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martedì 30 settembre 2014
Rilasciati con formula piena i due lavoratori di DIELLE arrestati durante il presidio dell'azienda
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La fabbrica chiude? Gli operai la riaprono. La fabbrica chiude? Gli operai la riaprono...







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domenica 28 settembre 2014
ATM Milano, elezioni RSU 29 e 30 settembre : IN ORDINE SPARSO e... coltivando ciascuno il proprio orticello non si va da nessuna parte. Un'altra occasione persa e a gongolarsi c è solo il "padrone" mentre i problemi dei lavoratori rimangono irrisolti !



CARTA DI BOLOGNA PER LA SOSTENIBILITA’ E LA SALUTE
CARTA DI BOLOGNA PER LA SOSTENIBILITA’ E LA SALUTE
le Associazioni firmatarie e fondatrici della RETE SOSTENIBILITA’ E SALUTE s’impegnano a:
a) Avviare un percorso di reciproca conoscenza, confronto e collaborazione riguardo ai temi attinenti alla salute, ai suoi determinanti e alla sostenibilità.
b) Sviluppare possibili sinergie, coerenti con quanto sopra enunciato, in modo da avvalersi dei contributi relativi agli specifici interessi perseguiti da ciascuna associazione, quali, ad esempio, l’avvio di progetti comuni di buone pratiche in ambito di ricerca, formazione, cura e cambiamento culturale.
c) Organizzare eventi di reciproco interesse.
d) Promuovere e attivamente patrocinare specifiche azioni volte a sensibilizzare e coinvolgere verso i temi di una salute sostenibile le istituzioni nazionali e sovranazionali.
e) Favorire lo scambio d’informazioni, esperienze e documenti tra i soci delle rispettive Associazioni.
f) Costruire una Rete, denominata “Sostenibilità e Salute”, al fine di attuare quanto sopra esposto.
Comunicato sulla sospensione di Giovanna e Pino al San Paolo
Dal San Paolo ci era appena giunta la felice notizia che una dura vertenza aveva ottenuto il
successo della riassunzione di Raffaele Trizio quando abbiamo appreso quella
della vendetta perpetrata dalla direzione leghista nei confronti dei delegati
Giuseppe Petita e Giovanna Raffa, sospesi dal servizio e dallo stipendio per 11
giorni. Le loro colpe sono l’essere sempre stati animatori delle giuste
vertenze dei lavoratori e in particolare di quella per la riassunzione di
Raffaele, di aver animato la forte Assemblea dello scorso maggio che aveva
deciso lo stato di agitazione e proposto lo sciopero contro licenziamenti
ingiustificati, contro la minaccia di utilizzo di lavoro interinale
infermieristico, contro decurtazioni arbitrarie di stipendio, contro la
cancellazione e l’interpretazione arbitraria di accordi già sottoscritti.
Riteniamo questo comportamento della direzione dell’Ospedale San
Paolo gravemente discriminatorio, vile nell’utilizzo -contro gli impegni presi
precedentemente- di una così meschina formula di vendetta per una sconfitta da
loro subita, intimidatorio nei confronti dei lavoratori in lotta, gravemente
lesivo dei diritti sindacali.
Soprattutto ci preoccupa questa nuova linea di criminalizzazione
delle lotte sociali che emerge anche dalla vicenda degli arresti dei precari
della logistica, dai licenziamementi dei fertovieri e dei tranvieri romani che
denunciano lo stato di pericolosità delle strutture.
A Giovanna e a Pino, partecipanti e animatori del nostro
Coordinamento, va il nostro abbraccio solidale e l’impegno a partecipare alle
iniziative che vorranno assumere; al loro sindacato USI la nostra più piena
solidarietà; ai lavoratori dell’Ospedale
San Paolo il nostro impegno a sostenere la loro lotta sui problemi evidenziati
dall’Assemblea del 21 maggio scorso; agli utenti l’invito a esprimere la loro
solidarietà con queste lavoratrici e lavoratori per il loro impegno a
migliorare le condizioni di servizio.
Il Coordinamento si fa inoltre promotore di una cena di
solidarietà per il giorno 17 ottobre alla quale invita ad aderire tutte le
compagne e i compagni.
