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sabato 30 aprile 2016

Francia , Amplificare il movimento ! : L’Union syndicale Solidaires si appella a mantenere e rinforzare l’unità per ottenere l’abbandono del progetto loi Travail


Amplificare il movimento !

L’Union syndicale Solidaires si appella a mantenere e rinforzare 
l’unità per ottenere l’abbandono del progetto loi Travail e imporre 
dei miglioramenti al Code du travail (Codice del lavoro), attraverso
la soddisfazione delle richieste sindacali avanzate  da  anni.
Le mobilitazioni sindacali unitarie intercategoriali, quelle nelle Categorie                   e nei dipartimenti, l'appello dei sindacalisti « On bloque tout ! »                 (« Blocchiamo tutto ! »), le iniziative  « Nuit debout » sono parte di questo movimento.
Tutte et Tutti nell’azione !


Articole publié le 30 avril 2016
http://www.solidaires.org/Amplifions-le-mouvement


venerdì 29 aprile 2016

Francia: nuove manifestazioni contro la riforma del lavoro, 500.000 in strada (da it.euronews..com)


Francia 500.000 in strada contro la riforma del lavoro
Quarta giornata di mobilitazione in due mesi in tutta la Francia contro la loi Travail, mentre il 3 maggio inizia il dibattito all’Assemblea sulla contestata riforma che porta il nome della ministra El Khomri
 La manifestazione di Parigi 

Nuova giornata di mobilitazione in tutta la Francia contro la riforma del Lavoro. Centosettantamila manifestanti secondo le autorità, mezzo milione secondo i sindacati. Nonostante le modifiche apportate al progetto di legge El Khomri, per sette sindacati resta inaccettabile. Uno dei punti bocciati è la possibilità che gli accordi aziendali prevalgano sui contratti di categoria anche se sfavorevoli ai lavoratori.
“Restiamo determinati affinché il progetto venga completamente rimaneggiato, modificato, e non lo è ancora”, afferma Jean-Claude Mailly,leader di Force Ouvrière, terza organizzazione sindacale del Paese. “Le concessioni del governo non bastano”.
“Ogni volta che i sindacati sono uniti, le opportunità di vincere sono maggiori”, sostiene Philippe Martinez, capo della CGT, primo sindacato francese. “È stato il caso dei precari dello spettacolo e della cultura (i cosiddetti “intermittents”), la loro mobilitazione ha permesso che i datori di lavoro proponessero un testo accettabile per i sindacati”.
A margine delle manifestazioni di Parigi e altre città come Lione e Marsiglia alcuni scontri con le forze dell’ordine, oltre 100 le persone fermate.
L’Unef, il principale sindacato studentesco, ha denunciato “l’uso sproporzionato della forza da parte della polizia”. Martedì prossimo si aprirà il dibattito parlamentare sul progetto di legge, due giorni dopo la Festa del Lavoro.
http://www.askanews.it/esteri/in-francia-scontri-durante-le-proteste-contro-riforma-sul-lavoro_711774330.htm
pubblicato il 28/apr/2016 19:33

Francia, scontri alle manifestazioni contro la riforma del lavoro

Incidenti e feriti a Parigi, Rennes, Nantes e Lione


Parigi (askanews) - Due poliziotti sono rimasti feriti, uno in modo grave, durante gli scontri a Parigi ai cortei contro lariforma del lavoro. Determinati ad ottenere il ritiro di un disegno di legge giudicato "inaccettabile", lavoratori, dipendenti e studenti sono scesi in piazza di nuovo in Francia, per la quarta volta in due mesi.Oltre che nella capitale, più di 50mila persone, in gran parte giovani, hanno manifestato in diverse altre città francesi: a Nantes, Rennes e Lione si sono verificati scontri tra manifestanti e forze dell'ordine a margine dei cortei, ai quali partecipavano lavoratori, universitari e liceali. E' la quarta giornata di mobilitazione convocata da sette sigle sindacali per fare pressioni sul governo socialista e spingerlo a ritirare il progetto, che sarà in discussione in aula il 3 maggio.A Rennes, un giovane di 20 anni è stato ferito alla testa. A Tolosa due poliziotti sono rimasti feriti lievemente dal lancio di oggetti provenienti da manifestanti col volto coperto. Il dibattito parlamentare sulla legge è fissato per il 3 maggio. Per il 1 maggio, festa del lavoro, e per lo stesso 3 maggio, sono previste altre manifestazioni.

