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1945 -2018 73° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO : Buon 25 Aprile !!!
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*****CAMPAGNA DICO 32 - SALUTE PER TUTTE E TUTTI! - HEALTH4ALL - GIORNATA EUROPEA CONTRO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SALUTE, LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
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NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA !




martedì 30 settembre 2014

Rilasciati con formula piena i due lavoratori di DIELLE arrestati durante il presidio dell'azienda

Rilasciati con formula piena i due lavoratori di DIELLE


La fabbrica chiude? Gli operai la riaprono. La fabbrica chiude? Gli operai la riaprono...

Per quasi un secolo Messina ha ospitato l’unico stabilimento di birra della Sicilia. Così quando l’impianto nel 2011 ha chiuso, l’intera città ha subito uno choc.
Oggi l’eredità di quella fabbrica si avvia a nuova vita grazie alla lotta di un gruppo di ex operai che nell’idea di “tornare a produrre, senza padroni, la birra della nostra città” hanno investito tutti i loro risparmi, compresi tfr e mobilità. 
È il maggio del 2011 quando i 40 operai della Triscele (ex Birra Messina) trovano nella cassetta della posta una lettera di licenziamento. 
Dopo un anno di presidio trascorso invano sotto i cancelli, la maggioranza getta la spugna. In sedici invece decidono di proseguire la battaglia con altri mezzi. Nasce così la cooperativa “Birrificio Messina”.
A distanza di due anni, i sedici soci si preparano a festeggiare la loro prima bottiglia. L’unico vero aiuto ricevuto fino a oggi dalle istituzioni sono due capannoni industriali in disuso affidati dalla Regione al termine di una lunga trattativa. 
Molto più importante, soprattutto da un punto di vista simbolico, è stato il sostegno dei loro concittadini, che in pochi mesi hanno raccolto e donato oltre 60 mila euro. Alla grande festa prevista per la riapertura, nei primi mesi del 2015, saranno loro gli ospiti d’onore.



domenica 28 settembre 2014

ATM Milano, elezioni RSU 29 e 30 settembre : IN ORDINE SPARSO e... coltivando ciascuno il proprio orticello non si va da nessuna parte. Un'altra occasione persa e a gongolarsi c è solo il "padrone" mentre i problemi dei lavoratori rimangono irrisolti !

il 29 e 30 settembre nel Gruppo ATM Milano si terranno le elezioni RSU. Ma a queste elezioni, le organizzazioni sindacali che potrebbero fare fronte comune mettendo al centro gli interessi dei lavoratori,di fronte anche ad un pesante attacco alle libertà democratiche e sindacali, anche stavolta si presentano IN ORDINE SPARSO, coltivando ciascuno il proprio orticello e  litigando abbondantemente tra di loro...
COSI' NON SI VA DA NESSUNA PARTE e a gongolarsi c è solo il "padrone" mentre i problemi dei lavoratori rimangono irrisolti ...

CARTA DI BOLOGNA PER LA SOSTENIBILITA’ E LA SALUTE


CARTA DI BOLOGNA PER LA SOSTENIBILITA’ E LA SALUTE

 le Associazioni firmatarie e fondatrici della RETE SOSTENIBILITA’ E SALUTE s’impegnano a:
a) Avviare un percorso di reciproca conoscenza, confronto e collaborazione riguardo ai temi attinenti alla salute, ai suoi determinanti e alla sostenibilità.
b) Sviluppare possibili sinergie, coerenti con quanto sopra enunciato, in modo da avvalersi dei contributi relativi agli specifici interessi perseguiti da ciascuna associazione, quali, ad esempio, l’avvio di progetti comuni di buone pratiche in ambito di ricerca, formazione, cura e cambiamento culturale.
c) Organizzare eventi di reciproco interesse.
d) Promuovere e attivamente patrocinare specifiche azioni volte a sensibilizzare e coinvolgere verso i temi di una salute sostenibile le istituzioni nazionali e sovranazionali.
e) Favorire lo scambio d’informazioni, esperienze e documenti tra i soci delle rispettive Associazioni.
f) Costruire una Rete, denominata “Sostenibilità e Salute”, al fine di attuare quanto sopra esposto.

