9.04.2015



La Veglia per il Lavoro, annuale appuntamento pensato in vista della Festa del Lavoro allo scopo di riflettere su una tematica sociale sempre più scottante, quest’anno si svolgerà a Lecco, presso gli stabilimenti dell’ICAM.
La scelta della sede ha una duplice motivazione: in primo luogo quella di trovare una “location” significativa in merito al lavoro in rapporto all’alimentazione e all’agricoltura; in secondo luogo quella di uscire dalla città di Milano dove negli ultimi anni avevamo celebrato questo significativo momento, per andare in altre zone della Diocesi e permettere alle persone di partecipare.
Alla vigilia di Expo 2015, ci è parso inoltre opportuno intrecciare i grandi temi dell’esposizione mondiale con alcune questioni inerenti il mondo del lavoro.
L’icona biblica che cadenzerà i tre momenti della Veglia sarà la pagina del Vangelo di Giovanni che narra l’episodio della moltiplicazione dei pani.
Anzitutto ci lasceremo provocare dall’interrogativo che Gesù pone ai suoi discepoli: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?» (Gv 6, 5).
In questa prima parte porremo al centro la questione della disoccupazione e dell’emergenza alimentare (e non solo) generata dall’assenza di reddito. La dignità della persona necessita di cibo per sfamarsi, e anche nella nostra Diocesi questo non sempre avviene e le persone che vivono sotto la soglia di povertà sono in costante aumento.
Che cosa possiamo fare per combattere la disoccupazione e per dare cibo a ogni persona?
Nel racconto di Giovanni sono presenti cinquemila persone e pare che non ci siano risorse. Poi a un certo punto il discepolo Andrea afferma: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?» (Gv 6,9).
Questa frase fa da sfondo alla seconda parte della Veglia. Il senso è quello di vedere come le risorse che abbiamo, possono diventare il volano da cui ripartire per rendere più umana la vita.
Il “ragazzo” dei cinque pani e due pesci mette a disposizione le risorse essenziali da cui Gesù parte per sfamare le folle.
Sarà importante dar voce a esperienze locali, a persone che con il loro impegno stanno facendo impresa generando bene comune. La ICAM stessa, sia in Africa che in America Latina, sta provando a rendere dignitoso il lavoro di alcuni uomini e donne.