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domenica 12 ottobre 2014

Anche Genova sott'acqua... La prevenzione è l'unica strada: si utilizzi l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), eccellenza presente nel capoluogo ligure , in ricerche finalizzate alla soluzione del problema idrogeologico della città

Dopo la stagione autunnale dell’Estate appena trascorsa e che ha mandato più volte Milano sott’acqua e  prodotto oltre a danni materiali ed alle colture, con esondazioni, voragini,  frane, alluvioni nel Varesotto, in Lombardia ed in tutto il Centro Nord, falciando vite umane ed animali. Ricordiamo i quattro morti a Refrontolo in provincia di Treviso travolti dall'inferno d'acqua.
Con l’inizio dell’autunno vero e proprio, è successo ancora anche a Genova e l'inferno d'acqua del Bisagno ha travolto quartieri, cose, persone, attività, interessi e averi di semplici, cittadini, commercianti, artigiani, lavoratori  spezzando la vita ad un un uomo di 57 anni, Antonio Campanella,  ex operatore sanitario del San Martino, trascinato via dall'acqua in via Canevari, a pochi metri dall'imbocco del tunnel di Brignole, mentre passeggiava come tutte le sere.

Come avevamo scritto  il 9 luglio e 5 agosto scorsi, dopo che il capoluogo lombardo era andato di nuovo "sott'acqua", e qui ribadiamo ancora anche per il capoluogo ligure : "Quante volte dovrà succedere ancora prima che si faccia una seria politica di prevenzione.” E’ necessaria e urgente la messa in sicurezza idrogeologica del territorio, Comuni e Regioni, il governo devono fare un piano triennale di lavori dando lavoro ai giovani disoccupati, a chi ha un lavoro precario, a chi è in cassa integrazione  o mobilità, alle imprese sane in Liguria come in Lombardia, nelle Venezie e più in generale per tutta Italia, a partire dalle zone oggi più martoriate.

Questo non solo salverà vite umane e animali, eviterà danni materiali e, oltre a dare lavoro ai giovani, costerà alla collettività e al paese molto di meno di quanto da tempo siamo costretti a sborsare senza vedere alcun miglioramento in seguito alla lunga scia lasciata in questi anni dal maltempo che i cambiamenti climatici in atto rendono sempre più violento.

A Genova ha sede l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) , una fondazione che promuove l'eccellenza nella ricerca scientifica, lo si utilizzi in ricerche finalizzate alla soluzione del problema idrogeologico della città attraverso anche l’applicazione delle tecnologie e dei materiali più innovativi che la scienza e la tecnica già oggi mettono a disposizione. Quanti giovani ricercatori delle materie scientifiche e tecniche necessarie sono oggi disoccupati mentre potrebbero contribuire fattivamente alla soluzione di questioni che oltre a costare vite umane ed animali, costano milioni e milioni di euro alla collettività. Quanti giovani e non giovani, quante imprese sane e oneste potrebbero essere impiegate da subito nel lavoro necessario a creare le condizioni per prevenire questi immani disastri. La prevenzione  è l'unica strada.