Comunicato sulla sospensione di Giovanna e Pino al San Paolo

Dal San Paolo ci era appena giunta la felice notizia  che una dura vertenza aveva ottenuto il successo della riassunzione di Raffaele Trizio quando abbiamo appreso quella della vendetta perpetrata dalla direzione leghista nei confronti dei delegati Giuseppe Petita e Giovanna Raffa, sospesi dal servizio e dallo stipendio per 11 giorni. Le loro colpe sono l’essere sempre stati animatori delle giuste vertenze dei lavoratori e in particolare di quella per la riassunzione di Raffaele, di aver animato la forte Assemblea dello scorso maggio che aveva deciso lo stato di agitazione e proposto lo sciopero contro licenziamenti ingiustificati, contro la minaccia di utilizzo di lavoro interinale infermieristico, contro decurtazioni arbitrarie di stipendio, contro la cancellazione e l’interpretazione arbitraria di accordi già sottoscritti.
Riteniamo questo comportamento della direzione dell’Ospedale San Paolo gravemente discriminatorio, vile nell’utilizzo -contro gli impegni presi precedentemente- di una così meschina formula di vendetta per una sconfitta da loro subita, intimidatorio nei confronti dei lavoratori in lotta, gravemente lesivo dei diritti sindacali.
Soprattutto ci preoccupa questa nuova linea di criminalizzazione delle lotte sociali che emerge anche dalla vicenda degli arresti dei precari della logistica, dai licenziamementi dei fertovieri e dei tranvieri romani che denunciano lo stato di pericolosità delle strutture.
A Giovanna e a Pino, partecipanti e animatori del nostro Coordinamento, va il nostro abbraccio solidale e l’impegno a partecipare alle iniziative che vorranno assumere; al loro sindacato USI la nostra più piena solidarietà; ai lavoratori  dell’Ospedale San Paolo il nostro impegno a sostenere la loro lotta sui problemi evidenziati dall’Assemblea del 21 maggio scorso; agli utenti l’invito a esprimere la loro solidarietà con queste lavoratrici e lavoratori per il loro impegno a migliorare le condizioni di servizio.
Il Coordinamento si fa inoltre promotore di una cena di solidarietà per il giorno 17 ottobre alla quale invita ad aderire tutte le compagne e i compagni.

Il Coordinamento Lavoratori e utenti della Sanità
Milano, 23 settembre 2014
 




PENSIONI: CONVEGNO NAZIONALE FERROVIERI

“E’ il momento di riprendere l’iniziativa”
Documento conclusivo
I partecipanti al Convegno Nazionale organizzato da “ancora In Marcia” per le Pensioni dei
Ferrovieri, svoltosi a Roma il 23 settembre 2014 presso l’Istituto Sacro Cuore,
criticano
il maxi emendamento con cui il Ministro del Lavoro Poletti ha, tra l’altro, eliminato la proposta di
legge approvata in Commissione Lavoro con un testo unificato che recuperava gli errori del
passato sulle pensioni di alcune categorie di ferrovieri;
considerano
deludente il fatto di aver rimandato la questione pensioni attraverso l’approvazione dell’ordine del
giorno che impegna il Governo a risolvere la problematica già nell’ambito della legge di Stabilità e
si impegnano affinché tale atto venga sollecitato e sostenuto con tutte le iniziative necessarie ad
evitare che esso cada nel vuoto
esprimono
soddisfazione per le importanti adesioni agli scioperi che ricomprendono il tema pensione, orario
di lavoro e sicurezza, nonostante il black out dei mass media e i recenti (e gravi) interventi della
Commissione di Garanzia con forzature interpretative che comprimono ulteriormente il diritto di
sciopero; forzature prontamente utilizzate dalle parti datoriali per intimidire i lavoratori;
appoggiano
tutte le iniziative sindacali per il proseguimento della vertenza auspicando l’ampliamento del
fronte. A tal fine propongono una riunione con tutte le OOSS sul tema pensione e sicurezza
(orario di lavoro, licenziamenti, ecc.), anche al fine di favorire una convergenza sulle posizioni, con
particolare riferimento al testo unificato approvato in Commissione Lavoro, evitando proposte
non condivise dai lavoratori;
sollecitano
le associazioni datoriali affinché, sul tema pensioni, chiedano un incontro ai Ministri del Lavoro e
delle Finanze, in considerazione del fatto che buona parte dei lavoratori coinvolti sono soggetti al
mantenimento di rigidi requisiti psicofisici, mentre i dati statistici indicano che circa metà dei
lavoratori di riferimento è affetta da patologie parzialmente debilitanti già al raggiungimento dei
58 anni di età; percentuali che si innalzano ulteriormente se riferite a lavoratori sottoposti a
irregolarità nei cicli sonno/veglia, per effetto dei turni.
promuovono
una giornata di presenziamento in tutte le stazioni principali , per il 17 ottobre 2014, al
fine di informare gli utenti e i cittadini delle ripercussioni sulla sicurezza scaturite dalle modifiche
della Legge Fornero, nonché incontri con le associazioni e con i comitati dei cittadini e degli utenti.