Il Coordinamento Lavoratori e utenti della Sanità
Milano, 23 settembre 2014
PENSIONI: CONVEGNO NAZIONALE FERROVIERI
“E’ il momento di riprendere l’iniziativa”
Documento
conclusivo
I partecipanti al Convegno Nazionale organizzato
da “ancora In Marcia” per le
Pensioni dei
Ferrovieri, svoltosi a Roma il 23 settembre 2014 presso l’Istituto
Sacro Cuore,
criticano
il maxi emendamento con cui il Ministro del Lavoro Poletti ha, tra l’altro,
eliminato la proposta di
legge approvata in Commissione Lavoro con un testo unificato che
recuperava gli errori del
passato sulle pensioni di alcune categorie di ferrovieri;
considerano
deludente il fatto di aver rimandato la questione pensioni attraverso
l’approvazione dell’ordine del
giorno che impegna il Governo a risolvere la problematica già nell’ambito
della legge di Stabilità e
si impegnano affinché tale atto venga sollecitato e sostenuto con
tutte le iniziative necessarie ad
evitare che esso cada nel vuoto
esprimono
soddisfazione per le importanti adesioni agli scioperi che
ricomprendono il tema pensione, orario
di lavoro e sicurezza, nonostante il black out dei mass media e i
recenti (e gravi) interventi della
Commissione di Garanzia con forzature interpretative che comprimono
ulteriormente il diritto di
sciopero; forzature prontamente utilizzate dalle parti datoriali per
intimidire i lavoratori;
appoggiano
tutte le iniziative sindacali per il proseguimento della vertenza auspicando
l’ampliamento del
fronte. A tal fine propongono una riunione con tutte le OOSS sul tema
pensione e sicurezza
(orario di lavoro, licenziamenti, ecc.), anche al fine di favorire una
convergenza sulle posizioni, con
particolare riferimento al testo unificato approvato in Commissione
Lavoro, evitando proposte
non condivise dai lavoratori;
sollecitano
le associazioni datoriali affinché, sul tema pensioni, chiedano un
incontro ai Ministri del Lavoro e
delle Finanze, in considerazione del fatto che buona parte dei
lavoratori coinvolti sono soggetti al
mantenimento di rigidi requisiti psicofisici, mentre i dati statistici
indicano che circa metà dei
lavoratori di riferimento è affetta da patologie parzialmente
debilitanti già al raggiungimento dei
58 anni di età; percentuali che si innalzano ulteriormente se riferite
a lavoratori sottoposti a
irregolarità nei cicli sonno/veglia, per effetto dei turni.
promuovono
una giornata di presenziamento in tutte le stazioni principali , per
il 17 ottobre 2014, al
fine di informare gli utenti e i cittadini delle ripercussioni sulla
sicurezza scaturite dalle modifiche
della Legge Fornero, nonché incontri con le associazioni e con i
comitati dei cittadini e degli utenti.
I Ferrovieri partecipanti al Convegno
Roma, 23
settembre 2014
Comunicato finale e report Assemblea nazionale dei lavoratori della Logistica #21S
Si è conclusa l’assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori della logistica, ospitata in web-conference da Globalproject.info che ha seguito via twitter i lavori dell’assemblea.

Dopo l’intervento d’apertura in conference che ha rimarcato i temi su cui focalizzare il lavoro collettivo, le varie realtà si sono riunite declinando territorialmente nelle proprie assemblee gli spunti dati nella convocazione.
Al termine delle singole sessioni è ripresa la plenaria nel corso della quale è stata assunta collettivamente l’intenzione di convergere l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori del settore logistico nella scadenza del 16 Ottobre, chiamando lo sciopero sociale.
Di seguito il comunicato condiviso al termine dell’assemblea.L’assemblea nazionale dei lavoratori della logistica riuniti in assemblea in data 21 settembre ha approvato il seguente documento:
2.A partire da quanto indicato nel punto precedente, l’assemblea dà pieno mandato alle OO.SS che hanno promosso l’assemblea, ad aprire una nuova vertenzialità nazionale, inviando immediatamente una lettera, in primo luogo a Fedit e Confetra (sono le Associazioni padronali che raggruppano BRT, TNT, GLS, SDA, ecc,) per chiedere un incontro a stretto giro per verificare se esiste o meno la disponibilità a discutere della nostra piattaforma e ad accogliere i punti in essa contenuti. Inoltre si dà sempre mandato ad inviare la stessa lettera a tutte le altre realtà della logistica, anche se non organizzate in Fedit, per effettuare la medesima verifica.
