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lunedì 12 maggio 2014

FMI e PENSIONI : a tutti i Governi, tagliare le pensioni pubbliche ed aumentare l’età pensionabile...ma al nostro staff le pensioni vitalizie sono pagabili a partire da 50 anni !

Il Fondo Monetario, forse l’istituzione finanziaria più potente del pianeta, nacque dagli accordi della conferenza internazionale di Bretton Woods tenutasi nel 1944 indetta dal Presidente Franklin D. Roosevelt per definire delle solide basi alla ricostruzione del dopoguerra. Alla conferenza parteciparono 44 nazioni e il Fondo cominciò ad operare il 27 dicembre 1945. Il FMI non concede i suoi prestiti tutti in una volta, ma come “accordo standby”, ovvero in piccole “tranche”, ad ognuna delle quali deve corrispondere un rinnovato ossequio alle “condizioni”. Come dice lo stesso Fondo, è una tecnica che conferisce più autorità per indurre un paese “ad attuare con maggiore energia politiche miranti al mantenimento della stabilità monetaria e a garantire il necessario sistema liberista dei pagamenti “.
Tra le tante condizioni ad ogni suo prestito il Fondo Monetario Internazionale (FMI)< chiede> ai Governi di quasi tutto il Mondo di tagliare le pensioni pubbliche ed aumentare l’età pensionabile; l’Italia ha ottemperato come  per dovere ad <ordini  inderogabili >,con l’articolo 24 del Decreto Legge n. 201 del 2011, convertito in Legge 214/2011,nota come riforma Fornero. I politici attraverso i Media però si vantano che i nostri debiti non sono stati sottoposti al FMI ma guarda caso le condizioni sono più o meno le stesse anzi per le pensioni l’Italia è una delle nazioni al mondo che manda i suoi cittadini più tardi in pensioni ,..allora quali <condizioni> e di chi sono state rispettate? Ecco altri creditori, altri personaggi non eletti dal popolo, chiedono più o meno le stesse condizioni che riconducono alle stesse rigide regole da rispettare assolutamente.
Nel nostro paese, i politici che hanno sottoscritto l’ultima riforma pensionistica hanno introdotto anche delle rigidità sulle regole di accesso alla quiescenza,che hanno impedito di salvaguardare i limiti di fruizione degli assegni pensionistici previsti, stralciando anche specificità legate alle mansioni usuranti che meritavano una particolare attenzione. E’ciò che iIl FMI in effetti sta dicendo: vivere più a lungo comporta gravi conseguenze per il sistema finanziario! Ma è l’unica soluzione? Con una politica di crescita, con più occupazione, senza una manodopera mal pagata,con più contributi e una ricchezza equa-distribuita la longevità non sarebbe <ben pagata >? Però guarda caso  le raccomandazioni ai governi sulle pensioni non valgono per lo stesso personale del FMI che oltre a percepire ottimi stipendi la loro struttura pensione permette pensioni superiori a 100.000 dollari l'anno anche nei loro primi 50 anni. Dal link FMI infatti si legge : <(.)il piano che prevede sia con una rendita a vita pensione o un beneficio ritiro in capitale, a seconda della vostra età e anni di servizio. Altri vantaggi quali decesso, pensioni di invalidità e le prestazioni bambini fanno parte del piano. Pensioni vitalizie sono pagabili a partire da 50 anni con un minimo di 3 anni di servizio. L'età normale di pensionamento è 62 e delle pensioni a partire anteriore sono soggetti a sanzioni di prepensionamento. Le prestazioni sono disciplinate dalle disposizioni del piano e non sono direttamente collegate al valore cumulato dei contributi apportati al piano da parte del personale o del Fondo.(.)>
Ecco penso che non indirizzare il disappunto sulle pensioni e Welfare ad un  FMI o ad altre Istituzioni europee-mondiali servirebbe a poco,.. limitarle ai politici eletti fino adesso non hanno provocato alcun effetto positivo per cittadini italiani e per gli altri Stati anzi una enorme ricchezza continua a concentrarsi sempre più nelle mani  di poche persone.
La realtà è sempre più evidente: organi non eletti,lobbies e alta finanza hanno capacità ormai decisionali sul Welfare e sulle Carte Costituzionale di ogni Stato caduto nel circuito del debito pubblico o di crisi economica grazie ad un <sistema finanziario> messo da tempo in atto ormai detto da molti economisti da mandare in  pensione!                            
11 05 2014  a cura di Carmine Curcio, macchinista FS
p.s.
ad esempio : Cottarelli (classe 1954),  il commissario italiano alla spending review, l'uomo dei tagli agli sprechi pubblici, ex direttore del dipartimento degli Affari Fiscali del FMI   ha spiegato :«Sì, a 59 anni ho anche la pensione percepita dal Fmi 220 mila euro, e di essersi dimesso dal Fondo monetario internazionale il giorno prima di essere nominato commissario alla spesa, però sottolinea che se fosse rimasto negli Stati Uniti, la sua pensione sarebbe stata tassata con l’aliquota del 10%,in Italia invece paga regolarmente un’aliquota del 46,23%.