I Ferrovieri partecipanti al Convegno

Roma, 23 settembre 2014


Comunicato finale e report Assemblea nazionale dei lavoratori della Logistica #21S

Si è conclusa  l’assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori della logistica, ospitata in web-conference da Globalproject.info che ha seguito via twitter i lavori dell’assemblea.


Più di quindici collegamenti assembleari hanno partecipato all’appuntamento che ADL Cobas e SI Cobas e Conf. Cobas provatohanno indetto per questa giornata, per approfondire i punti sui quali costruire una piattaforma per lo smantellamento del sistema di sfruttamento fondato sulle cooperative e sulla figura del socio lavoratore.
Dopo l’intervento d’apertura in conference che ha rimarcato i temi su cui focalizzare il lavoro collettivo, le varie realtà si sono riunite declinando territorialmente nelle proprie assemblee gli spunti dati nella convocazione.
Al termine delle singole sessioni è ripresa la plenaria nel corso della quale è stata assunta collettivamente l’intenzione di convergere l’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori del settore logistico nella scadenza del 16 Ottobre, chiamando lo sciopero sociale.
Di seguito il comunicato condiviso al termine dell’assemblea.
L’assemblea nazionale dei lavoratori della logistica riuniti in assemblea in data 21 settembre ha approvato il seguente documento:
1.Nel considerare una grave provocazione quella messa in atto da Fedit E Cofetra, che hanno firmato un accordo con CGIL CISL e UIL denominato “Linee guida per la realizzazione di un nuovo modello per il lavoro delle ribalte” del 13 febbraio 2014 ed il successivo accordo di TNT sempre con CGIL CISL e UIL del giugno, mediante i quali, congiuntamente, padroni e sindacati stanno cercando di mettere in discussione le conquiste che abbiamo ottenuto con le lotte degli ultimi anni, barattando una assunzione da parte del committente con un netto peggioramento delle condizioni contrattuali e retributive ( in più, per la Tnt, e’ in corso una ristrutturazione in 52 piccoli magazzini, che portera’ a dei licenziamenti dei facchini) ci impegnamo a respingere tale provocazione e a continuare il percorso per il miglioramento delle condizioni lavorative e retributive e per portare a pieno compimento il raggiungimento degli obiettivi indicati nella piattaforma di lotta, che viene qui interamente richiamata;
2.A partire da quanto indicato nel punto precedente, l’assemblea dà pieno mandato alle OO.SS che hanno promosso l’assemblea, ad aprire una nuova vertenzialità nazionale, inviando immediatamente una lettera, in primo luogo a Fedit e Confetra (sono le Associazioni padronali che raggruppano BRT, TNT, GLS, SDA, ecc,) per chiedere un incontro a stretto giro per verificare se esiste o meno la disponibilità a discutere della nostra piattaforma e ad accogliere i punti in essa contenuti. Inoltre si dà sempre mandato ad inviare la stessa lettera a tutte le altre realtà della logistica, anche se non organizzate in Fedit, per effettuare la medesima verifica.
3.Al di là delle risposte che eventualmente verranno fornite alle nostre richieste, viene proclamata fin d’ora una giornata intera di sciopero generale della logistica per il 16 ottobre per creare un primo momento di risposta generale ai tentativi padronali di far tornare indietro le conquiste ottenute, ma anche per dare corpo ad una mobilitazione che si ponga l’obiettivo di ottenere uguali garanzie di salario e normative per tutti ( a partire dagli ammortizzatori sociali per il settore della logistica), che sappia unificare i fronti aperti dai lavoratori dei vari settori, rispondere ai licenziamenti padronali e che sappia intrecciare anche le legittime lotte dei disoccupati e dei precari, le mobilitazioni contro le grandi opere e le nocività e per il diritto all’abitare con tutti quei soggetti che vivono drammaticamente il problema della casa.
4.E’ evidente che questa prima giornata di lotta e di mobilitazione generale si caratterizzerà anche con un chiaro riferimento alle politiche governative in tema di lavoro (Jobs Act) che si muovono nell’ottica di eliminare ogni forma di garanzia (V. Art. 18, demansionamento, videosorveglianza, ecc). In relazione a tali politiche che mirano a colpire i lavoratori e agli sviluppi della vertenzialità in atto, verranno messe in atto tutte quelle iniziative di lotta che verranno ritenute idonee al raggiungimento degli obiettivi, compresa l’eventuale partecipazione anche ad una giornata di sciopero generale conflittuale, nel mese di novembre promossa dal sindacalismo di base.
ADL Cobas

