Scene di guerriglia a Parigi, dove i primi incidenti nella manifestazione contro la riforma del lavoro si sono tramutati ormai in una battaglia tra forze dell’ordine e dimostranti. La legge contestata, già ribattezzata il Jobs act alla francese, è passata in serata in Assemblea Nazionale dopo che il governo ha deciso di porre la fiducia. Si registrano due feriti, un ragazzo è stato colpito alla testa e tre persone sono state fermate, una all’inizio della manifestazione agli Invalides, le altre due durante violenti scontri con la polizia: erano armate di mazze da baseball e avevano il volto coperto da passamontagna. Gli agenti hanno anche lanciato gas lacrimogeni. Disordini sono segnalati anche nei cortei di Nantes eRennes.
Il dibattito sull’adozione della riforma del codice del lavoro, sulla quale il governo di Manuel Valls ha deciso di porre la questione di fiducia, è iniziato alle 16. L’esecutivo ha infatti deciso di ricorrere all’articolo della costituzione 49-3, che permette di approvare una legge senza il voto del Parlamento: l’assemblea può opporsi solo votando una mozione di sfiducia, che in questo caso è stata presentata dal centrodestra. L’opposizione non aveva i numeri per fare passare il testo, ma fino alla fine a preoccupare la maggioranza è la sinistra dissidente: soltanto per due voti i “frondisti” non sono riusciti a presentare una propria mozione.
La riforma, contestata da sindacati e movimenti sociali, prevede aumentare la flessibilità del mercato del lavoro. In particolare, come nel caso del nostrano Jobs act, la legge intende facilitare i licenziamenti e ridurre i ricorsi davanti al giudice. Allo stesso tempo, il testo di propone di ritoccare il sistema delle 35 ore settimanali, tagliando le indennità per gli straordinari e aumentando il tempo massimo di lavoro settimanale medio.