Comunicato dei
Macchinisti di Trenord
I furbetti
del quartierino non siamo noi!
I macchinisti di Trenord non ci
stanno ad essere il capro espiatorio delle inefficienze aziendali. Affermare
che i ritardi dei treni sono da attribuire alla furberia dei macchinisti è un
paradosso che solamente chi non conosce la realtà può credere.
Azienda e sindacati tentano di
scaricare sui macchinisti e sul personale il fallimento del contratto aziendale
che doveva rappresentare il contratto innovativo di rilancio del trasporto
regionale in Lombardia e modello da imitare. Questo contratto fortemente voluto
dall’ ex AD Biesuz (finito agli arresti) e in primis dalla CGIL, osteggiato da
tutto il personale con 13 scioperi, oggi si è dimostrato in tutta la sua
evidenza un contratto da cambiare.
Le premialità e le flessibilità
normative concesse, che avrebbero dovuto aumentare la produttività, si sono
dimostrati strumenti inconcludenti che non hanno portato ad un miglioramento
del servizio di trasporto in Regione Lombardia, hanno, invece, solamente
peggiorato le condizioni di lavoro del personale.

Macchinisti e Capitreno ogni
giorno sono in trincea, impegnandosi a fare del loro meglio per far arrivare il
treno a destinazione, nonostante le inefficienze quotidiane. Non ci stiamo ad
essere classificati i “furbetti” che causano i ritardi dei treni. I furbetti
sono altri.

Poi c’è stato lo scandalo degli
straordinari dove 4 Dirigenti sono stati licenziati.
Oggi se la prendono con i
macchinisti. Al momento siamo al terzo AD in 4 anni e si avvicina l’EXPO. Abbiamo
il sospetto che qualcuno voglia mettere le mani avanti, giustificandosi per un eventuale
fallimento di questo evento mondiale.
I ferrovieri non ci stanno ad
essere il capro espiatorio delle incompetenze, inefficienze e degli sprechi di
chi ha gestito e gestisce Trenord.
PRESIDIO
Stazione di Milano PG
Martedì 3 marzo
dalle ore 10.00 alle 12.00
Nel pomeriggio dalle 17.00 alle
19.00 sarà distribuito un volantino informativo ai pendolari