sabato 27 settembre 2014

Air France, il «NO» dei piloti alla proposta dell’azienda: lo sciopero continua


 Il durissimo confronto - uno sciopero che va avanti da lunedì 15 - continua. Il sindacato che raggruppa la maggior parte dei piloti di Air France ha respinto la proposta dell’azienda per far cessare l’agitazione, che ora entra nella sua seconda settimana, diventando il più lungo dal 1998. A scatenare l’ira dei piloti francesi è la volontà dei vertici del gruppo franco-olandese (Air France-Klm) di sviluppare al meglio la controllata Tansavia per farla diventare uno dei leader nel settore low cost in Europa. I piloti temono un peggioramento delle loro condizioni di lavoro e chiedono un contratto unico per tutti i piloti del gruppo (Afp)



http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/14_settembre_22/fotogallery-air-france-niet-piloti-all-azienda-sciopero-continua-ccc92816-425d-11e4-8cfb-eb1ef2f383c6.shtml

venerdì 26 settembre 2014

11 ottobre 2014 mobilitazione europea #StopTTIP

11 ottobre 2014 mobilitazione europea #StopTTIP
https://stopttipitalia.files.wordpress.com/2014/09/format-appello-alla-mobilitazione.pdf
STOP TTIP: verso l’11 Ottobre
SET 22 Pubblicato da stopttip13
…Di seguito le prime iniziative locali in vista della mobilitazione europea #StopTTIP :
A Firenze il 26 settembre al Circolo Arci Porta al Prato via delle Porte Nuove, 33, si terrà una cena per parlare di TTIP
A Perugia il 27 settembre alla Sala S. Chiara, via della Tornetta 5, alle ore 16.30, si terrà l’incontro “TTIP non è un sigla innocua”
A Mantova il 27 settembre nella Sala delle Capriate in piazza Alberti, alle 16.30 si terrà l’incontro  “TTIP: Trattato Usa – Europa. Perchè tanto silenzio?”
A Napoli il 30 settembre all’ex Asilo Filangieri alle ore 19.30, si terrà l’ncontro/Dibattito #BlockBCE #NOTTIP
A Milano l’11 Ottobre un Seminario Nazionale di STOP TTIP nell’ambito del Forum dei Popoli Asia-Europa
A Roma il 14 Ottobre presidio in occasione del seminario sul TTIP promosso dal Governo Italiano

A ROMA ASSEMBLEA NAZIONALE 8 NOVEMBRE ORE 10-18 VIA GALILEI 55 (a 200 mt dalla fermata metro MANZONI)
11 ottobre 2014

#O11DoA
Giornata d’azione europea
Mobilitazioni in tutta la Francia
Manif’action a Parigi
Rdv 14h30 place de Stalingrad
TAFTA, CETA, TISA ?
Queste sigle si riferiscono agli accordi di libero scambio e di investimento negoziati in segreto. Se adottato, consacreranno il dominio delle multinazionale sulle nostre società a detrimento delle cittadine e dei cittadini e della democrazia.
Sotto la copertura di un’ipotetico rilancio della crescita, questi accordi attaccano gli standard sociali, finanziari, sanitari, culturali e ambientali. Se si sentono parte lesa, le multinazionali potranno perseguire gli Stati davanti ai tribunali arbitrali privati​​, al di là di ogni controllo democratico.
Tali accordi rischiano di compromettere ciò che rende le nostre società ancora vivibili.
L'11 ottobre, uniamoci per sconfiggere questi negoziati!
Le azioni sono previste in tutta la Francia e in tutta Europa.
Per maggiori informazioni e per mobilitare, si prega di visitare il sito web del collettivo nazionale di stop TAFTA: www.collectifstoptafta.org

Il sindacato britannico contro il TTIP

SET 15 Pubblicato da stopttip13
La mozione approvata la scorsa settimana al Congresso del sindacato britannico che denuncia i rischi del TTIP, dove si sottolinea come il “Congresso non è convinto dalle affermazioni ufficiali di creazione di posti di lavoro derivanti da TTIP, e ritiene che i pericoli per i servizi pubblici, i diritti dei lavoratori e gli standard ambientali siano superiori agli eventuali benefici”.

