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venerdì 31 ottobre 2014

Assemblea di categoria taxi Milano - Comitato Tassisti Milanesi (da Taxistory, il blog dei Tassisti)

Assemblea di categoria taxi Milano

comitato_tassisti_milanesiIn previsione di una prossima assemblea di categoria, verificata la volontà dei colleghi impegnati sui gruppi FB, Whatsapp, Telegram e vari, di unire la parte più attiva della categoria in un unico corpo da utilizzarsi come gruppo di pressione per uscire dal caos in cui ci troviamo impantanati, invitiamo tutti i gruppi a partecipare ad una prossima riunione della quale si comunicherà data e luogo non appena si avrà indicazione del numero dei partecipanti. Non si tratta di abbandonare l’identità che distingue ogni singolo gruppo, ma stabilire insieme un obiettivo e un percorso che uniscano le nostre forze anche rimanendo ognuno nella propria specificità. Andiamo oltre le barriere ideologiche e le possibili antipatie personali e cerchiamo di costruire una forza che operi esclusivamente in funzione della meta che sicuramente tutti noi perseguiamo:
IL RIPRISTINO DELLA LEGALITÀ
L’invito è esteso anche a tutti i singoli colleghi che abbiano la volontà di dedicare una parte delle loro energie alla lotta per la difesa del nostro lavoro e dei nostri diritti di lavoratori.  La riunione sarà importantissima ed avrà un solo punto all’ordine del giorno, che verrà comunicato solo successivamente ai colleghi che avranno manifestato la propria disponibilità. 

Nota di taxistory: questo è un comunicato redatto dal Comitato Tassisti Milanesi che riportiamo per conoscenza. Cercate lo stesso sui gruppi Facebook e date la vostra disponibilità per consentire agli organizzatori di predisporre un luogo adatto. 

giovedì 30 ottobre 2014

manganellate agli operai e Fiom

 
Il governo Renzi ha dimostrato, se ancora ce n'era bisogno, da che parte sta.
L'uso della polizia di Stato contro gli operai dell'Ast di Terni, le manganellate e la violenza contro militanti e dirigenti sindacali della Fiom.
Questo è quanto è avvenuto a Roma e ci dice alcune semplici cose.
La repressione diventa sempre più strumento di controllo del conflitto sociale ed anche il governo Renzi, al di là delle “lacrime di coccodrillo” a posteriori, la usa per mandare i suoi segnali a tutto il movimento dei lavoratori.
La seconda cosa che ci insegna questa vicenda è che occorre una riposta efficace, moltiplicando lotte e vertenze e non limitandosi a “chiedere le scuse” agli apparati repressivi quando “alzano le mani” (e i manganelli) ma reimparare ad autotutelare le proprie manifestazioni, alzando la soglia di diffidenza nei confronti dei “tutori dell'ordine” finché non cambia l’aria che tira nel paese.
La terza cosa è rilanciare una campagna contro la repressione indirizzata contro i militanti e gli attivisti delle lotte e dei movimenti sociali: dalla Val di Susa a tutte le mobilitazioni degli anni scorsi sono ormai più di 10.000 le denunce e i procedimenti giudiziari contro chi ha lottato.
Occorre una amnistia che cancelli i reati legati alle lotte sociali.
L'ultima cosa è una domanda (retorica): ma non si rivendicava l'identificativo sulle divise degli agenti per poter riconoscere e sanzionare violenti e picchiatori?
Pare invece che si vada verso le videocamere sul casco - da utilizzare per identificare i manifestanti...- e l'uso del “Taser” - pistola elettrica - alle forze di polizia... come dire piove sul bagnato...
Da troppo tempo si registrano interventi repressivi e pestaggi contro le lotte dei lavoratori della logistica.
In Francia nei giorni scorsi un giovane ambientalista di 21 anni è stato ucciso da una granata lanciata dai gendarmi.
La nostra piena solidarietà a lavoratori e dirigenti Fiom che han preso le botte.
Un momento di risposta a questi atteggiamenti repressivi è la partecipazione allo sciopero del 14 novembre 2014.

Ricordiamocelo alle prossime manifestazioni...

SIAL-Cobas

Venerdì 31 ottobre 2014 dalle 10,00 alle 13,00 CONTRO I TAGLI ALLA SANITA' - La CUB Sanità organizza un presidio presso la prefettura di Milano

Venerdì 31 ottobre 2014  dalle 10,00 alle 13,00
Un presidio presso la prefettura di Milano per la Sanità il rinnovo del contratto in ritardo di anni - Basta tagli chiediamo stanziamenti e abolizione dei ticket




SAD: servizi socio-assistenziali domiciliari (pubblici) alla persona … il Comune si assuma le sue responsabilità !


