all'ArciBellezza, in via Bellezza 16/A il 22 aprile alle ore 18.00 l'inaugurazione di una mostra a fumetti “Marcinelle 1956. Una memoria da condividere”, che rimarrà aperta fino al 4 maggio.
<<“Marcinelle 1956 – memoria da condividere” è un
progetto che nasce da un’idea di Giovanna Frisoli, docente di cinema e fumetto presso
la scuola Arte&Messaggio. L’idea di far rivivere qualcosa accaduto più di
50 anni fa attraverso un linguaggio visivo accessibile anche ai più giovani ci
è sembrata davvero stimolante, e abbiamo subito notato che c’erano non pochi
punti di connessione con le vicende più attuali: basti pensare alle difficoltà
nel mondo del lavoro, alla sicurezza dei lavoratori, al tema dell’immigrazione
e dell’emigrazione all’estero.>>
Il collettivo
Illustralapics è un collettivo che si propone di tradurre nuove idee
attraverso il linguaggio visivo della graphic novel e dell’illustrazione.
Attualmente è costituito da quattro illustratrici (Silvia Cancelmo, Valeria
Frustaci, Federica Gagliardo, Alessandra Manfredi) che hanno sviluppato quattro
graphic novel, con l’obiettivo di illustrare ad un pubblico di tutte le età la
tragedia accaduta l’8 agosto 1956 a Marcinelle, facendo così rivivere un
ricordo che non dovrebbe mai essere dimenticato.
Ognuna delle illustratrici ha cercato di interpretare
diversi aspetti dell’incidente, scegliendo diversi punti di vista per la
narrazione: un bambino a cui il nonno racconta cos’è successo tanti anni prima,
oppure una famiglia intera di fronte ai disagi dovuti all’emigrazione in un
paese straniero. Hanno ripercorso attraverso il disegno un episodio storico che
ha vari punti di contatto con la realtà dei giorni nostri, dal tema della
sicurezza sul lavoro a quello dell’immigrazione, dato che la maggioranza dei
minatori coinvolti nel disastro erano italiani trasferitisi in Belgio in cerca
di fortuna.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera : avvenne la
mattina dell'8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di
Marcinelle, in Belgio. Si trattò di un incendio, causato dalla combustione di
olio ad alta pressione a causa di una scintilla elettrica, che, sviluppatosi
vicino al condotto dell'aria principale, riempì di fumo tutto il pozzo
minerario, provocando la morte di 262 delle 274 persone ivi presenti, in gran parte emigranti italiani. Per
numero di vittime, l'incidente è quello che ha provocato il maggior numero di
vittime tra gli italiani all'estero in tempo di pace dopo Monongah e Dawson.
Il sito Bois du Cazier, oramai dismesso, fa parte dei
patrimoni storici dell'UNESCO