-

per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" SCRIVI A: dallapartedeilavoratori@gmail.com -- per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" scrivi a: dallapartedeilavoratori@gmail.com
1945 -2018 73° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO : Buon 25 Aprile !!!
*****
*****CAMPAGNA DICO 32 - SALUTE PER TUTTE E TUTTI! - HEALTH4ALL - GIORNATA EUROPEA CONTRO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SALUTE, LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
*****
*****

NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA !




domenica 2 aprile 2017

Milano, un segnale del sindaco ai tranvieri ribelli per salvare il Fuorisalone dallo sciopero del 5 aprile (da Repubblica.it | Milano)

 http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/03/30/news/lo_scontro_sull_atm-161752506/
Milano, un segnale del sindaco ai tranvieri ribelli per salvare il Fuorisalone dallo sciopero del 5 aprile
di ALESSIA GALLIONE

30 marzo 2017

Nella vertenza sulla gara la prima mossa attesa dai lavoratori è la moratoria per un anno. Ma i sindacati vogliono anche rassicurazioni sull’ipotesi affidamento in house del servizio
E adesso Palazzo Marino ha un'emergenza da risolvere. È la priorità di queste ore: evitare lo sciopero di Atm che i sindacati hanno proclamato per il 5 aprile, quattro ore di blocco, dalle 8,45 alle 12,45, che rischiano però di avere un impatto devastante sulla città. Un duro colpo all'immagine del "modello Milano" visto che cadono in pieno Salone del mobile. Con un rischio ulteriore, quello di rivedere scorrere le scene di agitazioni "selvagge" già andate in scena nel 2013.
Le diplomazie, raccontano in piazza Scala, sono al lavoro. Per ora, i sindacati non tornano indietro, ma due giorni fa c'è stato un incontro convocato in prefettura a cui hanno partecipato tutte le sigle e il Comune e, almeno, il dialogo si è riaperto. Sul piatto c'è il futuro del trasporto pubblico locale e le preoccupazioni dei lavoratori per la gara che Palazzo Marino dovrà fare per affidare la gestione della mobilità. I sindacati temono uno spezzettamento del servizio e soprattutto esuberi. Perché attorno ad Atm si sono sommate tensioni a tensioni. Con un complicato cambio di governance che ha coinciso con il caso delle quote di M5 vendute da Astaldi a Fs e i timori - paventati dallo stesso Bruno Rota - di una scalata di Ferrovie al sistema delle metropolitane della città. Ed è questo che adesso vuole fare Palazzo Marino: ripartire da qui, da un rapporto ricucito con i sindacati, per sminare il campo. Quali saranno i passaggi?
I lavoratori hanno convocato per lunedì prossimo un presidio in piazza Scala. E prima di allora o in vista di questo appuntamento - è la strategia dell'amministrazione - Beppe Sala potrebbe parlare. Una dichiarazione politica per assicurare la volontà della sua giunta di rafforzare sempre di più il ruolo di Atm e continuare a far crescere l'azienda. Il sindaco, raccontano ancora le diplomazie, non potrà ancora esprimersi in modo netto sul futuro del trasporto, ma le sue parole - giurano i fedelissimi - segneranno comunque una direzione. E qui si torna alla vera questione. In piazza Scala è stata aperta un'istruttoria tecnica per capire, come ha spiegato lo stesso Sala nei giorni scorsi, se sia necessario bandire una gara per il trasporto pubblico milanese o se, invece, bus, tram e metrò potranno essere affidate in house ad Atm.
Ancora prima, però, il Comune dovrà approvare definitivamente la proroga di un anno del servizio alla sua partecipata. Serviranno almeno altre due settimane. La giunta vuole condividere il passaggio con il nuovo cda e, possibilmente, con il prossimo dg. I sindacati temono che il contratto con Atm possa nascondere ulteriori tagli. Il Comune nega questa ipotesi anche se sul piatto c'è l'idea di ritoccare alcuni punti per provare a cancellare, però, alcune riduzioni di corse varate a causa delle difficoltà di bilancio.