Cittadini e cittadine di Corsico, Cesano B., Assago, Trezzano S.N., Buccinasco, ricordate ? Ricordate quando i 5 Comuni, Corsico in testa, con 1000 scuse e giustificazioni tolse il Servizio SAD alla Fondazione Pontirolo per assegnarlo con un Bando di appalto alle Cooperative Sociali, sostenendone un risparmio in costi, che nulla avrebbe mutato quanto a: -   piena occupazione del personale tutto  -    rispetto del loro salario e dei loro diritti -  qualità del servizio reso alle persone ?

Le cose al momento a Corsico e limitrofi non stanno affatto così perché: 
-    non è stata assunta la Assistente Sociale che gestiva il servizio SAD, 
-    è stata diminuita la paga alle lavoratrici addette ed eliminata la 14°,
-    contrariamente a quanto dice il Contratto si chiede alle lavoratrici addette di pagarsi i costi vivi della benzina negli spostamenti Comune su Comune e provvedere in proprio alla manutenzione ordinaria dei dispositivi di protezione individuali, le c.d. divise, 
-    le lavoratrici tutte assunte Part- time tramite discutibili contratti individuali da collocarsi nel gironelimbodellalegittimità, per svolgere 4 misere ore di lavoro, restano a volte in ballo l’intera giornata, spesso con chiamate in servizio dell’ultima ora, 
-    la piena tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici è latitante o scarsa.     

I Comuni quindi nel disattendere gli impegni assunti lavoratrici, Utenti e Cittadinanza, ne hanno FORSE mantenuto 1 solo: un risparmio di costi, che ora viene chiesto sia pagato di tasca loro dalle lavoratrici … e ciò, per un Servizio che “FORSE COSTA MENO” poiché occorrerebbe verificare se è vero e chiedere poi ai Cittadini Utenti s’è meglio … o peggio ! 

Per questo la CUB ha avviato lo stato di agitazione del personale chiedendo al Comune capofila responsabile in solido del trattamento riservato ai lavoratori, di intervenire ad un incontro domani in Prefettura a Milano, ma già l’aria che si respira sembra dirla lunga sulla volontà politica di migliorare lo stato delle cose, a partire dal fatto che le Cooperative a tutto oggi stanno negando il permesso alle lavoratrici di partecipare con una loro delegazione all’incontro in programma, e ciò nel più totale disinteresse dei Sindaci allertati. 

25 Settembre 2014   

Confederazione Unitaria di Base

APPELLO : ALLE MANGANELLATE DEL GOVERNO E DEI PADRONI RISPONDIAMO CON L’UNITÀ DI TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI !

Il pestaggio degli operai e delle operaie AST di Terni avvenuto ieri a Roma non solo deve farci indignare ma deve diventare un ulteriore motivo di organizzazione della nostra rabbia e del nostro dissenso.
La carica a freddo e assolutamente immotivata della polizia non è un errore dovuto allo stress ma è necessariamente frutto di un ordine arrivato da molto in alto.
Non facciamoci ingannare dallo scarica barile del governo su questo o quel ministero che ha agito autonomamente e male.
Il messaggio di questo governo, che chiaramente rappresenta gli interessi delle grandi imprese e delle banche, è limpido e forte:
I POSTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO E CON UN SALARIO DECENTE DEVONO ESSERE CANCELLATI. SI DEVE LAVORARE COL RICATTO DEL LICENZIAMENTO E CON SALARIO DA FAME, O ADDIRITTURA GRATIS. QUALUNQUE MEZZO SARÀ UTILIZZATO PER SPEZZARE LA RESISTENZA DEI LAVORATRICI E DEI LAVORATORI CHE NON ACCETTANO LA RICETTA PARONALE!
Tutto questo significa che le botte di ieri non riguardano solo gli operai AST Terni ma riguardano tutti e tutte.
Noi Lavoratrici e lavoratori, delegati e delegate, precari e precarie, disoccupati e disoccupate pensiamo che la risposta a questo attacco debba essere unitaria e trasversale.
Pensiamo che entro domani debba essere organizzata una manifestazione davanti alla prefettura per gridare a questo governo la nostra solidarietà agli operai/e di Terni, che la loro lotta è la nostra, che la resistenza non si fermerà.
Chiediamo a tutte le organizzazioni sindacali, a tutte le organizzazioni politiche di classe, a tutti i collettivi e alle associazioni di lotta nel territorio, di favorire uno sforzo unitario e promuovere e sostenere tale iniziativa.
DOMANI POMERIGGIO, VENERDÌ 31 OTTOBRE TUTTI DAVANTI ALLA PREFETTURA!
LAVORO SICURO E SALARIO DIGNITOSO PER TUTTI/E!
Primi Firmatari:

RSU FIOM Marcegaglia Milano, RSU FIOM Siemens Bicocca, RSU Nacco, RSU FIOM OBL, Rimaflow,  Dafne Anastasi delegata RSU FP, Antonella Muntoni Delegata FIOM,  Giovanni Carenza Operaio -  CUB, Giuseppe Palatrasio Docente scuola, Davide Falcioni giornalista precario, Mario Pittella, operaio EdiCart, Coordinamento 3 ottobre (precari scuola), Coordinamento Lavoratori e Utenti della Sanità di Milano, arci ElPueblo pero, Associazione LOTTA CONTINUA, 

Roma, Corteo degli operai delle acciaierie di Terni, scontri in piazza Indipendenza: 4 feriti

Scontri in centro durante il corteo degli operai delle Acciaierie Terni-Ast. I manifestanti erano diretti al ministero dello Sviluppo Economico, quando all'altezza di piazza Indipendenza sono stati bloccati dagli agenti della polizia in tenuta antisommossa. I manifestanti, che si stavano muovendo dal presidio sotto all'ambasciata tedesca, hanno cercato di forzare il cordone, ma sono stati respinti delle forze dell'ordine. 