http://www.askanews.it/esteri/francia-proteste-nuit-debout-24-fermi-a-parigi_711798393.htm




pubblicato il 29/apr/2016 09:50

Francia, proteste "Nuit debout": 24 fermi a Parigi

Ancora scontro tra polizia e manifestanti

Parigi (askanews) - Ventisette persone sono state arrestate e ventiquattro sono in stato di fermo per lancio di pallottole di gomma contro le forze dell'ordine e violenze a Parigi nella notte tra giovedì e venerdì, dopo che gli agenti hanno disperso la manifestazione 'Nuit debout'.
Le persone per le quali è stata disposta la custodia cautelare saranno "oggetto di procedimenti giudiziari" secondo quanto riferito dalla prefettura. Questi provvedimenti si aggiungono ai 21 arresti effettuati giovedì nella capitale francese durante la manifestazione contro la revisione del diritto al lavoro, che è sfociata in violenti scontri tra "300 teppisti" e i poliziotti.
Le forze dell'ordine hanno disperso verso l'1.30 di notte diverse centinaia di persone che si rifiutavano di lasciare place de la Republique a Parigi, al termine di un nuovo raduno del movimento 'Nuit debout' che era però autorizzato fino alla mezzanotte.
Durante l'operazione le forze dell'ordine, già prese di mira in serata, "hanno nuovamente ricevuto lanci di pallottole di gomma e di vari oggetti".
Ancora non è chiaro il numero delle persone tra agenti e manifestanti ferite negli scontro. Due auto elettriche e due motorini sono stati incendiati.
(immagini AFP)


pubblicato il 28/apr/2016 19:28

Scontri in Francia: 24 poliziotti feriti, tre gravi a Parigi

Più di 120 fermi a manifestazioni contro riforma lavoro

Scontri in Francia: 24 poliziotti feriti, tre gravi a ParigiRoma, 28 apr. (askanews) - Il ministro dell'Interno francese Bernard Cazeneuve ha riferito che, negli scontri avvenuti oggi in varie città francesi tra polizia e manifestanti scesi in piazza contro la proposta di riforma del lavoro, sono rimasti feriti 24 tra poliziotti e gendarmi, tre dei quali molto gravemente a Parigi. Inoltre sono stati effettuati 124 fermi.

giovedì 28 aprile 2016

28 Aprile 2016 Giornata mondiale dei morti sul lavoro e per l’amianto, Inail: “Nel 2015 vittime in aumento” (da il Fatto Quotidiano)


http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/28/giornata-mondiale-dei-morti-sul-lavoro-e-per-lamianto-inail-nel-2015-vittime-aumento/2678459/
L'anno scorso le persone che hanno perso la vita facendo il proprio mestiere sono state 1.172, +16,15 per cento rispetto al periodo gennaio-dicembre 2014, a cui si sommano i 184 infortuni fatali che si sono verificati in Italia dall’inizio dell’anno, registrati dall’osservatorio indipendente di Bologna del metalmeccanico in pensione Carlo Soricelli…