4.E’ evidente che questa prima giornata di lotta e di mobilitazione generale si caratterizzerà anche con un chiaro riferimento alle politiche governative in tema di lavoro (Jobs Act) che si muovono nell’ottica di eliminare ogni forma di garanzia (V. Art. 18, demansionamento, videosorveglianza, ecc). In relazione a tali politiche che mirano a colpire i lavoratori e agli sviluppi della vertenzialità in atto, verranno messe in atto tutte quelle iniziative di lotta che verranno ritenute idonee al raggiungimento degli obiettivi, compresa l’eventuale partecipazione anche ad una giornata di sciopero generale conflittuale, nel mese di novembre promossa dal sindacalismo di base.
ADL Cobas
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sabato 27 settembre 2014
Air France, il «NO» dei piloti alla proposta dell’azienda: lo sciopero continua


http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/14_settembre_22/fotogallery-air-france-niet-piloti-all-azienda-sciopero-continua-ccc92816-425d-11e4-8cfb-eb1ef2f383c6.shtml
venerdì 26 settembre 2014
11 ottobre 2014 mobilitazione europea #StopTTIP
11 ottobre 2014 mobilitazione europea #StopTTIP
https://stopttipitalia.files.wordpress.com/2014/09/format-appello-alla-mobilitazione.pdf
…Di seguito le prime
iniziative locali in vista della mobilitazione europea #StopTTIP :
A Firenze il 26 settembre al Circolo Arci Porta al Prato via
delle Porte Nuove, 33, si terrà una
cena per parlare di TTIP
A Perugia il 27 settembre alla Sala S. Chiara, via della
Tornetta 5, alle ore 16.30, si terrà l’incontro “TTIP
non è un sigla innocua”

A Napoli il 30 settembre all’ex Asilo Filangieri alle ore
19.30, si terrà l’ncontro/Dibattito #BlockBCE #NOTTIP
A Milano l’11 Ottobre un
Seminario Nazionale di STOP TTIP nell’ambito del Forum
dei Popoli Asia-Europa
A Roma il 14
Ottobre presidio in occasione del seminario sul TTIP promosso dal Governo
Italiano
A
ROMA ASSEMBLEA
NAZIONALE 8 NOVEMBRE ORE 10-18 VIA GALILEI 55 (a 200 mt dalla fermata metro
MANZONI)
11 ottobre 2014
Giornata d’azione europea
Mobilitazioni in tutta la Francia
Manif’action a Parigi
Rdv 14h30 place de Stalingrad
TAFTA,
CETA, TISA ?
Queste sigle si riferiscono agli accordi di libero scambio e
di investimento negoziati in segreto. Se adottato, consacreranno il dominio
delle multinazionale sulle nostre società a detrimento delle cittadine e dei cittadini
e della democrazia.
Sotto la copertura di un’ipotetico rilancio della crescita, questi
accordi attaccano gli standard sociali, finanziari, sanitari, culturali e ambientali.
Se si sentono parte lesa, le multinazionali potranno perseguire gli Stati
davanti ai tribunali arbitrali privati, al di là di ogni controllo
democratico.
Tali accordi rischiano di compromettere ciò che rende le
nostre società ancora vivibili.
L'11 ottobre, uniamoci per sconfiggere questi negoziati!
Le azioni sono previste in tutta la Francia e in tutta
Europa.
Per maggiori informazioni e per mobilitare, si prega di
visitare il sito web del collettivo nazionale di stop TAFTA: www.collectifstoptafta.org
Il
sindacato britannico contro il TTIP

CETA.
