24 OTTOBRE, SCIOPERI GENERALI USB e ORSA FERROVIE
I ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più
poveri! E’ il risultato di anni di licenziamenti, disoccupazione, precarietà,
diminuzione dei diritti, privatizzazioni, taglio delle pensioni, aumento delle
tasse. Ma ancora non sono sazi: il governo Renzi vuole togliere i residui
diritti dell’articolo 18, imporre un contratto di prova lunghissimo, mettere in
busta paga il Tfr (soldi nostri) al posto del rinnovo dei contratti, bloccare
all’infinito il contratto degli statali, svendere aziende pubbliche efficienti,
tagliare fondi alla scuola e alla sanità privatizzandole sempre più,
dequalificare l’Inps e favorire i fondi pensione. Questo è il jobs act, questa
è la riforma del lavoro, questo è il senso del Testo unico sulla
rappresentanza. Che si aggiunge alla riscrittura della costituzione, alla
riforma del Senato. E il bello è che è il frutto di un governo cosiddetto “di
sinistra”.
Ma è il frutto di una lunga, lunghissima, sequela di governi, da
Prodi, a Berlusconi, a D’Alema, a Monti, a Letta fino a Renzi. In un crescendo
di leggi contro il lavoro e i suoi diritti, a favore degli imprenditori e
contro i lavoratori. Senza distinzioni tra governi di destra e sinistra. Con la
complicità di sindacati come Cgil, Cisl e Uil, sempre piegati al volere di lor
signori, mai propensi alla lotta ma alla mediazione sempre verso il basso. E
non è un problema solo di Camusso, Bonanni e Angeletti. Sono i loro
rappresentanti nelle fabbriche, nelle aziende, in ogni luogo di lavoro che
hanno la stessa mentalità remissiva, gli stessi comportamenti complici delle
direzioni. Tutti uniti e sempre contro chi invece si ribella, lotta, resiste.
Per tutte queste ragioni USB ha proclamato per il 24 ottobre
24 ore di sciopero generale. Per tenere alta la testa di chi lavora, per
difendere i diritti di chi lavora, per dare lavoro ai giovani disoccupati ma
anche a quelli espulsi dalle aziende a 40-50 anni, per investimenti produttivi,
per la ricerca, per una pensione decente, per una sanità efficiente. Contro la
corruzione e l’evasione fiscale.
I Ferrovieri di tutte le imprese ferroviarie partecipano con le seguenti modalità:
Personale connesso alla circolazione dei treni e turnisti: dalle ore 9.01 alle 16.59.
Restante personale intera giornata 24 ottobre
- Per difendere ed estendere i diritti dell’art. 18, già pesantemente limitati dalla
Legge Fornero, in tutte le imprese ed a tutti i lavoratori ;
- Per invertire le attuali scelte politiche che mirano a ridurre i diritti dei più deboli,
dei giovani, per evitare i licenziamenti di comodo e che il lavoro sia sottopagato;
- Per rivendicare azioni in grado di garantire l’occupazione, il futuro ai giovani, un
sistema di welfare dignitoso per tutti e nell’ambito dei processi di privatizzazione e liberalizzazione clausole sociali in grado di tutelare l’occupazione, i diritti e le retribuzioni;
- per combattere l’evasione e l’elusione fiscale, per tassare le grandi rendite
finanziarie in una Nazione ove solo il 10% degli italiani detiene oltre il 60% del reddito dell’intero Paese;
- Per modificare i limiti pensionistici della Legge Fornero che hanno acuito il dramma della disoccupazione giovanile, impedito il ricambio generazionale e tolto ai ferrovieri il riconoscimento della gravosità e dell’usura di un lavoro strettamente legato alla sicurezza dell’esercizio;
- Per evitare che nei prossimi anni oltre al lavoro sottopagato ci siano anche pensioni sottopagate;
- Per scongiurare l’ennesimo danno che produrrà il T.F.R. in busta paga: un miraggio di denaro fresco per i lavoratori ed un vantaggio per le banche e per gli interessi che gravitano intorno ad esse;
Per manifestare il pieno dissenso a queste scellerate decisioni politiche i ferrovieri
dell’OR.S.A. hanno deciso di partecipare il giorno 24 ottobre alla grande
manifestazione organizzata dall’OR.S.A. Sicilia che si terrà a Messina.
I lavoratori delle Ferrovie solidarizzano con tutti coloro che: il lavoro non lo trovano,
lo hanno perso o è precario o per lavorare accettano il ricatto di essere sottopagati
senza diritti e tutele.
Roma, 15 ottobre 2014
Segreteria Generale Or.S.A. Ferrovie