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martedì 2 dicembre 2014

IVA: per il Governo una clausola di salvaguardia,. spada di Damocle per gli italiani

riceviamo da Carmine Curcio, Macchinista FS  e pubblichiamo :
IVA: per il Governo una clausola di salvaguardia,. spada di Damocle per gli italiani
Legge di stabilità 2015 N. 2679-bis approvata alla Camera dei Deputati che ora passerà al Senato, dove se conoscerà nuove modifiche, con ogni probabilità, sarà necessario un ulteriore iter alla Camera dei deputati, per allinearsi alle osservazioni formulate dall’Unione Europea, ha introdotto durante l’esame misure aggiuntive, l’art. 45 (ulteriori misure di copertura).
L’obiettivo<come dicono> è il conseguimento del pareggio di bilancio sulla base di quanto dispone la legge n. 243 del 2012 di attuazione del nuovo articolo 81 della Costituzione che i partiti votarono a <larga intesa> e dopo che Berlusconi sostenuto da altri partiti aveva firmato il patto per l’Europlus a marzo 2011 da cui derivò il famigerato Fiscal compact e il vincolo del pareggio in bilancio citato anche dalla lettera della BCE del 5 agosto 2011. Il nostro esecutivo così rispetterà e confermerà tutto ciò che era stato scritto dai governi precedenti e le <indicazioni> della Troika. L’aumento dell’IVA al 25,5%, per ora, solo in “stand by” con la clausola di salvaguardia servirà qualora i conti non dovessero tornare ossia senza bisogno di costringere l’esecutivo a un’impopolare “Manovra bis” e scatteranno in automatico. Le suddette clausole di salvaguardia prevedono l’aumento dell’IVA ordinaria (oggi al 22%) fino al 25,5% e l’aumento dell’IVA ridotta di 2 punti (dal 10% passerà al 12%). Secondo queste scadenze:
Nel  2016
– l’Iva ordinaria (che oggi è del 22%, ossia per gran parte dei beni di consumo) passerà al 24%;
– l’Iva agevolata (che oggi è al 10%) salirà al 12%.
 Nel  2017
– l’Iva ordinaria salirà dal 24% al 25%
– l’Iva agevolata sfiorerà il 13%.
Nel  2018
– l’Iva ordinaria arriverà dal 25% al 25,5%.
– l’Iva agevolata resterà al 13%.
Con l’aumento dell’Iva, l’Esecutivo ritiene di poter assicurare maggior gettito per 12,8 miliardi nel 2016 e 19,2 per il 2017, oltre a 700 milioni di maggiori accise a discapito dei cittadini che si vedranno aumentare bollette di pagamento, generi di prima necessità e prodotti da acquistare.
Le altre clausole di salvaguardia oltre all’IVA, nelle pieghe del ddl Stabilità si nascondono altre clausole di salvaguardia di cui, evidentemente, il Governo si guarda bene dal parlare. Dal 30 giugno potrebbe scattare l’aumento delle accise su benzina e gasolio (1,7 miliardi di aumenti) che dovrebbe garantire un incasso di 700 milioni di euro.
Chi <onorevole> oggi ha votato? Chi ha votato le varie leggi e trattati che sembrano soffocarci in nome di una crisi economica? E’ bene conoscerli perché penso che non servirà molto andare a piagnucolare dagli stessi rappresentanti che le hanno votato.

02 12 2014 Carmine Curcio, Macchinista FS