Nei tafferugli quattro manifestanti sono rimasti feriti e trasportati in codice verde al policlinico Umberto I. Contuso anche Gianni Venturi, coordinatore nazionale Fiom e Alessandro Unia del Rsu Fim Cis. "Hanno caricato gli operai - ha detto il segretario della Fiom, Maurizio Landini - Chiediamo un incontro con il ministro e il capo della polizia, devono spiegare quello che è successo". 





http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/10/29/news/piazza_indipendenza-99266899/

UNITA’ SINDACALE CONTRO LA PRECARIETA’ DELLA VITA

UNITA’ SINDACALE CONTRO LA PRECARIETA’ DELLA VITA
Roma Manifestazione del 25 ottobre 2014
UNITA’ SINDACALE ha partecipato a Roma alla manifestazione indetta dalla CGIL contro il Jobs Act del 25 ottobre scorso con due striscioni che recitavano inequivocabilmente “SI SCRIVE JOBS ACT MA SI LEGGE LICENZIAMENTI DEMANSIONAMENTI E PRECARIETA’” e “ESTENDERE I DIRITTI A TUTTI –NO ALLA NUOVA SCHIAVITU’”.
“Lavoro dignità e uguaglianza. Per cambiare l’Italia” era il tema della manifestazione ed UNISIN, con la propria attiva presenza, ha voluto ribadire che senza lavoro VERO non ci potrà essere dignità e tanto meno uguaglianza.
Per UNISIN è indispensabile intervenire con forza nei confronti proprio di quell’Italia che ha aperto le porte alla precarietà, alla povertà e quindi all’ingiustizia sociale, un’Italia che va quindi cambiata o forse sarebbe meglio dire rifondata e restituita alle lavoratrici ed ai lavoratori, ai cittadini onesti ed ai giovani che hanno diritto ad un futuro dignitoso e di prospettiva.
La manifestazione del 25 ottobre non può essere considerata come un punto d’arrivo ma deve essere
vissuta come un primo campanello d’allarme per tutti coloro che pensano di potere fare “carne da macello” della parte sana della società.
Per UNISIN non si può uscire dalla crisi economica, culturale e sociale che stiamo vivendo licenziando ingiustamente, demansionando liberamente e senza motivo, precarizzando ulteriormente il lavoro, cancellando lo Statuto dei Lavoratori ed infine riducendo in schiavitù chi lavora!
Già la cosiddetta “grande imprenditoria”, approfittando del momento, sta cominciando a proporre
l’abolizione definitiva degli strumenti di lotta storicamente patrimonio dei lavoratori!
Non si parla più degli evasori perché adesso “parlano” anche gli evasori!
UNISIN non ha lacuna intenzione di stare alla finestra per assistere allo tsunami del diritto e delle libertà, UNISIN continuerà la sua battaglia contro la precarietà del lavoro e contro la precarizzazione delle persone, UNISIN non smetterà di proporre un nuovo modello di società che dovrà partire anche da un nuovo concetto di banca e di credito sicuramente più vicino al territorio, ai cittadini ed ai giovani.
Roma, 27 ottobre 2014                                                                  LA SEGRETERIA NAZIONALE

mercoledì 29 ottobre 2014

EBOLA : gli allarmismi sono inutili e dannosi. E’indispensabile invece un’onesta e corretta informazione. (a cura ADL)

EBOLA : gli allarmismi sono inutili e dannosi.

E’indispensabile invece un’onesta e 
corretta informazione.
“L’ignoranza è meno dannosa del confuso sapere” (Cesare Beccaria)

Che cos’è la malattia da virus EbolaE’ una malattia acuta grave, già nota come febbre emorragica Ebola, che produce una mortalità tra il 50% e il 90% dei pazienti. Nell’epidemia attuale si stima, forse sottostima, che il tasso di mortalità abbia raggiunto poco più del 50%.  Il virus dell’Ebola ha fatto la prima comparsa nel 1976 in due focolai quasi simultanei: in Congo (in un villaggio vicino al fiume Ebola) e in una zona remota del Sudan.