CETA. Più di 130 organizzazioni della società civile rigettano il FTA Canada – UE

SET 25 Pubblicato da stopttip13
Alla vigilia del vertice di Ottawa tra Unione Europea e Canada del 26 settembre, quando José Manuel Barroso e Hermann Van Rompuy incontreranno i loro corrispettivi canadesi per presentare il nuovo accordo di libero scambio Ue-Canada, oltre 130 organizzazioni della società civile delle due sponde dell’Atlantico hanno diffuso un documento per denunciare il pesante deficit democratico e di trasparenza che ha accompagnato i negoziati del CETA (il Comprehensive Economic and Trade Agreement), un Trattato di libero scambio che garantisce eccessivi poteri e tutele alle imprese multinazionali a discapito dei diritti dei cittadini e delle comunità.
La versione del testo dell’accordo, tenuta segreta dai Governi e diffusa grazie all’azione delle organizzazioni della società civile nell’agosto di quest’anno, conferma le preoccupazioni espresse dai movimenti sociali: eccessive tutele garantite agli investitori, inclusione di un meccanismo di risoluzione delle controversie che dà più potere ai privati rispetto ai Parlamenti, ulteriore liberalizzazione dei servizi e inserimento di norme che limitano il potere dei Governi di regolare o rimunicipalizzare i servizi pubblici, pesanti rischi per la agricoltura contadina, meccanismi di armonizzazione delle normative fuori dal controllo delle istituzioni democratiche.
Secondo Monica Di Sisto, vicepresidente di Fairwatch, organizzazione italiana tra i firmatari del documento, “come ha dichiarato chiaramente il premio Nobel Stiglitz alcuni giorni fa, siamo convinti dell’impossibilità di misurare il pesante impatto che le ulteriori liberalizzazioni del commercio e degli investimenti avranno sulla qualità sociale e ambientale della nostra vita. E’ venuto il momento di bloccare questi rischiosi processi e di cambiare direzione verso un nuovo modo di produrre, consumare e regolare l’economia, mettendo la parola fine a questa anarchia tutta a vantaggio delle grandi imprese”.
“Le regole del CETA” ha dichiarato Myriam Vander Stichele dell’organizzazione olandese SOMO, “indeboliscono il potere di Parlamenti e Governi di regolare nell’interesse pubblico. Diversi capitoli del trattato definiscono quali misure e quali leggi possono essere introdotte in modo da bloccare qualsiasi cambiamento nelle future legislazioni, a vantaggio degli interessi delle imprese”.
Secondo Jörg Haas dell’Ong tedesca Campact “i movimenti di opposizione ai privilegi concessi alle multinazionali si stanno espandendo in Europa”. Considerato le centinaia di organizzazioni che si stanno mobilitando in vista dell’11 ottobre, la giornata di azione europea contro i trattati di libero scambio che la Commissione europea sta negoziando con altri partner globali come il TTIP, il Trattato transatlantico di libero scambio negoziato segretamente da Unione Europea e Stati Uniti d’America, che si rifarebbe in molte delle sue parti al testo del CETA appena approvato.
In Italia saranno decine gli appuntamenti di mobilitazione che si sommeranno alle centinaia in tutto il continente. Tra i principali promotori la campagna italiana Stop TTIP, che raccoglie più di 70 organizzazioni della società civile (web: http://stop-ttip-italia.net/)

Assemblea TTIP a Torino - intervento di Marco Bersani (Attac Italia)

Assemblea sul TTIP a Torino, il 10.9.14, organizzata da ATTAC e ARCI.
Il video dell'intervento di Marco Bersani >> http://youtu.be/LizNknYKuCM

Fondi Pensione integrativa, FONDO COMETA: MA QUANTO COSTA OGNI ANNO?? Le (inutili) spese di gestione equivalgono a 850 posti di lavoro!!

 FONDO COMETA:
MA QUANTO COSTA OGNI ANNO??
Le (inutili) spese di gestione equivalgono a 
850 posti di lavoro!!

* Pare che il comparto SICUREZZA, quello più sicuro, abbia vita breve, infatti sembrerebbe che entro maggio 2015 verrà chiuso.

