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*****CAMPAGNA DICO 32 - SALUTE PER TUTTE E TUTTI! - HEALTH4ALL - GIORNATA EUROPEA CONTRO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SALUTE, LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
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giovedì 17 novembre 2016

DOMENICA 20 NOVEMBRE , SPAGNA - MADRID : 50^ MAREA BLANCA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SAN

dal sito : https://mesaendefensasanidadpublica.wordpress.com/

50^ MAREA BLANCA, 4 anni e un giorno scoprendo la dissolutezza austericida.
Pubblicato il 10 novembre, 2016 da Mesa en Defensa de la Sanidad Publica de Madrid, MEDSAP - Marea Blanca

Si può vedere questo documentario che abbiamo riportato qui di seguito, diretto da Jose Gayá, per capire cosa stia succedendo e perché non possiamo rinunciare alla lotta e alla resistenza per i diritti umani. La MEDSAP - Marea Blanca non ha ceduto di una virgola da quando è esplosa la martellata sanitaria; così piovendo, tuonando, con quaranta gradi al sole o gelati sotto zero, abbiamo seguito il nostro piano strategico in prima linea. Mentre ci criticavano o ci dimenticavano pure quelli che erano nella stessa barca, non ci importava perché abbiamo mantenuto una testimonianza singolare che nessuno ci può negare perché non era una questione di quantità, ciò dipende dagli impegnati, ma la perseveranza emotivamente nutrita con umiltà per nostra parte da grandi figure della resistenza passiva, Martin Luther King, Madri di Plaza de Mayo o il Mahatma Gandhi nella sua filosofia e convinzione che chi tace acconsente.

Noi, non tacciamo, né taceremo; lotteremo contro l'ingiustizia e iniquità, governa chi governa. Neppure abbiamo eletto le istituzioni, e abbiamo deciso di rimanere contrappunto, rimanere un movimento sociale per porci di fronte all’irragionevolezza e all'arbitrio esercitato da lì contro i diritti umani, i diritti democratici e per codesta proprietà sovrana della cittadinanza che si dimentica ogni volta di più e oggi la vogliono persuadere con falsi canti di sirena. Quali sono i nostri diritti sono in gioco consideriamo l’obiettivo chiarissimo di un sistema decadente che fa acqua dappertutto; per quello pretendono di arricchirsi e di sottometterci ancora di più. Pertanto, per partecipare 50^ alla Marea Blanca, una pietra miliare, e di vedere questo documentario sulle risposte dei cittadini alle numerose determinanti della salute in una crisi programmata del capitalismo con l’alibi di spremere le politiche di austericidio; che, nel caso dei Servizi Pubblici, si  commettono con cinici e oscuri presupposti soggetti al pagamento di un debito privato socializzato che hanno diminuito ostentatamente e che, quando dicono di subire, omettono di essere con cifre manipolate in un modo nuovo di inganno dato che hanno semplicemente aumentato di uno per le stesse mani private di pochi speculatori blindati da parte dei governi, sempre più lontani dalla sovranità popolare e dal modello democratico.
I LORO TAGLI UCCIDONO in TUTTI GLI AMBITI












E come integrazione e per approfondire ciò che accade nella Sanità Pubblica c’è il secondo documento visivo, che appare più sotto; un documento sull’azione che realizzò Mesa en Defensa de la Sanidad Publica de Madrid, MEDSAP– Marea Blanca si è conclusa con una performance di Coctelera Sónica, Concha Real y Víctor Manuel; un lusso per nutrire i nostri successivi passi in suo nome:                                        
Non un passo indietro: ¡ Ci rubano la Sanità!.                         
Il palcoscenico, la Facoltà di Matematica presso l'Università Complutense di Madrid.                                                                                                                  
https://youtu.be/FVGqL4PIsak

In questa 50^ Marea Blanca  si vedrà come ci continueranno a derubare senza scrupoli.


mercoledì 9 novembre 2016

lunedì 7 novembre 2016

21 ottobre e 4 novembre , PRESIDI A GALLARATE E BUSTO ARSIZIO CONTRO L'OSPEDALE UNICO GALLARATE/BUSTO


OSPEDALE UNICO GALLARATE/BUSTO…
...FORSE NON TUTTI SANNO CHE..

Quando si vuole costruire un nuovo Ospedale l’Ente Pubblico si trova davanti due strade: mettere mano al portafoglio della Regione Lombardia, quindi alle nostre tasse o utilizzare il Project Financing detto anche Finanza di Progetto.

