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domenica 12 ottobre 2014

UE: rafforzamenti della sorveglianza economica ai bilanci nazionali di Stati membri

riceviamo e pubblichiamo da parte di Carmine Curcio, Macchinista FS
UE: rafforzamenti della sorveglianza economica ai bilanci nazionali di Stati membri
<Oramai è che la legge di stabilità verrà scritta proprio a Bruxelles>
Il patto di stabilità e crescita ,PSC, è stato inizialmente approvato nel 1997, in seguito consolidato prima con le riforme promulgate nel 2005 e nel 2011 denominata " six-pack " e poi con il Regolamento pack Due (TWO PACK), entrato in vigore il 30 maggio 2013, introducendo un'ulteriore sorveglianza e di controllo delle procedure per gli Stati membri dell’area euro. Pertanto gli Stati membri dovrebbero rendere pubblici i rispettivi programmi di bilancio nazionali a medio termine alla Commissione e all'Eurogruppo entro il 15 aprile e comunque non oltre il 30 aprile e ogni anno entro il 15 ottobre un progetto di documento programmatico di bilancio per l'anno successivo. In base al PSC, gli Stati membri devono rientrare nei cosiddetti parametri di Mastricht e del Trattato di Lisbona ossia un deficit pubblico non superiore al 3% del PIL (rapporto deficit/PIL < 3%); un debito pubblico al di sotto del 60% del PIL (o, comunque, un debito pubblico tendente al rientro) . Se il deficit di un Paese membro si avvicina al tetto del 3% del PIL, la Commissione Europea propone, ed il Consiglio dei ministri europei in sede di Ecofin approva, un "avvertimento preventivo" (early warning), al quale segue una raccomandazione vera e propria in caso di superamento del tetto. Se a seguito della raccomandazione lo Stato interessato non adotta sufficienti misure correttive della propria politica di bilanci, esso viene sottoposto ad una sanzione che assume la forma di un deposito infruttifero, da convertire in ammenda dopo due anni di persistenza del deficit eccessivo. L'ammontare della sanzione presenta una componente fissa pari allo 0,2% del PIL ed una variabile pari ad 1/10 dello scostamento del disavanzo pubblico dalla soglia del 3%. È comunque previsto un tetto massimo all'entità complessiva della sanzione, pari allo 0,5% del PIL. se invece lo Stato adotta tempestivamente misure correttive, la procedura viene sospesa fino a quando il deficit non viene portato sotto il limite del 3%. Se le stesse misure si rivelano però inadeguate, la procedura viene ripresa e la sanzione irrogata.
La realtà, rispetto a come la raccontano i <media>, oramai è che la legge di stabilità verrà scritta proprio a Bruxelles e non solo quest’anno, ma per tutti gli anni a seguire infatti sono questi atti legislativi soprattutto il <TWO PACK> con i relativi Regolamento (UE) N. 472/2013  e  Regolamento (UE) N. 473/2013 che cravattano molti paesi europei con bilanci disastrosi nelle stesse condizioni a perpetua disciplina fiscale,
Gli ultimi regolamenti UE, stabiliscono disposizioni per il rafforzamento della sorveglianza economica e di bilancio degli Stati membri la cui moneta è l'euro, in cui detti Stati membri :
a) si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà per quanto riguarda la loro stabilità finanziaria o la sostenibilità delle loro finanze pubbliche, con potenziali ripercussioni negative su altri Stati membri nella zona euro,
b) richiedono o ricevono assistenza finanziaria da uno o più altri Stati membri o paesi terzi, dal Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF), dal Meccanismo europeo di stabilità (MES), dal fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) o da altre istituzioni finanziarie internazionali pertinenti quali il Fondo monetario internazionale (FMI).
Non entrando nel merito come vari stati europei hanno accumulato i debiti , occorre sapere ,
 (..)La Commissione può decidere di sottoporre a sorveglianza rafforzata uno Stato membro che si trovano o rischiano di subire gravi difficoltà in merito alla propria stabilità finanziaria, che rischiano di avere effetti negativi di ricaduta su altri Stati membri della zona euro.
(..)Qualora uno Stato membro abbia ricevuto assistenza finanziaria a titolo precauzionale da uno o più altri Stati membri o paesi terzi, il MESF, l'ESM, l'EFSF, o di un altro rilevante istituzione finanziaria internazionale come l'FMI, la Commissione soggetto che Stato membro a sorveglianza rafforzata.
(..)La Commissione, di concerto con la BCE e con le autorità di vigilanza europee interessate e, se del caso, con il Fondo monetario internazionale, effettua missioni di verifica periodiche nello Stato membro soggetto a sorveglianza rafforzata per verificare i progressi compiuti da detto Stato membro per l'attuazione delle misure 
(..)Sorveglianza post-programma: uno Stato membro deve essere sotto la sorveglianza post-programma, purché almeno il 75% del contributo finanziario ricevuto da uno o più altri Stati membri, l'EFSM, l'ESM o l'EFSF non è stato rimborsato.
Quindi è ancora possibile ragionare su un’ipotesi di fuoriuscita dalla gabbia dell’austerità,su pensioni,legge sul lavoro,IVA,IMU ec. con l’accettazione della clausola di sorveglianza prevista dagli ultimi regolamenti approvati? E poi..tra breve stipuleranno anche trattati TTIP-TISA-CETA,e allora chi sorveglierà le politiche economiche?

Certo per tagliare il Welfare, svendere i beni pubblici (privatizzazioni) i nostri politici addetti ai lavori sono bravissimi ma alla fine sembra proprio che i cittadini potranno scegliere il loro Governo,i loro politici (anche con un’ equa legge elettorale ) ma non la sua politica economica sic !

12.10.2014 Carmine Curcio, Macchinista FS