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mercoledì 29 ottobre 2014

EBOLA : gli allarmismi sono inutili e dannosi. E’indispensabile invece un’onesta e corretta informazione. (a cura ADL)

EBOLA : gli allarmismi sono inutili e dannosi.

E’indispensabile invece un’onesta e 
corretta informazione.
“L’ignoranza è meno dannosa del confuso sapere” (Cesare Beccaria)

Che cos’è la malattia da virus EbolaE’ una malattia acuta grave, già nota come febbre emorragica Ebola, che produce una mortalità tra il 50% e il 90% dei pazienti. Nell’epidemia attuale si stima, forse sottostima, che il tasso di mortalità abbia raggiunto poco più del 50%.  Il virus dell’Ebola ha fatto la prima comparsa nel 1976 in due focolai quasi simultanei: in Congo (in un villaggio vicino al fiume Ebola) e in una zona remota del Sudan.

Da dove proviene il virus EbolaL’origine del virus è sconosciuta, ma è molto probabile che il suo serbatoio naturale siano le volpi volanti o pipistrelli della frutta che abitano le foreste tropicali. Il virus vive all’interno di questi animali senza però causare loro alcuna malattia. Potrebbe esserci stato un passaggio ad altri animali e successivamente all’uomo attraverso il consumo di carne di animali selvatici come antilopi o scimpanzé. Il fenomeno si è aggravato da quando le grandi compagnie del legname e minerarie, sono penetrate nella giungla per il disboscamento e la ricerca di minerali, spingendo gli abitanti dei singoli villaggi a nutrirsi del bush-meat, cioè della carne ricavata da animali selvatici.

Come si trasmette il virus EbolaIl contagio avviene per contatto diretto con persone  malate, attraverso la cute e le mucose con il sangue o altri fluidi corporei o secrezioni (urine, feci, vomito, saliva, lacrime, sudore, sperma)   o attraverso il contatto con oggetti contaminati quali vestiti, biancheria da letto o altri oggetti sporchi dei fluidi infetti o aghi usati.  La persona infetta diventa contagiosa tramite secrezioni quando comincia a manifestare sintomi. Non è contagiosa durante il periodo d’incubazione della malattia. La persona si mantiene contagiosa fino a quando il virus è rilevabile nel sangue e nelle secrezioni. La trasmissione del virus tramite allattamento e per via sessuale può avvenire anche dopo la guarigione clinica. La permanenza del virus nello sperma può verificarsi da 7 a 12 settimane dopo la guarigione clinica. L’infezione da malattia da virus Ebola può essere confermata solo attraverso test di laboratorio e per ora il virus viene rilevato nel sangue solo dopo l’inizio dei sintomi. Ad oggi non si evidenzia il contagio attraverso l’aria, perché il virus non si insedia nelle vie respiratorie.

Quanto tempo trascorre tra il contagio e il manifestarsi dei sintomi della malattia?Il periodo d’incubazione, cioè l’intervallo di tempo che intercorre tra l’infezione e la comparsa dei sintomi di malattia, va dai 2 ai 21 giorni, con una media di 8/10 giorni.

Quali sono i sintomiComparsa improvvisa di febbre oltre i 38°C ; intensa debolezza, dolori muscolari, mal di testa e mal di gola, singhiozzo, tosse, dolore al petto, difficoltà alla deglutizione e alla respirazione, esantema cutaneo diffuso, vomito, diarrea, seguiti poi da insufficienza renale ed epatica e in alcuni casi da emorragia sia interna che esterna.

Quanto è resistente il virus Ebola?  Il virus Ebola è molto labile e viene eliminato facilmente da sapone, candeggina, luce solare o asciugatura e sopravvive solo per breve tempo su superfici esposte alla luce solare o secche.

Quali sono le persone a più alto rischio di contagio? 1 - Operatori della sanitàche vengono a contatto faccia a faccia (ad esempio a meno di 1 metro di distanza), senza appropriati dispositivi di protezione individuale, con una persona che presenta sintomi e che proviene da zone epidemiche per Ebola da meno di 21 giorni; 2 - Familiario altre persone a stretto contatto con una persona infetta e/o malata e con qualunque materiale contaminato dai suoi fluidi corporei; 3 - Persone che hanno contatto direttocon i corpi delle persone defunte per Ebola nelle cerimonie funebri nelle zone epidemiche; 4 - Persone che hanno manipolato e/o consumato selvaggina cruda o cotta nelle zone a rischio; 5 - Persone che hanno avuto rapporti sessuali non protetti con una persona malata, anche se guarita, nelle 12 settimane dopo l’inizio dei sintomi.

Quando non c’è il rischio di contagioUn contatto casuale in luoghi pubblici con persone che non mostrano segni di malattia, non è a rischio di trasmissione di Ebola. Non si può contrarre la malattia maneggiando denaro, prodotti alimentari o nuotando in piscina. Il virus Ebola non viene trasmesso con la puntura di zanzare. A differenza di altri  Paesi Europei, l’Italia non ha collegamenti aerei diretti con i Paesi dove esiste una trasmissione diffusa e intensa da virus Ebola (Liberia, Sierra Leone e Guinea Conakri).

Come si cura la malattia da EbolaLe persone malate necessitano di terapia intensiva perché sono disidratate e hanno bisogno di liquidi per via endovenosa. Attualmente non esiste una cura specifica , anche se circa la metà delle persone contagiate sono guarite.

Esiste un vaccino contro l’EbolaAttualmente non esiste alcun vaccino autorizzato. Alcuni vaccini sono in fase di sperimentazione, ma nessuno è per ora disponibile per uso clinico.

Per ulteriori informazioni consultare i seguenti link
Ministero della Salute :http://www.salute.gov.it/