Da dove proviene il virus EbolaL’origine del virus è sconosciuta, ma è molto probabile che il suo serbatoio naturale siano le volpi volanti o pipistrelli della frutta che abitano le foreste tropicali. Il virus vive all’interno di questi animali senza però causare loro alcuna malattia. Potrebbe esserci stato un passaggio ad altri animali e successivamente all’uomo attraverso il consumo di carne di animali selvatici come antilopi o scimpanzé. Il fenomeno si è aggravato da quando le grandi compagnie del legname e minerarie, sono penetrate nella giungla per il disboscamento e la ricerca di minerali, spingendo gli abitanti dei singoli villaggi a nutrirsi del bush-meat, cioè della carne ricavata da animali selvatici.

Come si trasmette il virus EbolaIl contagio avviene per contatto diretto con persone  malate, attraverso la cute e le mucose con il sangue o altri fluidi corporei o secrezioni (urine, feci, vomito, saliva, lacrime, sudore, sperma)   o attraverso il contatto con oggetti contaminati quali vestiti, biancheria da letto o altri oggetti sporchi dei fluidi infetti o aghi usati.  La persona infetta diventa contagiosa tramite secrezioni quando comincia a manifestare sintomi. Non è contagiosa durante il periodo d’incubazione della malattia. La persona si mantiene contagiosa fino a quando il virus è rilevabile nel sangue e nelle secrezioni. La trasmissione del virus tramite allattamento e per via sessuale può avvenire anche dopo la guarigione clinica. La permanenza del virus nello sperma può verificarsi da 7 a 12 settimane dopo la guarigione clinica. L’infezione da malattia da virus Ebola può essere confermata solo attraverso test di laboratorio e per ora il virus viene rilevato nel sangue solo dopo l’inizio dei sintomi. Ad oggi non si evidenzia il contagio attraverso l’aria, perché il virus non si insedia nelle vie respiratorie.

Quanto tempo trascorre tra il contagio e il manifestarsi dei sintomi della malattia?Il periodo d’incubazione, cioè l’intervallo di tempo che intercorre tra l’infezione e la comparsa dei sintomi di malattia, va dai 2 ai 21 giorni, con una media di 8/10 giorni.

Quali sono i sintomiComparsa improvvisa di febbre oltre i 38°C ; intensa debolezza, dolori muscolari, mal di testa e mal di gola, singhiozzo, tosse, dolore al petto, difficoltà alla deglutizione e alla respirazione, esantema cutaneo diffuso, vomito, diarrea, seguiti poi da insufficienza renale ed epatica e in alcuni casi da emorragia sia interna che esterna.

Quanto è resistente il virus Ebola?  Il virus Ebola è molto labile e viene eliminato facilmente da sapone, candeggina, luce solare o asciugatura e sopravvive solo per breve tempo su superfici esposte alla luce solare o secche.

Quali sono le persone a più alto rischio di contagio? 1 - Operatori della sanitàche vengono a contatto faccia a faccia (ad esempio a meno di 1 metro di distanza), senza appropriati dispositivi di protezione individuale, con una persona che presenta sintomi e che proviene da zone epidemiche per Ebola da meno di 21 giorni; 2 - Familiario altre persone a stretto contatto con una persona infetta e/o malata e con qualunque materiale contaminato dai suoi fluidi corporei; 3 - Persone che hanno contatto direttocon i corpi delle persone defunte per Ebola nelle cerimonie funebri nelle zone epidemiche; 4 - Persone che hanno manipolato e/o consumato selvaggina cruda o cotta nelle zone a rischio; 5 - Persone che hanno avuto rapporti sessuali non protetti con una persona malata, anche se guarita, nelle 12 settimane dopo l’inizio dei sintomi.

Quando non c’è il rischio di contagioUn contatto casuale in luoghi pubblici con persone che non mostrano segni di malattia, non è a rischio di trasmissione di Ebola. Non si può contrarre la malattia maneggiando denaro, prodotti alimentari o nuotando in piscina. Il virus Ebola non viene trasmesso con la puntura di zanzare. A differenza di altri  Paesi Europei, l’Italia non ha collegamenti aerei diretti con i Paesi dove esiste una trasmissione diffusa e intensa da virus Ebola (Liberia, Sierra Leone e Guinea Conakri).

Come si cura la malattia da EbolaLe persone malate necessitano di terapia intensiva perché sono disidratate e hanno bisogno di liquidi per via endovenosa. Attualmente non esiste una cura specifica , anche se circa la metà delle persone contagiate sono guarite.

Esiste un vaccino contro l’EbolaAttualmente non esiste alcun vaccino autorizzato. Alcuni vaccini sono in fase di sperimentazione, ma nessuno è per ora disponibile per uso clinico.