Più di 130 organizzazioni della società civile rigettano il FTA Canada
– UE
Alla vigilia del vertice di Ottawa tra Unione Europea e Canada
del 26 settembre, quando José Manuel Barroso e Hermann Van Rompuy incontreranno
i loro corrispettivi canadesi per presentare il nuovo accordo di libero scambio
Ue-Canada, oltre 130 organizzazioni della società civile delle due sponde
dell’Atlantico hanno
diffuso un documento per
denunciare il pesante deficit democratico e di trasparenza che ha accompagnato
i negoziati del CETA (il Comprehensive Economic and Trade Agreement), un
Trattato di libero scambio che garantisce eccessivi poteri e tutele alle
imprese multinazionali a discapito dei diritti dei cittadini e delle comunità.
La versione del testo
dell’accordo, tenuta segreta dai Governi e diffusa grazie all’azione delle
organizzazioni della società civile nell’agosto di quest’anno, conferma le
preoccupazioni espresse dai movimenti sociali: eccessive tutele garantite agli
investitori, inclusione di un meccanismo di risoluzione delle controversie che
dà più potere ai privati rispetto ai Parlamenti, ulteriore liberalizzazione dei
servizi e inserimento di norme che limitano il potere dei Governi di regolare o
rimunicipalizzare i servizi pubblici, pesanti rischi per la agricoltura
contadina, meccanismi di armonizzazione delle normative fuori dal controllo
delle istituzioni democratiche.
Secondo Monica Di Sisto,
vicepresidente di Fairwatch, organizzazione italiana tra i firmatari del documento,
“come ha dichiarato chiaramente il premio Nobel Stiglitz alcuni giorni fa,
siamo convinti dell’impossibilità di misurare il pesante impatto che le
ulteriori liberalizzazioni del commercio e degli investimenti avranno sulla
qualità sociale e ambientale della nostra vita. E’ venuto il momento di
bloccare questi rischiosi processi e di cambiare direzione verso un nuovo modo
di produrre, consumare e regolare l’economia, mettendo la parola fine a questa
anarchia tutta a vantaggio delle grandi imprese”.
“Le regole del CETA” ha
dichiarato Myriam Vander Stichele dell’organizzazione olandese SOMO,
“indeboliscono il potere di Parlamenti e Governi di regolare nell’interesse
pubblico. Diversi capitoli del trattato definiscono quali misure e quali leggi
possono essere introdotte in modo da bloccare qualsiasi cambiamento nelle
future legislazioni, a vantaggio degli interessi delle imprese”.
Secondo Jörg Haas
dell’Ong tedesca Campact “i movimenti di opposizione ai privilegi concessi alle
multinazionali si stanno espandendo in Europa”. Considerato le centinaia di
organizzazioni che si stanno mobilitando in vista dell’11 ottobre, la giornata
di azione europea contro i trattati di libero scambio che la Commissione
europea sta negoziando con altri partner globali come il TTIP, il Trattato
transatlantico di libero scambio negoziato segretamente da Unione Europea e
Stati Uniti d’America, che si rifarebbe in molte delle sue parti al testo del
CETA appena approvato.
In
Italia saranno decine gli appuntamenti di mobilitazione che si sommeranno alle centinaia in
tutto il continente. Tra i principali promotori la campagna italiana Stop TTIP,
che raccoglie più di 70 organizzazioni della società civile (web: http://stop-ttip-italia.net/)
Assemblea
TTIP a Torino - intervento di Marco Bersani (Attac Italia)
Il video dell'intervento di Marco Bersani >> http://youtu.be/LizNknYKuCM
Fondi Pensione integrativa, FONDO COMETA: MA QUANTO COSTA OGNI ANNO?? Le (inutili) spese di gestione equivalgono a 850 posti di lavoro!!
FONDO COMETA:
MA QUANTO COSTA OGNI ANNO??
Le (inutili) spese di gestione equivalgono a
850 posti di lavoro!!
* Pare che il
comparto SICUREZZA, quello più sicuro, abbia vita breve, infatti sembrerebbe
che entro maggio 2015 verrà chiuso.
Le spese di
gestione del fondo Cometa sono circa 17 milioni di euro che, divisi per un
reddito/anno medio di 20 mila euro, equivalgono ad assumere circa 850
lavoratori a tempo indeterminato.