E’ un elenco lungo pagine e pagine, e forse non basterebbe una giornata intera per scorrerlo tutto. Perché ogni anno, raccontano i dati, le statistiche, e i bilanci stilati da osservatori, sindacati e associazioni, il numero dei morti sul lavoro e delle vittime dell’amianto aumenta. Il 28 aprile, giornata mondiale dedicata al ricordo di chi ha perso la vita in un incidente fatale mentre svolgeva la propria professione, e di chi, invece, si è ammalato ed è morto a causa della “fibra killer”, “è un’occasione per ricordarli tutti”, spiegaGiuseppe Manfredi, presidente dell’Afeva, l’Associazione familiari vittime dell’amianto. “E per riflettere, e capire come intervenire per arginare un fenomeno che ogni mese, ogni settimana, ogni giorno paghiamo a un caro prezzo”.
Secondo i dati dell’Inail, solo nel 2015 i morti sul lavoro sono stati 1.172, +16,15 per cento rispetto al periodo gennaio-dicembre 2014, a cui si sommano i 184 infortuni fatali che si sono verificati in Italia dall’inizio dell’anno, registrati dall’osservatorio indipendente di Bologna del metalmeccanico in pensione Carlo Soricelli. Per quanto riguarda l’amianto, poi, il bilancio è ancora più alto: 100.000 vittime in tutto il mondo e 6.000 in Italia ogni anno, fra tumori polmonari, malattie correlate e mesoteliomi.
 “Non sempre, infatti, le vittime dell’amianto sono lavoratori dell’Eternit di Casale Monferrato, di Rubiera, o di un’altra fabbrica che usava lafibra killer � racconta Manfredi – certe volte basta vivere nella medesima città di uno di questi stabilimenti, o vicino a siti a rischio, e ci si ammala”. Così è capitato a Manfredi, che per gli svizzeri inventori della miscela di amianto e cemento non ha mai lavorato, eppure 3 anni fa gli è stata diagnosticata la malattia. Mesotelioma pleurico, cioè il cancro dell’amianto.
“Il 28 aprile noi ricordiamo al governo che si può fare qualcosa per salvare delle vite umane – Enzo Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto – ma bisogna agire ora, intervenendo sia sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, per prevenire gli infortuni, sia sull’amianto, bonificando le aree a rischio e sbloccando il Piano nazionale fermo da 3 anni. Oggi siamo indietro: a più di 20 anni dall’entrata in vigore della legge 257, meno di 500mila tonnellate di materiali contenenti amianto sono stati bonificati, restano ancora 34mila siti contaminati, per circa 40 milioni di tonnellate di cemento-amianto da rimuovere. Se non ci diamo una mossa, ci vorranno 80 anni per risanare tutto il paese”.
Testimonial della giornata mondiale in memoria dei lavoratori morti sul lavoro e per l’amianto sarà Bruno Galvani, presidente della fondazione Anmil, paraplegico dall’età di 17 anni per un infortunio sul lavoro, che il 28 aprile partirà da Monfalcone per percorrere il tour per la sicurezza sui luoghi del lavoro. Un giro d’Italia lungo 4.200 chilometri, 2.200 in sedia a rotelle e 2.000 in camper con una troupe che realizzerà un docufilm dell’impresa, “perché non mi sembra affatto normale che così tanti giovani (ma non solo loro) escano di casa al mattino per andare a lavorare e guadagnarsi uno stipendio e poi non tornino più, si feriscano gravemente o si ammalino di patologie fatali”, racconta Galvani, il cui tour ha già raccolto l’appoggio di volti e nomi della cultura, dello spettacolo e dello sport italiano, tra cui il regista Ken Loach, l’attore Beppe Fiorello, gli Stadio, il comico Dario Vergassola e l’attrice Ottavia Piccolo.

Ma dal nord al sud dell’Italia, sono decine le iniziative in programma per ricordare chi ha perso la vita sul lavoro o a causa dell’amianto. A Casale Monferrato, ad esempio, sindaci e associazioni del territorio lavoreranno fianco a fianco per produrre un documento da sottoporre prima al governo, e poi all’Europa, “per integrare e sollecitare l’adozione di un Testo Unico sull’amianto che uniformi la normativa in materia e riesca a sbloccare la legge che dal 2012 è ferma alla conferenza Stato-Regioni”. A Bologna, invece, il linguaggio scelto è quello del cinema, con la proiezione del film “Un posto sicuro”, diretto da Francesco Ghiaccio, a cui parteciperanno anche gli
studenti delle medie e delle superiori. A seguire, la commemorazione dei caduti in piazza Maggiore, a cui prenderà parte una delegazione dei lavoratori delle Officine grandi riparazioni, che negli anni hanno perso oltre 500 colleghi. AMilano, poi, la giornata sarà intitolata “Italia loves sicurezza”, con proiezioni al Museo interattivo del cinema, e ad Aprilia, in provincia di Latina, verrà presentato il Premio letterario nazionale “Incrociamo le Penne”, ospite d’onore Massimiliano Posarelli, figlio di una vittima dell’amianto e lui stesso colpito da asbestosi, che leggerà la poesia “Morti bianche per amianto”.
“Lavorare in sicurezza deve essere un diritto di tutti – sottolinea Galvani – perché è vero che la vita non ha prezzo, ma è altrettanto vero che chi ha pagato un prezzo così elevato al benessere economico della nazione merita più rispetto di quello che ha oggi”.
di Annalisa Dall'Oca | 28 aprile 2016

mercoledì 20 aprile 2016

Appello alla solidarietà internazionale a sostegno del movimento sociale francese contro la Legge El Khomri


