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mercoledì 29 ottobre 2014

COMO, LECCO - MALTEMPO, ATTILA HA COLPITO ANCHE IL TERRITORIO LARIANO - Federazione Coldiretti Lombardia

24/10/2014 - N.3139

COMO, LECCO - MALTEMPO, ATTILA HA COLPITO ANCHE IL TERRITORIO LARIANO

Alberi abbattuti, serre divelte, capannoni scoperchiati e raccolti distrutti dalla violenza del vortice d’origine artica ‘Attila’ che in questi scorsi ha colpito a macchia di leopardo le campagne della penisola con vento forte che in alcune zone ha toccato gli 80 chilometri orari.

Vento molto forte anche nelle due province, che in alcune aree del Lecchese ha provocato gravi danni alle colture florovivaistiche: così ad Oggiono, dove in un’azienda agricola sono stati scoperchiati diversi tunnel, 12 su un totale di 19, con una prima stima di oltre 10 mila euro di danni (stima provvisoria): teli e strutture rotte e, peraltro, colture danneggiate.

A Bosisio Parini il vento ha scoperchiato la tettoia di un deposito mezzi, con danni stimati per almeno 8000 euro.
Coldiretti Como Lecco è al lavoro per proseguire il monitoraggio e continua a raccogliere le segnalazioni delle aziende.
Fortunato Trezzi e Francesco Renzoni, presidente e direttore della Coldiretti interprovinciale di Como e Lecco, sottolineano come “il danno si aggiunge alle difficoltà che l’ortoflorovivaismo vive ormai da lungo tempo anche nelle serre e nei campi lariani. Difficoltà dettate innanzitutto dalla crisi, ma legate anche all’aggravio dei costi di produzione che le imprese agricole si trovano a dover subire. 
L’attacco di “Attila” è solo l’ultimo di una lunga serie… e non parliamo solo di ciclone artico. In questo senso è prioritario sensibilizzare tutti gli attori politici e delle filiere sulla necessità di sostenere il settore ortoflorovivaistico alle prese con una preoccupante fase congiunturale, in primis attraverso adeguate azioni di promozione di quello che è, a tutti gli effetti, un comparto territoriale d’eccellenza”.

Intanto si segnala un brusco abbassamento delle temperature, con escursioni termiche importanti portate dal vortice artico che ha avuto origine in Groenlandia, portandosi progressivamente verso l’Europa centrale e, da qui, all’Italia.

La situazione è comune ad altre aree del settentrione italiano. A subire i danni maggiori - sottolinea la Coldiretti - sono state proprio le coltivazioni in serra, ancora con strutture scoperchiate o addirittura distrutte con danni alle coltivazioni orticole o floricole, ma si registra anche la perdita di prodotto a causa del vento con le olive sbattute a terra in piena fase di raccolta.
A preoccupare sono anche i danni provocati dal maltempo al verde pubblico che nelle città è aumentato negli anni della crisi insieme al taglio dei fondi per la  manutenzione con maggiori rischi per i cittadini soprattutto – conclude la Coldiretti - a seguito degli eventi climatici estremi che sempre più spesso si verificano.