Ma se non esisteva il fondo, questi soldi venivano spesi lo stesso? La risposta è NO, questi sono soldi
a fondo perduto, non rivalutati, non investiti, servono solo per pagare i
rimborsi spese ai gestori del fondo, le operazioni bancarie, le assicurazioni,
ecc.,
INOLTRE, le
aziende versano centinaia di euro per
ogni iscritto (1,25%) che vengono sottratti dal budget di ripartizione
collettiva (per tutti) ad ogni rinnovo del CCNL: circa 90 milioni di euro ogni
anno.
Ora basta moltiplicare questi valori x tutti i fondi
pensione “chiusi” che ci sono, per scoprire che sono migliaia i posti di lavoro
persi …..… Siete ancora sicuri che sia conveniente o che ci state
guadagnando????
25 Settembre 2014
ADL Varese – Sindacato di Base
|
Coordinamento Milanese di Solidarietà “DALLA PARTE DEI LAVORATORI”
PIENA SOLIDARIETA'
del nostro Coordinamento ai delegati sindacali dell’USB Ilario Ilari e Valentino
Tomasone , sospesi dal servizio in via cautelativa dalla loro azienda,
la “Trotta Bus Service” (Roma), dopo essere stati intervistati dal programma di Rai 3
“Presa Diretta” per la puntata andata in onda domenica 21 settembre,
dedicata ai problemi del trasporto pubblico.
A QUESTO LINK :
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7843cfc9-1e59-4378-b473-d20a5dbec393.htmlÈ POSSIBILE RIVEDERE LA PUNTATA DI PRESA DIRETTA SUL TRASPORTO PUBBLICO. SONO DUE ORE DI TRASMISSIONE MA UTILI.
#iostoconilarioevalentino
Riccardo Iacona di Presa Diretta ha lanciato la campagna #iostoconilarioevalentino (vedi video) invitiamo tutti a scrivere e condividere su Facebook, Twitter e i social
***************************
ALCUNE CONSIDERAZIONI dell'USB Ferrovieri :
-1 EMERGE LA GIUSTEZZA DELLA NOSTRA LOTTA A DIFESA DEL TRASPORTO PUBBLICO CONTRO LE POLITICHE DI PRIVATIZZAZIONE;-2 LA NECESSITÀ DI INVESTIRE CIOÈ FINANZIARE UN SERVIZIO EFFICIENTE, PUNTUALE E COMPATIBILE.
COMUNICATO STAMPA
TRASPORTI: SOSPESI DAL SERVIZIO I DELEGATI
USB CHE
PARTECIPARONO A “PRESA DIRETTA”
L’USB OCCUPA L’ASSESSORATO ALLA MOBILITÀ
DEL COMUNE DI ROMA
I delegati sindacali dell’USB Ilario Ilari
e Valentino Tomasone sono stati sospesi dal servizio in via cautelativa dalla
loro azienda, la “Trotta Bus Service”, dopo essere stati intervistati dal
programma di Rai 3 “Presa Diretta” per la puntata andata in
onda domenica 21 settembre, dedicata ai problemi del trasporto
pubblico.
Per protestare contro questi
provvedimenti l’USB ha occupato la sede dell’Assessorato alla Mobilità del
Comune di Roma, dato che la Trotta è una delle società facenti parte del
Consorzio Roma Tpl, che gestisce in appalto il 30% del servizio bus nella
capitale.
“Nelle lettere inviate ai lavoratori si
contesta la loro presenza in trasmissione senza alcuna autorizzazione da parte
aziendale e l’aver rilasciato al giornalista inviato ‘dichiarazioni inerenti
il parco automezzi aziendale circolante e la relativa manutenzione delle
vetture altamente lesive dell’immagine dell’azienda”, spiega Walter
Sforzini dell’USB.