Buongiorno cari compagni,

come sapete un imponente movimento sociale si sta manifestando attualmente in Francia contro la riforma del lavoro, proposta dal Ministro Myriam El Khomri, che costituisce un attacco senza precedenti contro il codice del lavoro.
Diverse giornate d'azione, di scioperi e manifestazioni si sono già svolte nel mese di marzo.

Il punto più alto di questa mobilitazione è stato, senza dubbio, la giornata dello sciopero del 31 marzo quando non meno di un milione e duecentomila persone hanno manifestato nelle città francesi.
Durante queste manifestazioni e azioni, prendendo a pretesto la situazione dello stato d’emergenza, le forze di polizia hanno moltiplicato le provocazioni e gli arresti nei confronti dei militanti e delle militanti.  Questa repressione si è abbattuta, e non è un caso, soprattutto  sui giovani che partecipano massicciamente al movimento. Si tratta certo di fatti non nuovi, ma una volta di più, il governo usa la forza e la criminalizzazione del movimento sociale per meglio screditarlo.

Essendo necessario amplificare il movimento di contestazione, nell’agenda della mobilitazione si sono contate, nel mese di aprile, diverse date segnate da manifestazioni : martedì 5 aprile e sabato 9 aprile. Appelli al blocco, notti sulle piazze pubbliche (iniziativa del collettivo Nuit debout !Notte in piedi!) sono organizzati per permettere di dare continuità a questo movimento e un coinvolgimento forte della base dei manifestanti e degli scioperanti.

Altre date sono previste. E già da ora è fissata una nuova data di mobilitazione, che si annuncia massiccia, il giorno 28 aprile, con un appello intersindacale di 7 organizzazioni, allo sciopero generale sulla parola d’ordine: “Né negoziabile, né emendabile, ritiro della Legge sul Lavoro”.

Al fine di dare eco alla nostra mobilitazione, abbiamo bisogno del vostro sostegno, cari compagni, care compagne.
Vi proponiamo, a questo fine, d’organizzare, in questa giornata di sciopero generale di giovedì 28 aprile ( o i giorni che precedono questa data), presidi di sostegno al nostro movimento sociale davanti ai consolati e alle ambasciate di Francia nei vostri Paesi.
Vi proporremo, a  breve, un modello di lettera da consegnare ai servizi consolari e alle ambasciate in conclusione ai vostri presidi.

Saluti sindacalisti e internazionalisti
Jérémie Berthuin pour la Commission internationale de Solidaires.   
Jérémie Berthuin per la Commissione internazionale di Solidaires

dalla FRANCIA : Prima colpiremo duramente e bloccheremo l’economia e i profitti dei padroni e degli azionisti, prima vinceremo ! ( articolo di

abbiamo ricevuto questo articolo scritto per il nostro blog da Christian Mahieux de l'Union syndicale Solidaires e della Fédération des syndicats SUD-Rail

Parigi, 15 aprile 2016
Prima colpiremo duramente e bloccheremo l’economia e i profitti dei padroni e degli azionisti, prima vinceremo !  
E 'più di un mese che dura la mobilitazione contro il progetto di legge del lavoro, scandita da numerosi giorni di sciopero e manifestazioni: il 31 Marzo, il 5 e il 9 aprile , tra le ultime. In molte città, ci sono anche delle occupazioni delle sedi del MEDEF (organizzazione dei datori di lavoro francesi) o delle sue affiliate; la riappropriazione dei luoghi pubblici per incontrarsi e dibattere si moltiplicano con le iniziative Nuit debout alle quali Solidaires ha chiamato a partecipare. 