Per ulteriori informazioni consultare i seguenti link
Ministero della Salute :http://www.salute.gov.it/

MILANO - DAL BOSCO VERTICALE AL FARMERS' MARKET: COSI' IL QUARTIERE ISOLA PUNTA SULL'AGRICOLTURA (Coldiretti Lombardia)

24/10/2014 - N.3140

MILANO - DAL BOSCO VERTICALE AL FARMERS' MARKET: COSI' IL QUARTIERE ISOLA PUNTA SULL'AGRICOLTURA

Dal bosco verticale al farmers’ market, così il quartiere Isola a Milano scopre la sua anima green e punta sull’agricoltura.Domenica 26 ottobre, in occasione dell’iniziativa “Fattorie sotto i grattacieli”, si svolgerà il primo mercato di Campagna Amica a due passi dal nuovo skyline del capoluogo lombardo. Dalle ore 10 alle 19, in via Boltraffio,trenta aziende agricole proporranno il meglio dell’agricoltura del territorio: dalle mozzarelle di bufala ai formaggi, dalle lumache alle nocciole, dalla pasta al riso, dai fiori alle piante fino alle confetture e all’ortofrutta.
“Dopo i farmers’ market in corso Buenos Aires e ‘Cibi d’Italia’ al Castello Sforzesco – spiega Alessandro Ubiali, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza Brianza - Coldiretti riporta l’agricoltura nel cuore di Milano per valorizzare le eccellenze lombarde e italiane anche in vista di Expo 2015. Un direzione presa anche da Palazzo Marino, come dimostra la decisione di mettere a disposizione 50 aree pubbliche per nuovi mercati agricoli”.
Con il farmers’ market di domenica 26 ottobre – spiega la Coldiretti – il quartiere Isola si conferma il suo “cuore verde”. In questa zona infatti sorge anche il bosco verticale, un progetto in cui edilizia e natura si fondono, grazie alle oltre mille piante che sono ospitate in due torre residenziali. Milano conta oltre 21 milioni di metri quadrati di verde urbano, il valore assoluto più alto di tutta la Lombardia, mentre la disponibilità pro capite è di 16,3 metri quadrati contro una media regionale di oltre 58 metri quadrati per residente.
 

    FERROVIE FRANCESI : DIALOGO E SANZIONI, il 30 OTTOBRE 2014 TUTTE E TUTTI A SAINT DENIS !

    DIALOGO E SANZIONI, il 30 OTTOBRE 2014 TUTTE E TUTTI  A SAINT DENIS! 
    Le Federazioni CGT e SUD-Rail hanno interpellato la Direzione il 13 ottobre scorso, nerl quadro di una DCI nazionale presentata il 9 Ottobre 2014.
    Le altre federazioni sindacali rappresentative a livello nazionale non hanno ritenuto di partecipare al processo.

    ASSENZA TOTALE DI DIALOGO
    Nonostante la pubblicizzazione delle sue intenzioni, la Direzione continua a non rispettare la democrazia sociale in azienda. Continua ad avanzare ad un ritmo rapido, in particolare nell'attuazione della riforma, senza nemmeno prendere in considerazione i negoziati per le questioni importanti quali l'assetto della società, l'organizzazione della produzione, gli organismi rappresentativi, le future elezioni, eccetera.
    I continui cambiamenti nel calendario di applicazione della legge del 4 agosto 2014, tuttavia, mostrano i tentennamenti che esistono al più alto livello aziendale. Siamo di fronte ad una Direzione che non è in grado di attuare la riforma votata con procedura di urgenza, il cui contenuto è contrario allo sviluppo del servizio ferroviario pubblico e che rimane fino ad oggi non finanziato.
    Le prime scelte strategiche oggi riflettono le proposte precedenti e non sono direttamente legati al finanziamento della riforma. Si fanno già sentire, in particolare attraverso la volontà della società di estendere l'Equipaggio a agente solo (Rimozione di ASCT) su tutti i TER.
    Contro questo progetto folle è anche il sostegno alle proposte alternative portato da 5 organizzazioni sindacali rappresentative nella zona di Parigi Nord (CGT - SUD-Rail - UNSA - CFDT - FO) che i ferrovieri di questa stessa regione facciano valere il diritto di recesso dai primi di luglio 2014, senza che alcuna soluzione accettabile sia stata trovata finora.
    Invece di un dialogo sociale di qualità, il tono si indurisce e la Direzione ha pronto un arsenale repressivo contro i ferrovieri che si battono per il servizio pubblico SNCF, i loro posti di lavoro e le condizioni di lavoro.
     INACCETTABILI SANZIONI!
    E' così , che 2 ferrovieri di Paris Nord , militanti CGT , sono stati minacciati di essere radiati dai quadri (licenziati) per aver avuto un procedimento in contraddittorio con la gerarchia nel merito del loro approccio.
    Così, in seguito allo sciopero del mese di giugno, diversi attivisti CGT e SUD-Rail di altre regioni, ma ferrovieri anche membri non sindacali, si troveranno dinanzi alla commissione di disciplina con proposte di sanzioni assolutamente sproporzionate.
    La Direzione stabilisce così la strategia della paura e nega legittimità ai lavoratori delle ferrovie che hanno combattuto le scelte nefaste della società.
    Questa posizione è molto grave e inaccettabile dal punto di vista del livello di sanzioni sull’impatto che avrebbe su intere famiglie!
    Non possiamo accettare queste scelte senza agire. Scelte che contrappongono i ferrovieri tra di loro, che negano l'esistenza di un semplice ma necessario dibattito democratico nell'impresa e pongono serie minacce per il futuro dei ferrovieri e delle loro famiglie.
    Le Federazioni CGT e SUD-Rail chiamano i lavoratori ferroviari a riunirsi :
    Giovedi, 30 Ottobre  2014 dalle 11:00 a St Denis davanti alla sede della società

    al fine di ottenere un dialogo sociale, l'apertura dei negoziati e la sospensione azione disciplinare approvando un ultimo avvertimento, radiazioni o cornici revoca contro la ferrovia in questione.

