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sabato 4 ottobre 2014

Sos per il futuro di Malpensa: “La concorrenza di Linate cancellerà voli e lavoro” ( da Taxistory )

Sos per il futuro di Malpensa: “La concorrenza di Linate cancellerà voli e lavoro”

malpensa_taxiilgiorno.it «Allarme rosso» per il futuro di Malpensa. Il decreto sulle liberalizzazioni dei voli che favorisce Linate sta suscitando forti preoccupazioni in tutto il territorio varesino. «Cancellerà voli e lavoro», si teme in un’area dove sono numerose le aziende le cui attività sono legate all’aeroporto, migliaia i posti di lavoro. I contraccolpi del provvedimento che di fatto incrementa il numero dei passeggeri al Forlanini potrebbero essere pesanti per l’area varesina già messa alla prova dalla crisi economica. 
«Pochi provvedimenti sono stati negli ultimi anni così forieri di danni per il nostro territorio – dice Giovanni Brugnoli, presidente dell’Unione industriali -. Il Decreto Lupi contiene tutto ciò che temevamo. Poco importa che la si chiami liberalizzazione oppure no. Ai parlamentari locali e a tutti i rappresentanti politici del Varesotto chiediamo di fare almeno una volta fronte comune: almeno si cerchi di garantire la liberalizzazione di Malpensa che funziona bene e costituisce ancora, nonostante tutto, grande opportunità».
Molto preoccupato il sindacato. «Si intravede un futuro nero per Malpensa – dice Umberto Colombo, segretario generale della Cgil di Varese – il decreto a favore di Linate è un colpo mortale. Abbiamo cercato di tenere alto il livello di attenzione su Malpensa, quanto purtroppo sta accadendo conferma che avevamo ragione. Si sta affermando la volontà di affossare Malpensa favorendo dall’altra parte uno scalo come Linate già saturo e nello stesso tempo gli hub concorrenti di Malpensa». I timori riguardano soprattutto l’occupazione, l’impatto può essere devastante con ricadute non solo sulle attività in aeroporto ma anche quelle nell’indotto. Colombo fa sapere che nelle prossime ore ci saranno incontri con Cisl e Uil, con i sindacati del Trasporto e degli altri settori per valutare la situazione e decidere come rispondere al decreto già definito «affossa Malpensa». Sconcertato è il sindaco di Arsago Seprio Claudio Montagnoli che dice: «Quanto sta accadendo è la conferma che per Malpensa è sempre mancata una seria programmazione nazionale. E’ un aeroporto aperto per decreto 16 anni fa e dopo 16 anni ancora non ha una destinazione chiara. E’ uno scalo “malpensato”, e oggi, alla luce del decreto pro Linate, sarebbe proprio il caso di fermarsi a riflettere con serietà sul futuro di questo scalo e sugli investimenti che si stanno facendo».
Anche Federalberghi di Varese manifesta forte preoccupazione. «Quella che doveva essere una promessa di sviluppo con Expo – dichiara Claudio Brovelli, presidente di Federalberghi Varese – si sta rivelando un boomerang per il territorio e per il suo scalo. Con il provvedimento si trasferiscono di fatto passeggeri attravrerso Linate verso hub concorrenti di Malpensa. Concepito per essere un hub, come porta di accesso intercontinentale, non si capisce come con Expo dietro l’angolo si decida di depotenziarlo». Ieri sera del caso s’è discusso anche alla Camera di Commercio: «Prevale in tutte le forze imprenditoriali e sociali presenti nel consiglio estrema preoccupazione», ha detto in una nota il presidente Renato Scapolan. Intanto anche sul fronte politico c’è grande mobilitazione. Lara Comi, eurodeputato e coordinatrice provinciale di Fi è stata la prima ad annunciare la protesta, mentre la Lega Nord invita a partecipare all’iniziativa in programma domenica 5 ottobre alle 17,30 nell’area feste di Buguggiate. E il sindaco di Ferno Mauro Cerutti annuncia: «Siamo pronti come sindaci anche a mettere in atto azioni di protesta».