Le spese di gestione del fondo Cometa sono circa 17 milioni di euro che, divisi per un reddito/anno medio di 20 mila euro, equivalgono ad assumere circa 850 lavoratori a tempo indeterminato.

Ma se non esisteva il fondo, questi soldi venivano spesi lo stesso?  La risposta è NO, questi sono soldi a fondo perduto, non rivalutati, non investiti, servono solo per pagare i rimborsi spese ai gestori del fondo, le operazioni bancarie, le assicurazioni, ecc., 

INOLTRE, le aziende versano centinaia di euro  per ogni iscritto (1,25%) che vengono sottratti dal budget di ripartizione collettiva (per tutti) ad ogni rinnovo del CCNL: circa 90 milioni di euro ogni anno.

Ora basta moltiplicare questi valori x tutti i fondi pensione “chiusi” che ci sono, per scoprire che sono migliaia i posti di lavoro persi …..…  Siete ancora sicuri che sia conveniente o che ci state guadagnando????

25 Settembre 2014

ADL Varese – Sindacato di Base

Coordinamento Milanese di Solidarietà “DALLA PARTE DEI LAVORATORI”
PIENA SOLIDARIETA' 
del nostro Coordinamento ai delegati sindacali dell’USB Ilario Ilari e Valentino Tomasone , sospesi dal servizio in via cautelativa dalla loro azienda, la “Trotta Bus Service” (Roma), dopo essere stati intervistati dal programma di Rai 3 “Presa Diretta”  per la puntata andata in onda domenica 21 settembre, dedicata ai problemi del trasporto pubblico.
A QUESTO LINK :
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7843cfc9-1e59-4378-b473-d20a5dbec393.htmlÈ POSSIBILE RIVEDERE LA PUNTATA DI PRESA DIRETTA SUL TRASPORTO PUBBLICO. SONO DUE ORE DI TRASMISSIONE MA UTILI. 