L’intersindacale nazionale tra CGT / FO / Solidaires / FSU ha chiamato ad una nuova giornata di sciopero generale e di manifestazioni per giovedì 28 aprile. Questa data può sembrare un po 'distante. Ma ciò che conta è sapere che forma e dimensione saranno date dai lavoratori dipendenti a questo appuntamento rivendicativo intercategoriale nazionale. Ci sono due settimane per decidere:
ð  Un nuovo giorno di manifestazioni, sostenute da scioperi?
ð  Uno sciopero di 24 ore, con manifestazioni?
ð  L'inizio di uno sciopero reiterabile ove possibile, accompagnati da manifestazioni di massa?
 Solidaires con i giovani !

Le organizzazioni giovanili hanno chiamato Martedì 12, Giovedi 14 e Mercoledì 20 aprile a nuove manifestazioni, azioni in università e nelle scuole superiori, etc. Come nel mese di marzo, l'Union syndicale Solidaires è presente con i giovani attraverso Solidaires studenti e studentesse nelle università, SUD Liceali in diverse città, i nostri sindacati di categoria locali Solidaires ma anche tutti i nostri sindacati, perché le rivendicazioni e la lotta dei giovani ci riguardano tutti.
Solidaires contro le violenze poliziesche
Dall'inizio del movimento, la violenza e le provocazioni della  polizia non cessano di crescere. Come a tutte le organizzazioni sindacali, numerose testimonianze sono giunte, provenienti da diverse città : dappertutto è stato denunciata una presenza aggressiva della polizia, cercando l'incidente, attaccando i manifestanti a colpi di gas e manganelli, le nuclei di polizia in borghese mescolato con "disturbatori",. Gli attacchi sono particolarmente sistematici e violenti verso i giovani. La responsabilità è del governo. Questo dimostra a come chi governa vuole far passare il disegno di legge dei padroni! Pertanto, abbiamo bisogno di un movimento di massa che attacchi i loro interessi : i loro profitti!

Per vincere, come continuare dopo il 28 aprile ?
Migliaia di attivisti sindacali provenienti da diverse organizzazioni sostengono l’appello Blocchiamo tutto !, che ha afferma tra l’altro « l'unico modo per vincere e piegare il governo, è bloccare l'economia. I lavoratori e le lavoratrici infatti  devono prendere nelle loro mani i loro interessi in questa lotta e non dovrebbero fare affidamento sui politici o politicanti che non hanno in vista che le elezioni 2017.
E per bloccare l'economia, ciò che è necessario è quello di confermare l'ancora dello sciopero, preparare la sua generalizzazione e la sua reiterazione dovunque possibile nei giorni e nelle settimane successive! Così otterremo il ritiro del disegno di legge El Khomri. Così poi possiamo preparare la NOSTRA contro-offensiva nel popolarizzare le rivendicazioni  che permettono di  mobilitare, su cui le squadre sindacali  potrebbero impegnarsi insieme, alla base e in unità ".
 
Christian Mahieux
Union syndicale Solidaires

Fédération des syndicats SUD-Rail

MILANO - GIOVEDì 21 APRILE 2016, RETE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE DI MILANO E LOMBARDIA : INCONTRO al CENTRO CULTURALE “CONCETTO MARCHESI”- VIA SPALLANZANI, 6 - DALLE ORE 17,00 ALLE 20,00

MILANO - GIOVEDì 21 APRILE 2016 

 INCONTRO al  CENTRO CULTURALE

“CONCETTO MARCHESI”

VIA SPALLANZANI, 6 - DALLE ORE 17,00 ALLE 20,00

L’incontro-convegno che, a partire dal “Manifesto della Rete Europea contro la privatizzazione e la commercializzazione della salute, del lavoro sociale e della protezione sociale” , abbiamo svolto il 7 aprile u.s., alla Sala degli Affreschi della Provincia di Milano, è stato molto interessante e altrettanto importante.

Ci siamo idealmente e anche praticamente legati al movimento internazionale di difesa del diritto e dei diritti alla salute. Infatti oltre la presenza fisica di Hakim Baya dalla Francia, abbiamo interloquito anche con gli spagnoli che fanno parte del medesimo movimento.