    Brasile, Metropolitana di San Paolo : Il GOVERNATORE di nuovo cerca di licenziare i lavoratori. OLTRE 23 COMPAGNI GIA’ RITORNATI AL LAVORO !

    Un giorno dopo essere stato eletto governatore di San Paolo, Geraldo Alckmin (PSDB) ancora una volta ha mostrato il suo volto davanti al popolo: presentato ricorso per ribaltare una sentenza del tribunale che ha richiesto metropolitana di reintegrare i lavoratori licenziati dopo lo sciopero della categoria quest'anno.
    Il 7 ottobre, dopo forti pressioni politiche, è stato revocato il decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale del lavoro regionale che ha richiesto la riammissione dei primi dieci dipendenti, sulla base di vari elementi quali foto e video, dopo aver verificato che non c'era nessuna irregolarità durante lo sciopero .
    Come lavoratori, stiamo dalla parte del popolo lottando per una società migliore, con più risorse e attenzione ai servizi pubblici. Per più di 20 anni alla guida dello Stato, il PSDB, ha  affondato l’amministrazione della  "cosa pubblica" con privatizzazioni e deviazioni, come nel caso del cartello con il governo ha ritirato gli investimenti che dovrebbero servire per l'espansione e il miglioramento dei treni e la metropolitana.
    A poco a poco, l'azienda sta inviando la notifica ai dipendenti che informa di nuovo le dimissioni. Non accettiamo questa decisione arbitraria e continuiamo a lottare contro gli eccessi del governo autoritario fino a quando tutti tornano ai posti di lavoro. Sono stati puniti per fare uno sciopero legittimo, come la stessa Corte ha già confermato, e si dimostra che la lotta è tutta solo una manifestazione di una vita dignitosa.


    Não tem arrego!

     OLTRE 23 COMPAGNI GIA’ RITORNATI AL LAVORO

    Nessuno viene lasciato indietro! Non hai arrego! Azione di RITORNO VENERDI (3/10) alle 17, nella Cattedrale.
    L'ultimo giorno del mese di settembre, una grande notizia è arrivata per brindare alla lotta metropolitana: più di 23 compagni ingiustamente licenziati sono stati reintegrati dopo il decreto ingiuntivo emesso dal giudice Thiago Melosi Soria.
    La decisione è arrivata dopo l'analisi dei processi e ingiunzione preliminare presentata dal servizio giuridico dell'Unione, che ha citato in giudizio la metropolitana dopo il rigetto della domanda di dimissioni dei 42 per "atti di vandalismo". E 'dimostrato che lo sciopero della categoria era lecito e legale. Oltre a quelle di cui con entusiasmo restituito. Congratulazioni a tutta la categoria e a l'Ufficio Legale dell'Unione!

    Allan Rodrigues Freire Antunes, Celso Martins, Celso Borba, Daniel Seiji, Diego Pereira, Fabiano Nunes, Fabio Gregorio Fernanda gioielli peluche, Gustavo Silveira Josimar, Julia Paz, Leonardo Santos, Lourival Aguiar, Lucas Vieira, Marilia, Raoni, Ricardo Senese Rubens Alves, Marques Silmara, Solange Chaves, Thiago Reis e Vitor Guidini

    COMO, LECCO - MALTEMPO, ATTILA HA COLPITO ANCHE IL TERRITORIO LARIANO - Federazione Coldiretti Lombardia

    24/10/2014 - N.3139

    COMO, LECCO - MALTEMPO, ATTILA HA COLPITO ANCHE IL TERRITORIO LARIANO

    Alberi abbattuti, serre divelte, capannoni scoperchiati e raccolti distrutti dalla violenza del vortice d’origine artica ‘Attila’ che in questi scorsi ha colpito a macchia di leopardo le campagne della penisola con vento forte che in alcune zone ha toccato gli 80 chilometri orari.

    Vento molto forte anche nelle due province, che in alcune aree del Lecchese ha provocato gravi danni alle colture florovivaistiche: così ad Oggiono, dove in un’azienda agricola sono stati scoperchiati diversi tunnel, 12 su un totale di 19, con una prima stima di oltre 10 mila euro di danni (stima provvisoria): teli e strutture rotte e, peraltro, colture danneggiate.