 #iostoconilarioevalentino

Riccardo Iacona di Presa Diretta ha lanciato la campagna #iostoconilarioevalentino (vedi video) invitiamo tutti a scrivere e condividere su Facebook, Twitter e i social 
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ALCUNE CONSIDERAZIONI dell'USB Ferrovieri : 
-1 EMERGE LA GIUSTEZZA DELLA NOSTRA LOTTA A DIFESA DEL TRASPORTO PUBBLICO CONTRO LE POLITICHE DI PRIVATIZZAZIONE;
-2 LA NECESSITÀ DI INVESTIRE CIOÈ FINANZIARE UN SERVIZIO EFFICIENTE, PUNTUALE E COMPATIBILE.
- 3 LA COSIDDETTA EVASIONE NON LA SI COMBATTE CON LA REPRESSIONE MA CON POLITICHE DISSUASIVE: QUELLA DI AVERE UN SERVIZIO EFFICIENTE, PULITO E PUNTUALE È LA PRINCIPALE.
COMUNICATO STAMPA
TRASPORTI: SOSPESI DAL SERVIZIO I DELEGATI USB CHE
PARTECIPARONO A “PRESA DIRETTA”
L’USB OCCUPA L’ASSESSORATO ALLA MOBILITÀ DEL COMUNE DI ROMA
I delegati sindacali dell’USB Ilario Ilari e Valentino Tomasone sono stati sospesi dal servizio in via cautelativa dalla loro azienda, la “Trotta Bus Service”, dopo essere stati intervistati dal programma di Rai 3 “Presa Diretta”  per la puntata andata in onda domenica 21 settembre, dedicata ai problemi del trasporto pubblico.
 Per protestare contro questi provvedimenti l’USB ha occupato la sede dell’Assessorato alla Mobilità del Comune di Roma, dato che la Trotta è una delle società facenti parte del Consorzio Roma Tpl, che gestisce in appalto il 30% del servizio bus nella capitale.
 “Nelle lettere inviate ai lavoratori si contesta la loro presenza in trasmissione senza alcuna autorizzazione da parte aziendale e l’aver rilasciato al giornalista inviato ‘dichiarazioni inerenti il parco automezzi aziendale circolante e la relativa manutenzione delle vetture altamente lesive dell’immagine dell’azienda”, spiega Walter Sforzini dell’USB.
 “Crediamo che le immagini trasmesse parlino chiaro – evidenzia Sforzini - i lavoratori non hanno rilasciato nessuna dichiarazione diversa da ciò che proprio le immagini hanno mostrato, ovvero una vettura guasta al capolinea, proprio durante l’intervento di un meccanico; un autobus che ad ogni inserimento di marcia scaricava l’aria dei servizi automezzo e rischiava di bloccare la vettura. Inoltre – prosegue il rappresentante USB - la risposta ad una domanda del giornalista in merito al rinnovo del parco automezzi, come previsto dal contratto di servizio stipulato con il Comune di Roma, è venuta non dalla bocca dei lavoratori, ma dal passaggio di un autobus, evidentemente molto in là con gli anni, che emetteva un intenso fumo nero dal tubo di scappamento”.
 “La sospensione dei nostri delegati, che potrebbe preludere al loro licenziamento, appare come un’azione di ritorsione nei confronti della nostra organizzazione sindacale, che da anni denuncia questo tipo di mancanze alle istituzioni responsabili del servizio. Alla luce di ciò l’USB chiede l’annullamento immediato delle sanzioni  nei confronti dei delegati e l’attivazione delle necessarie verifiche sulla corretta applicazione del capitolato d’appalto con il Consorzio Roma Tpl”, conclude Sforzini.
Roma, 24 settembre 2014
 Presadiretta, dopo puntata su trasporti pubblici: sospesi dal servizio due autisti
Due autisti di bus sono stati sospesi dal servizio dopo che domenica scorsa una loro intervista è stata trasmessa da Rai3 nella puntata dedicata di Presadiretta (Rai3) dedicata ai disservizi del trasporto pubblico. Si tratta di due delegati sindacali dell’USB(Unione sindacale di base) Ilario Ilari e Valentino Tomasone. I due sarebbero stati “sospesi in via cautelativa dalla loro azienda“, la “Trotta Bus Service”, come recita un comunicato stampa diffuso dall’Usb. Il sindacato per tutta risposta ha occupato questa mattina la sede dell’Assessorato alla Mobilità del Comune di Roma, la Trotta Bus Service è infatti una delle società facenti parte del Consorzio Roma Tpl, che gestisce in appalto il 30% del servizio bus nella Capitale. “Nelle lettere inviate ai lavoratori si contesta la loro presenza in trasmissione senza alcuna autorizzazione da parte aziendale e l’aver rilasciato al giornalista inviato ‘dichiarazioni inerenti il parco automezzi aziendale circolante e la relativa manutenzione delle vetture altamente lesive dell’immagine dell’azienda”, spiega Walter Sforzini dell’USB. “La sospensione dei nostri delegati, che potrebbe preludere al loro licenziamento, appare come un’azione di ritorsione nei confronti della nostra organizzazione sindacale, che da anni denuncia questo tipo di mancanze alle istituzioni responsabili del servizio. Alla luce di ciò l’USB chiede l’annullamento immediato delle sanzioni nei confronti dei delegati e l’attivazione delle necessarie verifiche sulla corretta applicazione del capitolato d’appalto con il Consorzio Roma Tpl”, conclude Sforzini. Sulla pagina Facebook della trasmissione,Riccardo Iacona, scrive: “La storia di Ilaria e Valentino ci riguarda tutti. Riguarda la dignità del lavoro e la libertà di ciascuno di noi. E meno male che c’è ancora l’articolo 18 che gli fa da scudo altrimenti – afferma il conduttore – questi lavoratori se la passerebbero veramente brutta. La loro storia ci insegna che prima di togliere un ultimo diritto in un paese senza diritti, conviene pensarci veramente bene”. “Con#iostoconilarioevalentino vogliamo quindi stare vicino a questi due lavoratori che cominciano una difficile battaglia, non lasciarli soli. A PresaDiretta avevano raccontato solo la verità e per questo li vogliono punire”, e aggiunge il giornalista: “Sarebbe opportuno che anche il sindaco Ignazio Marino si facesse carico di questa storia. LaTPL è il consorzio a cui Roma Capitale ha appaltato il servizio, li paghiamo noi quelli della TPL, con soldi pubblici e non può essere che due autisti, peraltro delegati sindacali, debbano rischiare il licenziamento perché hanno denunciato quello che è sotto gli occhi di tutti, che i mezzi sono vecchi e si rompono ogni giorno. Che il sindaco Marino chieda conto alla TPL dello stato pietoso del parcomezzi che gira per la Capitale” conclude Iacona. 
24 settembre 2014