, la ballata romantica, la cumbia, che producono appunto questa nuova tendenza e che vedrà Horacio svettare. Tendenza che corre in parallelo alla nascita della musica popolare brasiliana e uruguaiana anch’esse caratterizzate da basi ritmiche melodiche.
E a proposito di Uruguay come non ricordare con profondo affetto una delle ultime foto pubbliche di Horacio, quella che lo ritrae insieme al leggendario ex capo di stato Pepe Mujica. La rivoluzione in musica.
Il 13 gennaio 2017 ci ha lasciati Horacio Guarany, l’ennesimo
suo esilio, dopo quelli durante gli anni della dittatura militare -1978/1984-,
ma questa volta a tempo indefinito. Horacio è stato davvero un implacabile
oppositore della sanguinaria dittatura militare argentina che sin dai primi
giorni della presa del potere lo ha inserito insieme a Mercedes Sosa (e agli
attori Luis Brandoni, Hèctor Alterio,
Marta Bianchi ed altri) nella lista dei
nemici da eliminare da parte della Tripla A (Alleanza anticomunista argentina)
organizzazione paramilitare a servizio dei generali golpisti. Strofe come
“…aperta su Alba Poncho, la guerriglia si sta aprendo le strade…”, “…siamo
prigionieri del carceriere ma io di queste goffe sbarre non ho paura…” o ancora
–scritta al suo definitivo rientro dall’esilio “…sangue dei poveri, nessun
debito, nessun disegno di legge…”, sono state cantate ovunque dal popolo
argentino che ha usato la musica negli “anni bui” per dire no alla barbarie. Autore emblematico della canzone di protesta, ma anche compositore di struggenti canzoni d’amore quali Zambita bruno, Song of Farewell e altre ancora. Seppe sempre pescare a pieni mani nei sentimenti popolari sin dai primi anni ’60 a partire da Angelica, scritta dall’allora suo chitarrista Roberto Cambarè, che suonerà in seguito con Caetano Veloso e i maggiori tropicalisti brasiliani. Proprio nel 1961 inaugurò il festival del folklore popolare Cosquìn a Cordoba, volano di diffusione in tutta l’America latina di tale indirizzo musicale e culturale.
Horacio nacque il 15 maggio 1925 a Santa Fe Chaco, nel villaggio di Las Garzas e presto andò a tentar fortuna a Buenos Aires, con il sogno di esibirsi come cantante, sogno presto infranto al punto che partì come marinaio su rotte commerciali, sino a che il maestro Herminio Gimenèz non lo assunse quale voce nella sua orchestra e da lì a poco divenne il Cantor. I primi dei ’60, come prima citato, sono gli anni in cui nasce la musica popolare argentina in cui si mischiano generi diversi quali il tango, la ballata romantica, la cumbia, che producono appunto questa nuova tendenza e che vedrà Horacio svettare. Tendenza che corre in parallelo alla nascita della musica popolare brasiliana e uruguaiana anch’esse caratterizzate da basi ritmiche melodiche.
E a proposito di Uruguay come non ricordare con profondo affetto una delle ultime foto pubbliche di Horacio, quella che lo ritrae insieme al leggendario ex capo di stato Pepe Mujica. La rivoluzione in musica.
venerdì 14 aprile 2017
Solidarietá a Riccardo Antonini ! Si cambi la dirigenza FS (da Ancora in Marcia!).
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mercoledì 12 aprile 2017
[actionforhealth] #health4all - Grazie/Thank you/Merci/Gracias/ !
Da: "Sebastian Franco"
Data: 11-apr-2017 13.53
A:
Ogg: [actionforhealth] #health4all - Grazie/Thank you/Merci/Gracias/ !
IT : Cari compagni e compagne,Grazie mille e complimenti per il vostro contributo e il vostro entusiasmo per la giornata del 7 aprile. Questa seconda edizione della giornata europea contro la privatizzazione della sanità é stata un grande successo.