    A Bosisio Parini il vento ha scoperchiato la tettoia di un deposito mezzi, con danni stimati per almeno 8000 euro.
    Coldiretti Como Lecco è al lavoro per proseguire il monitoraggio e continua a raccogliere le segnalazioni delle aziende.
    Fortunato Trezzi e Francesco Renzoni, presidente e direttore della Coldiretti interprovinciale di Como e Lecco, sottolineano come “il danno si aggiunge alle difficoltà che l’ortoflorovivaismo vive ormai da lungo tempo anche nelle serre e nei campi lariani. Difficoltà dettate innanzitutto dalla crisi, ma legate anche all’aggravio dei costi di produzione che le imprese agricole si trovano a dover subire. 
    L’attacco di “Attila” è solo l’ultimo di una lunga serie… e non parliamo solo di ciclone artico. In questo senso è prioritario sensibilizzare tutti gli attori politici e delle filiere sulla necessità di sostenere il settore ortoflorovivaistico alle prese con una preoccupante fase congiunturale, in primis attraverso adeguate azioni di promozione di quello che è, a tutti gli effetti, un comparto territoriale d’eccellenza”.

    Intanto si segnala un brusco abbassamento delle temperature, con escursioni termiche importanti portate dal vortice artico che ha avuto origine in Groenlandia, portandosi progressivamente verso l’Europa centrale e, da qui, all’Italia.

    La situazione è comune ad altre aree del settentrione italiano. A subire i danni maggiori - sottolinea la Coldiretti - sono state proprio le coltivazioni in serra, ancora con strutture scoperchiate o addirittura distrutte con danni alle coltivazioni orticole o floricole, ma si registra anche la perdita di prodotto a causa del vento con le olive sbattute a terra in piena fase di raccolta.
    A preoccupare sono anche i danni provocati dal maltempo al verde pubblico che nelle città è aumentato negli anni della crisi insieme al taglio dei fondi per la  manutenzione con maggiori rischi per i cittadini soprattutto – conclude la Coldiretti - a seguito degli eventi climatici estremi che sempre più spesso si verificano.

      Rinnovato il contratto nazionale degli operai agricoli 

      • E' stato sottoscritto, con un aumento salariale del 3,9 per cento ripartito in due tranche, il verbale di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per gli operai agricoli e florovivaisti scaduto il 31 dicembre 2013. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il nuovo contratto interessa 1,2 milioni di lavoratori.
      Un passo difficile e coraggioso in tempi di crisi che l’economia e la società italiana stanno attraversando ma anche la conferma della dinamicità del settore agricolo e del ruolo che può svolgere a sostegno della ripresa. Ai lavoratori del settore - precisa la Coldiretti - è stata garantita la necessaria copertura contrattuale sia in termini di recupero del potere d’acquisto che di salario di produttività grazie alla definizione delle linee guida per la sua esigibilità. 
      L’agricoltura ha fatto segnare una crescita record delle assunzioni con un incremento record del 5,6 per cento nel numero di lavoratori dipendenti nel secondo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si stima peraltro che abbia meno di 40 anni un lavoratore dipendente su quattro assunti in agricoltura, dove si registra anche una forte presenza di lavoratori giovani ed immigrati.
      Il rinnovo siglato da tutte le organizzazioni datoriali e di  rappresentanza del mondo del lavoro si contraddistingue in termini di contenuti in una riconferma e  rafforzamento del sistema della bilateralità contrattuale oltre alla integrale riconferma degli assetti contrattuali esistenti. Di rilevante importanza l'allineamento alle effettive necessità delle imprese  dei livelli di flessibilità nella gestione del rapporto in termini di monte ore di straordinario sia annuale che giornaliero e settimanale e del regime di flessibilità multi periodale.
      In ordine ai risultati del negoziato lo sforzo profuso in sede di trattativa al fine di creare i necessari spazi di rinnovamento e semplificazione,  oltre ad aver avuto esito positivo, non ha prodotto alcuna particolare compromissione a riguardo l’entità degli aumenti salariali risultati assolutamente compatibili e congrui rispetto alla congiuntura economica che attraversa in complesso il sistema agricolo, né alle concessioni alla controparte sindacale per molta parte legate al sistema di protezione sociale dei lavoratori.

