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lunedì 21 luglio 2014

Ai nostri figli, ai giovani : siamo dalla stessa parte della barricata!

Ci ha scritto, riceviamo e pubblichiamo :
18 07 2014 Da Carmine Curcio (macchinista FS) : non aspettiamo sempre i patti generazionali dai politici e dai Media, il vero patto incominciamolo a fare noi !
L'ho inviata già ai miei figli ed ai giovani ...... 

Ai nostri figli, ai giovani : siamo dalla stessa parte della barricata!
Carissimi figli, carissimi giovani siete per noi un tesoro inestimabile ,voi siete il nostro futuro, il nostro DNA che rimarrà anche dopo che noi non ci saremo più. In voi rimarrà parte del DNA che rimarrà nei vostri figli e nei figli dei vostri figli. Noi siamo convinti che il vostro avvenire debba essere migliore del nostro perché migliorando voi miglioreremo anche noi grazie a quella parte di DNA che rimarrà in voi.
Siamo dietro la stessa barricata a difendere diritti e lavoro ed  è veramente difficile dimenticare l’epiteto che l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero attribuì ai giovani italiani durante un convegno di Assolombarda: non bisogna mai essere troppo"choosy”, meglio prendere la prima offerta e poi vedere da dentro e non aspettare il posto ideale. 

Non siamo ancora tenuti per decreto legge a conoscere la lingua inglese, ci permettiamo di tradurre questo buffo vocabolo: choosy sta per “schizzinoso” o anche “fannullone”. Si pensi anche al temerario: mandiamo i ‘bamboccioni’ fuori di casa pronunciato da Padoa Schioppa: e alla fin fine poco importa se quel “fuori” possa diventare in mezzo a una strada. 
E rammentiamo come l’ex premier Mario Monti, sempre composto, preciso, sobrio, abbia pronunciato: il posto fisso è monotono. Soggetti rispettosi <delle regole, flessibilità e competitività, fatte nelle stanze dei bottoni delle corporation> ma che hanno contribuito solo alla sconfitta della gioventù italiana, che si è aggravata sempre di più in quest’ultimo sciagurato triennio . 

I dati parlano chiaro in questo Paese in cui la disoccupazione degli under 30 si aggira ormai attorno al 43%. Potrebbe anche esserci qualche fannullone, ma d’altra parte, le affermazioni fin qui elencate si basano su fondamenta traballanti, come dimostrato da
un recente studio della Coldiretti, che attesta come un giovane su quattro (il 23%) accetterebbe un posto da spazzino, il 27% entrerebbe in un call center e il 36% vestirebbe volentieri la casacca di pony express. Alla faccia di chi sostiene che i giovani non solo non cercano un posto di lavoro, perchè intanto vivono bene, coccolati e spesati, a casa con mamma e papà, ma che quando lo cercano fanno pure gli schizzinosi. Per vivere, e sopravvivere, torna la paghetta. 

I dati del Censis raccontano non solo un paese vecchio ma un paese di giovani poveri, dopo che l’Inps l’altro giorno aveva celebrato il dato delle pensioni da 500 a mille euro al mese per il 43% degli anziani.
Dunque? Dei 4,4 milioni di giovani con età compresa tra 18 e 34 anni che vivono per conto proprio, single o sposati/conviventi, 980 mila non riescono a coprire le spese mensili con il proprio reddito. Sono 2,3 milioni quelli che ricevono regolarmente o frequentemente un aiuto economico dai genitori, per sopperire alle necessità. A questo si aggiunge un altro dato terrificante.
In dieci anni l’Italia ha perso 1.959.000 giovani di età compresa tra 18 e 34 anni a causa della denatalità, meno 14,9% nel decennio. E gli attuali 11,2 milioni di giovani stanno cambiando rapidamente gli stili di vita. Rimangono sempre di più a casa con i genitori: 6,9 milioni nel 2013, cioè il 61% del totale.
Ma tendono anche a sposarsi sempre meno: nel 2013 risulta coniugato il 22,1%, in diminuzione rispetto al 30,6% di dieci anni prima. Ultimo colpo di grazia: secondo il Censis la scomparsa dei posti per i giovani costa oltre 152 miliardi di euro. In quasi dieci anni si sono persi 2,3 milioni di posti di lavoro tra i ragazzi di 18-34 anni e gli occupati under 35 sono diminuiti di 12,7 punti percentuali dal 58,7% del 2004 al 46% del 2013. Anche se vi sono genitori che hanno più possibilità di sostenere i propri figli questo è un fenomeno che va riducendosi giorno dopo giorno. Ma la  cosa che incomincia a preoccuparci ancora di più è quella che se andiamo avanti così, con le varie riforme del lavoro e con l’innalzamento dell’età pensionabile, anche il nostro sostegno sarà minato, allora forse  ci etichetteranno old-choosy, old-bamboccioni ; ecco noi siamo e resteremo con voi dalla stessa parte della barricata,.. non saremo mai tra coloro i quali  tagliano i diritti facendoli passare come privilegi!                      
 I vostri genitori ,…quelli dalla stessa parte della barricata.