“Crediamo che le immagini trasmesse parlino
chiaro – evidenzia Sforzini - i lavoratori non hanno rilasciato nessuna
dichiarazione diversa da ciò che proprio le immagini hanno mostrato, ovvero una
vettura guasta al capolinea, proprio durante l’intervento di un meccanico; un
autobus che ad ogni inserimento di marcia scaricava l’aria dei servizi
automezzo e rischiava di bloccare la vettura. Inoltre – prosegue il
rappresentante USB - la risposta ad una domanda del giornalista in merito al
rinnovo del parco automezzi, come previsto dal contratto di servizio stipulato
con il Comune di Roma, è venuta non dalla bocca dei lavoratori, ma dal
passaggio di un autobus, evidentemente molto in là con gli anni, che emetteva
un intenso fumo nero dal tubo di scappamento”.
“La
sospensione dei nostri delegati, che potrebbe preludere al loro licenziamento,
appare come un’azione di ritorsione nei confronti della nostra organizzazione
sindacale, che da anni denuncia questo tipo di mancanze alle istituzioni
responsabili del servizio. Alla luce di ciò l’USB chiede l’annullamento
immediato delle sanzioni nei confronti dei delegati e l’attivazione delle
necessarie verifiche sulla corretta applicazione del capitolato d’appalto con
il Consorzio Roma Tpl”, conclude Sforzini.
Roma, 24 settembre 2014
Due autisti di
bus sono stati sospesi dal servizio dopo che
domenica scorsa una loro intervista è stata trasmessa da Rai3 nella puntata
dedicata di Presadiretta (Rai3) dedicata ai disservizi
del trasporto pubblico. Si tratta di due delegati sindacali dell’USB(Unione
sindacale di base) Ilario Ilari e Valentino Tomasone. I due
sarebbero stati “sospesi in via cautelativa dalla loro azienda“, la “Trotta Bus Service”, come recita
un comunicato stampa diffuso dall’Usb. Il sindacato per tutta risposta ha
occupato questa mattina la sede dell’Assessorato alla Mobilità del
Comune di Roma, la Trotta Bus Service è infatti una delle
società facenti parte del Consorzio Roma Tpl, che
gestisce in appalto il 30% del servizio
bus nella Capitale. “Nelle lettere inviate ai lavoratori si contesta la loro
presenza in trasmissione senza alcuna
autorizzazione da parte aziendale e l’aver rilasciato al giornalista inviato
‘dichiarazioni inerenti il parco automezzi aziendale circolante e la relativa
manutenzione delle vetture altamente lesive dell’immagine dell’azienda”, spiega Walter Sforzini dell’USB. “La
sospensione dei nostri delegati, che potrebbe preludere al loro licenziamento,
appare come un’azione di ritorsione nei confronti
della nostra organizzazione sindacale, che da anni denuncia questo tipo di
mancanze alle istituzioni responsabili del servizio. Alla luce di ciò l’USB
chiede l’annullamento immediato delle sanzioni nei confronti dei delegati e
l’attivazione delle necessarie verifiche sulla corretta applicazione del
capitolato d’appalto con il Consorzio Roma Tpl”, conclude Sforzini. Sulla pagina Facebook della trasmissione,Riccardo Iacona, scrive: “La storia di Ilaria e Valentino ci
riguarda tutti. Riguarda la dignità del lavoro e la libertà di ciascuno di noi.
E meno male che c’è ancora l’articolo 18 che gli fa da
scudo altrimenti – afferma il conduttore – questi lavoratori se la passerebbero
veramente brutta. La loro storia ci insegna che prima di togliere un ultimo
diritto in un paese senza diritti, conviene
pensarci veramente bene”. “Con#iostoconilarioevalentino vogliamo
quindi stare vicino a questi due lavoratori che cominciano una difficile
battaglia, non lasciarli soli. A PresaDiretta avevano raccontato solo la verità
e per questo li vogliono punire”, e aggiunge il giornalista: “Sarebbe opportuno
che anche il sindaco Ignazio Marino si facesse
carico di questa storia. LaTPL è il consorzio a cui Roma
Capitale ha appaltato il servizio, li paghiamo noi quelli della TPL, con soldi
pubblici e non può essere che due autisti, peraltro delegati sindacali, debbano
rischiare il licenziamento perché hanno denunciato quello che è sotto gli occhi
di tutti, che i mezzi sono vecchi e si rompono ogni giorno. Che il sindaco
Marino chieda conto alla TPL dello stato pietoso del parcomezzi che gira per la
Capitale” conclude Iacona.
24 settembre 2014
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