      lunedì 27 ottobre 2014

      USB Campania : CLIMA DI TERRORE IN TRENITALIA, IMPOSTO AI DIPENDENTI IL SILENZIO STAMPA

      Riceviamo dalla federazione USB Campania e pubblichiamo

      CLIMA DI TERRORE IN TRENITALIA

      IMPOSTO AI DIPENDENTI IL SILENZIO STAMPA

      Napoli – sabato, 25 ottobre 2014
      "Buongiorno,si ricorda che non è consentito rilasciare interviste. In caso di domande da parte di giornalisti, invitateli a rivolgersi all'addetto stampa sig.Granato della Direzione Regionale Campana"
      Questo è il testo di un SMS giunto ieri, guarda caso in concomitanza con lo sciopero generale indetto da USB, sui telefoni di servizio dei ferrovieri della Campania.
      L'intento di intimorire i lavoratori affinchè non si rilasciassero dichiarazioni attinenti allo sciopero è fin troppo chiaro, ma, a nostro avviso, si va ben oltre; infatti per come è stato scritto, si intuisce che il messaggio è volutamente ambiguo, tanto da far pensare a chi lo legge che anche durante lo sciopero, fuori dai luoghi di lavoro, durante lo sfilare all'interno del bellissimo corteo di ieri a Napoli, la cosa migliore sarebbe stata delquella di non rilasciare nessuna dichiarazione a qualsivoglia giornalista si sarebbe avvicinato.
      Premettendo che non siamo d'accordo con il concetto in se, crediamo, infatti, che l'informazione sullo sciopero, le eventuali percentuali di adesioni e le motivazioni dello stesso, dovevano essere divulgate il più possibile, ma il tono del SMS la dice lunga sul clima che si respira all'interno di una delle più grandi aziende italiane, Trenitalia.
      In maniera subdola ed autoritaria si impongono censura e repressione, comprimendo addirittura la libertà di espressione del singolo lavoratore al di fuori del posto di lavoro!
      Si umilia la Costituzione e lo Statuto dei Lavoratori facendo leva anche sugli esempi del passato, partendo da Dante De Angelis, licenziato per aver denunciato i difetti di costruzione degli Eurostar, per finire con Ilario e Valentino, gli autisti di Roma licenziati qualche settimana fa per aver detto la verità sulle condizioni del TPL della capitale.
      La cappa di censura che scende è fin troppo pesante per sopportarla, la verità fa male ai troppi burattinai, i quali non vogliono assolutamente essere disturbati nella loro opera.
      Dalle nostre parti questo si chiama fascismo e rafforza ancora di più le motivazioni che ieri hanno portato tante lavoratrici e lavoratori a scendere nelle strade delle città italiane per protestare contro chi smantella sicurezze e diritti dei lavoratori attraverso il "Jobs act" e tutti gli altri provvedimenti in discussione che interessano la classe dei lavoratori.
      Per questo esprimiamo la nostra piena solidarietà ed il totale appoggio ai ferrovieri campani.
      Napoli 25/10/2014

      28 ottobre Francia, Corte di Amiens : Processo a nove attivisti della Confédération Paysanne perseguiti per le azioni condotte nel sito dell'impianto delle1000 mucche

      Francia : Venite a sostenere in massa gli imputati delle 1.000 mucche!
      Il 1 ° luglio, il processo a nove attivisti della Confédération Paysanne perseguiti per le azioni condotte nel sito dell'impianto delle1000 mucche è stata rinviata al 28 ottobreEssi compariranno per assembramento sedizioso, incitamento all’assembramento sedizioso, furti, ricettazione, o ancora rifiuto di prelievo del DNA.
      C'è chiaramente una volontà di criminalizzare l'azione sindacale, e lasciare che Michel Ramery continui nel suo progetto distruttivo in totale impunità. Questi sono le accuse loro ascritte, mentre l'agricoltura viene industrializzata a spese degli agricoltori e dei cittadini, con la benedizione dei nostri governanti.
      Di fronte a questi due pesi e due misure, la Confederazione Contadina ha scelto di chiamare ufficialmente i affossatori dell’ Agricoltura al loro processo. Si terrà nello stesso tempo di quello dei nostri attivisti dinanzi alla Corte di Amiens.
      Il 28 ottobre abbiamo bisogno di te!
      Programma provvisorio del 28
      08:00: Arrivo dei trattori e biciclette da Nostra Signora della brughiera
      08:30: Discorsi in pubblico degli imputati + conferenza stampa
      9.00: Entrata in Corte dei 9 imputati
      Tavola rotonda sul latte
      09:40: discorsi di sostegno in pubblico di personalità
      10:15 Minuti drammatizza l'industrializzazione dell'agricoltura
      11:00: Punto delle informazioni sullo svolgimento del processo all’interno
      11:30: discorsi di sostegno in pubblico di personalità
      12:00: Punto delle informazioni sullo svolgimento del processo all’interno
      12:15: Concerti di giovenche nel mais
      13.00: Convergenza lotte: NDDL - Sivens - OL - Lyon Turin ...
      13:30 Tavola rotonda sul TAFTA
      2:10 pm .: discorsi di sostegno in pubblico di personalità
      2:50 pm .: Punto delle informazioni sullo svolgimento del processo all’interno
      3:00 pm .: Incontro sull'agricoltura contadina (anteprima video)
      16.00: Concerto di HK e acrobati
      17.00: discorsi di sostegno in pubblico di personalità
      + uscita degli Imputati e discorsi in pubblico
      18h00: Fine

      E pieno di sorprese!


















      ...e a Bruxelles il 29 ottobre il Coordinamento Europeo della Via Campesina (ECVC)...