Vi sono, ad avviso dello scrivente due problemi da affrontare: il primo riguarda il come dare continuità alla iniziativa del 7 aprile, il secondo che cosa concretamente fare e come agire per raggiungere l’obiettivo della difesa del diritto alla salute. Per fare ciò, non avendo avuto la possibilità di discutere dati i tempi ristretti dell’incontro proponiamo di rivederci per discutere ed entrare nel merito del che fare. Non pensiamo di fare un riassunto di quanto è stato detto perché sarebbe molto limitativo, invece si possono risentire gli interventi andando sul sito di MD (medicinademocratica.org), non appena verranno inseriti. Inoltre si può chiedere agli stessi relatori di rispondere alle questioni che possono essere poste.

Utile potrebbe essere una scheda dei vari paesi europei dove si è manifestato l’attacco al diritto alla salute: oltre la Francia si potrebbe descrivere che cosa è successo e sta succedendo in Inghilterra (1), in Spagna, in Germania. Si può prevedere dai confronti spiegati e proiettati da Andrea Micheli cosa potrà succedere in termini di perdita di salute (speranza di vita e malattia) in questi paesi e più in generale in Europa.
E veniamo a noi in Italia: quanto si è manifestato fino ad oggi e le previsioni che sono state fatte non ci lasciano indifferenti. Non possiamo semplicemente constatare i fatti, occorre vedere come possiamo o dobbiamo muoverci in proposito: intanto proponiamo di collegarci in modo permanente e organizzato alla Rete di Milano e Lombardia e aggiungiamo se lo riteniamo utile – e per certi versi indispensabile – collegandoci anche con la Rete “Sostenibilità e Salute”, che opera a livello nazionale (in allegato il documento fondativo) (2). Costruiamo una piattaforma comune e vediamo come portarla avanti.
www.robertomangosi.com

Ad esempio: a) di fronte ai fatti di corruzione di cui è stato esplicitato non solo il problema morale, ma anche il danno economico che è stato prodotto e continua a prodursi, costituiamoci se giuridicamente legittimati (le associazioni e i sindacati che hanno uno statuto) parte civile nei processi se e quando verranno aperti; b) incontriamoci con i sindacati confederali spiegando loro il danno “storico” che stanno compiendo inserendo nei contratti collettivi nazionali di lavoro la cd sanità integrativa. E facciamo un’azione informativa diretta nei confronti dei lavoratori. c) Ancora informiamo e facciamo vedere il conflitto di interessi fra chi deve tutelare i propri associati e al tempo stesso promuovere indicazioni di tipo generale: le linee guida diagnostiche e terapeutiche non possono essere affidate a chi “naturalmente” provoca inflazione medica. Sono tutti i soggetti interessati – e non solo le società scientifiche - che devono intervenire. d) la partecipazione dei soggetti “di salute” (i cittadini in qualche modo organizzati) è ancora possibile? Le leggi che contengono norme sulla partecipazione (legge 833/78; legge regionale 48/1988; 

giovedì 14 aprile 2016

VENERDI' 22 APRILE 2016 a Gallarate : FERMIAMO IL TTIP - incontro pubblico presso CUAC via Torino 64 - con Marco Schiaffino - del Comitato STOP TTIP , Attac Italia, giornalista freelance- organizzato dal Comitato STOP TTIP di Gallarate e del Gallaratese


Venerdì 15 Aprile 2016 SCIOPERO e ASSEMBLEA dei LAVORATORI Finmeccanica Helicopter Division (EX AGUSTAWESTLAND) DI Cascina Costa (VA)

ASSEMBLEA
NON RETRIBUITA
IN SCIOPERO
PER TUTTI I LAVORATORI 
Finmeccanica Helicopter Division
(EX AGUSTAWESTLAND)
DI C. COSTA - PER IL GIORNO
Venerdì 15 Aprile 2016

DALLE 13.00 ALLE 14.00

Primo Turno

DALLE 14.00 ALLE 15.00

Secondo Turno e Giornata

PRESSO LA SALETTA SINDACALE


ORDINE DEL GIORNO:

-         Rinnovo CCNL Metalmeccanici
-         referendum del 17 Aprile 2016
-         varie ed eventuali
-           
13 aprile 2016


ADL Varese – Sindacato di Base