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giovedì 2 ottobre 2014

ARTICOLO 18, CI RISIAMO Vogliono risanare il paese licenziando i Lavoratori


A quanto pare il problema del governo (di sinistra) non è l’evasione fiscale o fare una legge sul conflitto di interessi o aggravare le sanzioni sul falso in bilancio e combattere la malavita… il vero problema è come far contenti i padroni regalando loro la possibilità di licenziare come e quando vogliono. Per quale motivo?  per rilanciare l’economia? Ma siamo sicuri che sia questo il vero motivo?

Quasi 7 milioni di Lavoratori sono ancora “parzialmente” tutelati dall’art.18 della legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori). Abbiamo detto parzialmente perché due anni fa la riforma Fornero, oltre ad avere allungato l’età della pensione, ha inserito alcune modifiche all’articolo 18, riducendo al minimo le tutele per i lavoratori che vengono licenziati: se riescono a dimostrare, davanti al giudice, che non vi è un giustificato motivo al licenziamento, possono essere reintegrati ma solo se forniscono la prova di un licenziamento per discriminazione, in tutti gli altri casi c’è solo un risarcimento economico. 

Ora l’intenzione è di andare oltre e di togliere completamente le tutele previste dall’art. 18 per tutti i nuovi assunti anche non di prima assunzione e cioè per tutti i lavoratori che vengono assunti anche da precedenti attività. Generalmente la prima assunzione avviene dopo i 5 anni di apprendistato e, magari, dopo qualche altro anno con contratti a termine.  

Il governo asserisce che c’è una diseguaglianza di tutele tra lavoratori e lavoratori, in questo modo si renderanno omogenei i diritti, togliendoli a chi li ha. Poi dovrà intervenire il governo per aiutare i lavoratori licenziati sia per la sopravivenza sia per il lavoro futuro, ma con quali soldi? e con quale lavoro? con le “agenzie per il lavoro” gestite dai soliti noti?

Ci dicono che i padroni rischiano di tasca loro e devono poter licenziare senza vincoli, e dove non c’è un “padrone”? e tutte le aziende parastatali o a partecipazione comunale, regionale,  tutte le aziende che lavorano per gli enti pubblici, o le aziende che hanno usufruito degli aiuti economici pubblici, potranno licenziare “senza vincoli” anche loro?  Bella roba!!

Quali possono essere gli effetti di questa riforma (oltre all’inevitabile aumento della disoccupazione)? per prima cosa verrà azzerata l’attività sindacale in quelle poche aziende dove c’è ancora un minimo di tutela dei lavoratori, poi ci sarà un picco di infortuni sul lavoro dato che nessuno oserà denunciare le aziende che non rispettano la legge sulla prevenzione, e ci sarà l’aumento della discriminazione del lavoro femminile che dovranno accettare qualsiasi condizione pur di lavorare e, per finire, la distruzione totale del welfare, dello stato sociale della famiglia     

Ma siamo sicuri che questa sia effettivamente la cura necessaria per rilanciare la nostra economia o, piuttosto, non è altro che un’arma di “distrazione di massa”  il cui unico scopo è quello di mascherare gli insuccessi dell’ennesimo governo che promette improbabili elisir di lunga vita?!

1 Ottobre 2014

ADL Varese – Sindacato di Base