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mercoledì 20 aprile 2016

MILANO - GIOVEDì 21 APRILE 2016, RETE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE DI MILANO E LOMBARDIA : INCONTRO al CENTRO CULTURALE “CONCETTO MARCHESI”- VIA SPALLANZANI, 6 - DALLE ORE 17,00 ALLE 20,00

MILANO - GIOVEDì 21 APRILE 2016 

 INCONTRO al  CENTRO CULTURALE

“CONCETTO MARCHESI”

VIA SPALLANZANI, 6 - DALLE ORE 17,00 ALLE 20,00

L’incontro-convegno che, a partire dal “Manifesto della Rete Europea contro la privatizzazione e la commercializzazione della salute, del lavoro sociale e della protezione sociale” , abbiamo svolto il 7 aprile u.s., alla Sala degli Affreschi della Provincia di Milano, è stato molto interessante e altrettanto importante.

Ci siamo idealmente e anche praticamente legati al movimento internazionale di difesa del diritto e dei diritti alla salute. Infatti oltre la presenza fisica di Hakim Baya dalla Francia, abbiamo interloquito anche con gli spagnoli che fanno parte del medesimo movimento.


Vi sono, ad avviso dello scrivente due problemi da affrontare: il primo riguarda il come dare continuità alla iniziativa del 7 aprile, il secondo che cosa concretamente fare e come agire per raggiungere l’obiettivo della difesa del diritto alla salute. Per fare ciò, non avendo avuto la possibilità di discutere dati i tempi ristretti dell’incontro proponiamo di rivederci per discutere ed entrare nel merito del che fare. Non pensiamo di fare un riassunto di quanto è stato detto perché sarebbe molto limitativo, invece si possono risentire gli interventi andando sul sito di MD (medicinademocratica.org), non appena verranno inseriti. Inoltre si può chiedere agli stessi relatori di rispondere alle questioni che possono essere poste.

Utile potrebbe essere una scheda dei vari paesi europei dove si è manifestato l’attacco al diritto alla salute: oltre la Francia si potrebbe descrivere che cosa è successo e sta succedendo in Inghilterra (1), in Spagna, in Germania. Si può prevedere dai confronti spiegati e proiettati da Andrea Micheli cosa potrà succedere in termini di perdita di salute (speranza di vita e malattia) in questi paesi e più in generale in Europa.
E veniamo a noi in Italia: quanto si è manifestato fino ad oggi e le previsioni che sono state fatte non ci lasciano indifferenti. Non possiamo semplicemente constatare i fatti, occorre vedere come possiamo o dobbiamo muoverci in proposito: intanto proponiamo di collegarci in modo permanente e organizzato alla Rete di Milano e Lombardia e aggiungiamo se lo riteniamo utile – e per certi versi indispensabile – collegandoci anche con la Rete “Sostenibilità e Salute”, che opera a livello nazionale (in allegato il documento fondativo) (2). Costruiamo una piattaforma comune e vediamo come portarla avanti.
www.robertomangosi.com

Ad esempio: a) di fronte ai fatti di corruzione di cui è stato esplicitato non solo il problema morale, ma anche il danno economico che è stato prodotto e continua a prodursi, costituiamoci se giuridicamente legittimati (le associazioni e i sindacati che hanno uno statuto) parte civile nei processi se e quando verranno aperti; b) incontriamoci con i sindacati confederali spiegando loro il danno “storico” che stanno compiendo inserendo nei contratti collettivi nazionali di lavoro la cd sanità integrativa. E facciamo un’azione informativa diretta nei confronti dei lavoratori. c) Ancora informiamo e facciamo vedere il conflitto di interessi fra chi deve tutelare i propri associati e al tempo stesso promuovere indicazioni di tipo generale: le linee guida diagnostiche e terapeutiche non possono essere affidate a chi “naturalmente” provoca inflazione medica. Sono tutti i soggetti interessati – e non solo le società scientifiche - che devono intervenire. d) la partecipazione dei soggetti “di salute” (i cittadini in qualche modo organizzati) è ancora possibile? Le leggi che contengono norme sulla partecipazione (legge 833/78; legge regionale 48/1988;