Nel primo caso viste le recenti ristrutturazioni effettuate nei due Ospedali e quelle in divenire già programmate ed in corso d’opera, non si capisce perché non si possa destinare altre risorse per rimodernare del tutto i Nosocomi di Busto e Gallarate, risorse che saranno ovviamente molto ma molto meno rispetto ad un progetto di costruzione dal nulla.

Nel secondo caso, cosa molto più probabile secondo noi, l’utilizzo del sistema della Finanza di Progetto prevede in pratica che il Privato costruisce il nuovo Ospedale ed in cambia sfrutterà (è proprio il caso di dirlo) i servizi non sanitari ed amministrativi  (manutenzione, pulizie, verde, trasporti, ristorazione, lavanderia, sterilizzazione, smaltimento rifiuti, magazzini, uffici, ecc.) e commerciali (parcheggi, bar, negozi, edicola, ecc.) per un numero di anni solitamente tra i venti e i trenta. Sperando che poi che non gestisca anche le assunzioni di personale sanitario o lo stesso personale..

Non finisce qui ovviamente. Il gestore  privato  essendo concessionario riceve soldi dalla Regione Lombardia  per gestire tutto quanto  ( classico di qualunque appalto). In pratica i servizi non sanitari diventano una gallina dalle uova d’oroper fare rientrare il privato dai costi sostenuti per la costruzione dell’Ospedale. 
Di fatto l’Ospedale viene gestito da un privato per un numero enorme di anni con costi di gestione per il Socio Pubblico che rischiano di essere insostenibili.Secondo la Corte dei Conti del Veneto il project financing non è adatto per gli ospedali. Dal punto di vista dei conti pubblici una vera e propria Caporetto.

Come se non bastasse il decreto Balduzzi, concede la possibilità di attribuire al concessionario le vecchie strutture ospedaliere da dismettere, “ove l’utilizzazione comporti il mutamento di destinazione d’uso, da attuarsi secondo la disciplina regionale vigente”. Condominii e centri commerciali al posto dei vecchi ospedali per incentivare il privato alla partecipazione alle gare di project financing.
Vogliamo poi parlare del fatto che il nuovo Ospedale sorgerà in mezzo alle città di Busto Arsizio e Gallarate, difficilmente raggiungibile dalle persone come invece avviene tutt’ora (vedasi Legnano)...
Vogliamo parlare della riduzione dei posti letto? che avverrà visto che si passa da due ad un Ospedale, Delle liste di attesa? Della fine che faranno le Lavoratrici in esubero? RICORDIAMO CHE negli Ospedali il 90% sono donne.
Vogliamo parlare del rischio di speculazione edilizia su nuovi terreni e sugli attuali Ospedali? 

Come ADL Varese è ovvio che ci opporemo alla scelta della Regione Lombardia se fosse quella di speculare sulla pelle dei Cittadini e dei Lavoratori per riempirsi  il portafoglio e quello dei loro amici imprenditori. Contrasteremo informando e presidiando con iniziative e  conferenze, organizzandoci con il nascente Comitato a favore dei nostri  Ospedali Pubblici  con tutti i Cittadini, Forze Politiche, ed Associazioni

Nasce il comitato contro l’ospedale unico - art. Varesenews

Hanno presidiato gli ingressi degli ospedali di Gallarate e Busto per contestare il progetto dell’Ospedale Unico. Sono gli iscritti al sindacato ADL che venerdì sono scesi in strada nelle due città distribuendo un migliaio di volantini.
«Abbiamo cercato di far capire alla popolazione di Gallarate che il nuovo ospedale sarà scomodo perché non facilmente raggiungibile da anziani e mamme con bambini, sottrarrà servizi e posti letto pubblici ai cittadini delle due città varesine -spiega il delegato RSU/ADL di Varese Salvatore Petrenga- e abbiamo fatto presente ai gallaratesi che l’ospedale di Gallarate ha reparti nuovi come la traumatologia, interi padiglioni di recente costruzione il Trotti Maino e anche i reparti messi peggio sono stati ritinteggiati e sono stati dotati di letti nuovi. La radiologia ha macchine all’avanguardia. Quando verranno smaltiti i costi di ammortamento di tutti questi investimenti?». Nell’occasione è stata annunciata la nascita di un comitato per gli ospedali di Gallarate e Busto e contro l’ospedale unico.