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martedì 16 dicembre 2014

Ancora una volta l’ultima parola l’hanno avuta i lavoratori,14 dicembre comunicato di fine sciopero di CUB Trasporti-CAT-USB


14 dicembre 2014, ore 21.00                      COMUNICATO DI FINE SCIOPERO
  
Ancora una volta l’ultima parola l’hanno avuta i lavoratori. A dispetto della confusione creata ad arte nell’imminenza dell’astensione, dell’inedita concomitanza di più scioperi a distanza di due giorni, della propaganda contro mossa tanto da parte aziendale quanto dal sindacato ufficiale, i ferrovieri con le loro scelte di campo hanno decretato il successo dello sciopero odierno. Essi hanno ribadito l’urgenza dei temi, fra quelli più generali del lavoro, quali il diritto ad una ragionevole pensione, la tutela della sicurezza del trasporto, la democrazia sindacale, orario e condizioni di lavoro più umane, respingendo l’autoritarismo aziendale. I ferrovieri vogliono contare sulle decisioni che li riguardano. Il tutto sulla soglia dell’ulteriore passo di privatizzazione delle ferrovie che uccide il trasporto sociale, la mobilità nazionale e pone seri dubbi sulla tenuta della sicurezza del sistema ferroviario a fronte dell’impennarsi del numero di morti sui binari.
La vertenza che con fatica e determinazione i lavoratori delle ferrovie stanno portando avanti, se non recepita dalle controparti, dovrà proseguire e trovare altri e più efficaci momenti di affermazione.
Ancora oggi le aziende hanno operato con le forzature normative e delle stesse leggi sulla materia, segno della difficoltà in cui si trovano per nascondere la grande partecipazione dei lavoratori del settore. La rappresentanza dei temi e del sindacalismo di base che li sostiene e se ne fa interprete è oggi ribadita in tutta la sua stridente realtà contro quanto gli accordi ad esclusione vorrebbero ingabbiare. Al sindacato ufficiale non rimane che prendere atto di tale forza e, se desiderano rompere le norme sullo sciopero che essi stessi hanno contribuito a creare e che da anni hanno utilizzato per imbavagliarci, convenire assieme ai lavoratori per modificarle.