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sabato 4 giugno 2016

Sulla situazione sociale in Francia (da Solidaires)


Sulla situazione sociale in Francia 
Abbiamo da quattro ani un presidente della Repubblica di sinistra e una Camera di sinistra. E una volta di più abbiamo, con questa situazione, la prova che la lotta delle classe non si ferma con elezioni nel quadro del sistema, e anche la prova che la sinistra sa servire gli interesti del capitalismo quanto è al potere. La disoccupazione cresca, la precarietà è diventata la regola, i servizi pubblici sono indeboliti, gli immigrati stigmatizzati. Similmente agli altri governi europei e ai precedenti governi francesi, il governo francese prensenta un nueva legge contro i lavoratori. Come se sapete, i lavoratori in Francia sono in lotta. Dal 9 marzo 2016, con altri sindacati di lavoratori e di studenti, Solidaires ha chiamato i lavoratori della Francia alla lotta contro la loi Travail, la legge sul ‘lavoro’. Questa legge significherebbe un arretramento senza precedenti nei diritti individuali e collettivi dei lavoratori. Accettare la proposta di legge dal governo per soddisfare i datori di lavoro , significherebbe: • accettare la liquidazione delle 35 ore di lavoro la settimana • accettare di lavorare fino a 12 ore al giorno • accettare che i padroni possono licenziare quando vogliono e come vogliono • accettare straordinari aumentati soltanto del 10 % (invece del 25 % ) • accettare che gli apprendisti minori debbano lavorare 10 ore al giorno e 40 ore settimanali • accettare che i referendum azinedali, imposti dal ricatto, possano annullare i diritti collettivi. L’Unione sindacale Solidaires, CGT, FO e FSU e i sindacati degli studenti hanno promosso dopo il 9 marzo manifestazioni e scioperi, il 31 marzo, il 9 aprile, 13 aprile, 26 aprile, 28 aprile, il primo maggio, il 17 e il 19 maggio e il 26 maggio, due giorni fa... I lavoratori con l’Unione sindacale Solidaires difendono queste richieste: riduzione dell'orario di lavoro senza perdita di retribuzione, diritto di veto per i rappresentanti dei lavoratori, un'altra divisione della ricchezza che produciamo a favore dei lavoratori… Scioperi organizzati con l’intenzione di essere prolungati sono iniziati 15 giorni con la partecipazione di varie realtà nelle varie città e aziende: nel settore ferroviario, nelle raffinerie di petrolio, nel trasporto cargo su strada. Oltre a questi settori professionali nazionali, a livello locale ci sono scioperi in molte altre imprese (commercio , edilizia, industria , servizi postali , nel settore culturale, sanitario, nei porti commerciali , etc.). Con centinaia di migliaia di persone che manifestano, manifestazioni notturne o azioni di blocco in molte città della Francia. La legge ‘lavoro’ è nettamente respinta dalla popolazione francese. Contrariamente a ciò che dice la propaganda del governo, il movimento non si sta indebolendo. Ma non è ancora abbastanza forte per vincere. Questa è la sfida dei prossimi giorni: avere più settori in sciopero. Ci sarano nuovi appelli nazionale a scioperare. I lavoratori hanno bisogna dell’unità dei sindacati francesi per costruire una riposta al livello dell’attacco della legge ‘lavoro’. Per finire, l’union sindacale Solidaires denuncia lo Stato francese violento che reprime i lavoratori. Contro il movimento di scioperi e le manifestazioni, il governo usa le forze dell’ordine: polizia come gendarmeria, che va davanti ai manifestanti e usa quasi continuamente contro i manifestanti e i giornalisti dei gas lacrimogeni, flashball et granate (con elementi in plastica dura). Ci sono stati compagni arrestati durante le azioni di blocco o durante le manifestazioni. Qualcuno è ancora in detenzione prima di uno processo legale (un compagno de la CGT a Lille, Nord), altrisono liberi in attesa di un processo legale. L'Union syndicale Solidaires denuncia ancora una volta la violenza della polizia e la repressione (arresti e custodia ) contro i manifestanti, ma anche le perquisizione della polizia nelle sedi dei sindacati (devastazione della sede della CNT a Lille nelle ultime settimane e la settimana scorsa è successo alla sede di Solidaires di Rennes (Ille-et –Vilaine). Le prossime settimane saranno fondamentale per vincere contro il governo e la sua legge 'lavoro', la lotta si fa giornata dopo giornata e Solidaires con CGT, FO e FSU hanno già chiamato a un demostrazione nazionale a Parigi il 14 giugnio. La Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotta Solidaires e altre organizzazioni sindacali d’Europa, d’America, d’Africa e dell’Asia cercano di costruire un rete internazionale del "sindacalismo di lotta, autonoma, democratica, alternativa, femminista, internazionalista". Questi rapporti internazionali intensi e regolari vengono utilizzati per scambiare le esperienze di lotta. Insieme coordiniamo campagne internazionali congiunte, sia per avanzare rivendicazioni sia per sostenere la solidarietà internazionale. Nel Marzo 2013, a St-Denis (Francia), abbiamo accolto 200 delegati di base di 25 Paesi, su proposta di Solidaires, della CGT (Stato Spagnolo) e di CSP-Conlutas (Brasile). Nei loro interventi, sindacati e delegati hanno sottolineato la necessità di condurre insieme la "lotta di classe" per opporsi ai “patti sociali" e al "dialogo sociale", sostenuto dalla falsa unione in cerca di "pace sociale". Nel giugno 2015, abbiamo organizzato un nuovo incontro internazionale a Campinas (Brasile ) . In questa occasione , abbiamo apprezzato collettivamente gli sviluppi positivi nella costruzione della nostra rete, tra cui il suo allargamento, ma anche quanta strada dobbiamo ancora fare per darci il necessario strumento comune internazionale di tutte le forze sindacali che sostengono e praticano un sindacato di lotta, anticapitalista, di auto-governo , democratico, ambientalista, indipendente da padroni e governi, internazionalista, e la lotta contro tutte le forme di oppressione (il sessismo , il razzismo , l'omofobia , la xenofobia ) . La democrazia operaia, l'auto-organizzazione dei lavoratori sono anche tra i nostri riferimenti comuni . È ciò che proviamo a fare attraverso la Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotta che riunisce organizzazioni sindacali, correnti sindacali, interprofessionali o di settori professionali, nazionali o locali, delle Americhe, dell’Asia, dell’Africa e dell'Europa, soprattutto. È uno strumento da sviluppare, insieme: contro la repressione, in sostegno alle nostre lotte, per riflettere ed elaborare, per inventare e rinforzare i contro-poteri e costruire in lotte di oggi la società che vogliamo per domani. www.laboursolidarity.org