Centinaia di organizzazioni, collettivi, delegazioni e organizzazioni sindacali in Europa e nel mondo hanno organizzato differenti azioni in piu di 100 città et paesi, nelle strade o nelle piazze, negli ospedali, nelle istituzioni sanitarie, etc.
Inoltre siamo stati capaci di coprire un audience di centinaia di migliaia di persone sui nostri social. La nostra carta interattiva é stata visitata da piu di 15.000 clic e il video di presentazione della campagna é stato visto da piu di 5.000 persone. I mezzi di comunicazione tradizionali come giornali e tv hanno diffuso il nostro messaggio in diversi paesi.
Dobbiamo continuare il nostro sforzo e cercare di raggiungere ancora piu persone possibili, migliorare la nostra organizzazione e collaborazione tra tutti i partner al fine di rafforzare il nostro impatto politico.
La prossima tappa di questo percorso saranno, sicuramente il prossimo 7 aprile nel 2018, ma prima di questa data importantissima, vi invitiamo tutti e tutte il 6 e 7 giugno a Bruxelles alla conferenza generale dal comitato europeo contro la privatizzazione della sanità al parlamento europeo. Sara l’occasione di discutere come continuare la campagna e costruire un programma di lavoro per preparare le prossime azioni. Vi comunicheremo i dettagli in seguito.
Inoltre, vi metto in allegato le foto, le immagini e gli articoli che mostrano la diversita e la ricchezza delle nostre azioni. Utilizzate la mappa interattiva per le vostre foto, e piu facile e veloce se il lavoro é condiviso!;-)
Allegato anche forse la piu bella foto del giorno, perche piena di promesse.
Encore grazie mille a tutti per il vostro lavoro,
Per la Rete europea, Sebastian
Pictures/Photos/fotos
Photos d'Europe et du Monde : https://goo.gl/photos/KmTQF8t4Vuy75P3F7
Photos d'Italie : http://setteaprile.altervista.org/video-e-foto
http://dallapartedeilavoratori.blogspot.be/2017/04/blog-post.html?m=1
Photos de Grèce et d'ailleurs : https://iahponline.wordpress.com/2017/04/07/7april-health4all-photos/
Movies/Videos
http://www.napolitoday.it/cronaca/protesta-sanita-napoli-7-aprile-2017.html
https://www.facebook.com/HealthNotForSale/videos/638948556300622/
Articles/articulos/articoli
http://www.epsu.org/article/european-action-day-against-privatisation-marketisation-and-commercialisation-health
https://www.rtbf.be/info/societe/detail_journee-d-action-europeenne-des-syndicats-du-non-marchand-la-sante-est-deja-un-marche?id=9574862
http://www.eldiario.es/catalunya/opinions/salir-calle_6_630346978.html
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/07/giornata-mondiale-per-il-diritto-alla-salute-che-politica-e-interessi-stanno-distruggendo/3501313/
Radio/TV
https://soundcloud.com/radiocittadelcapo/bologna-la-nostra-salute-non-e-in-vendita
martedì 11 aprile 2017
#7april #health4all: Mobilizations in Europe against health commercialisation (Brussels, Βelgium – Napoli, Italy – Thessaloniki, Greece – Galicia and Catalunia, Spain| photos)
#7april #health4all: Mobilizations in Europe against health commercialisation (Brussels, Βelgium – Napoli, Italy – Thessaloniki, Greece – Galicia and Catalunia, Spain| photos)
Bannering in Brussels – and then gathering in front of the national Ministry of Health
See video here
In Thessaloniki, Greece, doctors, nurses, hospital administrative staff and citizens gathered outside Ippokrateio and Yiorgos Genimatas Hospital, holding an “Our Health Is Not For Sale” banner.
Ippokrateio
Northern Macedonia’s nursing staff trade unionists outside Genimatas Hospital
Photos from mobilization in Napoli, Italy (Piazza Dante)
Coruña, Oleiros and Pontevedra, in Galicia (Spain) also organized gatherings for World Health Day…
…and the same happened in Catalunia: Barcelona, Mollet, Lleida, Mataro, Terrassa, Santa Coloma de Gramanet and El Prat de Llobregat
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