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*****CAMPAGNA DICO 32 - SALUTE PER TUTTE E TUTTI! - HEALTH4ALL - GIORNATA EUROPEA CONTRO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SALUTE, LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
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lunedì 4 aprile 2016

Per il diritto alla salute: ovunque, per tutti e per tutte! 7 aprile 2016, giornata mondiale di mobilitazione per il diritto alla salute!

Per il diritto alla salute: ovunque, per tutti e per tutte!
7 aprile 2016, giornata mondiale di mobilitazione per il diritto alla salute!

Il 7 aprile è la data della giornata mondiale per il diritto alla salute. Quest'anno ci sarà una mobilitazione internazionale coordinata su più continenti, che coinvolgerà lavoratori del settore, utenti, soggetti con indennità di malattia, secondo forme consone ad ogni paese o regione, per difendere l'accesso alle cure gratuite e per una protezione sociale universale.
Questa giornata riguarda sia i lavoratori del settore sanitario che la popolazione dei vari paesi. In molti stati esistono dei coordinamenti che raggruppano talvolta decine di organizzazioni di lavoratori, utenti, malati, sindacati, associazioni ed organizzazioni politiche.

In Europa, questa giornata è messa in piedi dalla “Rete europea contro la privatizzazione e la commercializzazione della Salute e della Protezione Sociale”. Sarà l'occasione per una risposta coordinata per la difesa della Salute, dell'assistenza sociale e della protezione sociale, contro l'ingordigia delle multinazionali, contro i piani di austerità concertati in Europa, contro la distruzione annunciata dei servizi pubblici. Questo è il caso in Gran Bretagna con il movimento «Keep our NHS Public» (“Manteniamo pubblico il nostro Sistema Sanitario Nazionale”), in Belgio con la « plateforme santé solidarité» (“piattaforma salute solidarietà”), in Spagna con il potente movimento della «marea blanca» (“marea bianca”) che consiste nell'agire dappertutto lo stesso giorno in modo coordinato, in Grecia con le reti dei “centri per la salute autogestiti”, in Francia con il collettivo « Notre santé en danger » (“la nostra salute in pericolo”).

Il diritto alla salute e alla protezione sociale è un diritto fondamentale. Il capitalismo vi si oppone, perché la sua priorità è difendere gli enormi profitti di una piccola minoranza - e questo a scapito della salute di tutti e tutte.

Le organizzazioni che aderiscono alla Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta difendono il diritto alla salute e alla protezione sociale per tutti e tutte, ovunque nel mondo e sostengono le iniziative unitarie che avranno luogo il 7 aprile.

LOTTARE CONTRO IL DOMINIO DELLA FINANZA SULLA SALUTE
Ovunque nel mondo la salute, l'assistenza sociale e la protezione sociale sono diventate le variabili di aggiustamento delle politiche di austerità, assicurando un sempre maggiore profitto ai gruppi farmaceutici, alla radiologia e all'edilizia sanitaria.
La finanziarizzazione dell'economia e la strumentalizzazione del debito inghiottiscono tutte le nazioni, grandi e piccole, impongono l'austerità e promuovono gli interessi delle banche e delle multinazionali a scapito delle politiche sociali e sanitarie.
La globalizzazione del mercato della salute e della protezione sociale ha delle ripercussioni catastrofiche sull'accesso alle cure, l'occupazione, le pensioni, le condizioni di lavoro, la qualità della presa in carico e la migrazione dei lavoratori del settore sanitario dei paesi più poveri verso i paesi più ricchi così come del settore pubblico verso quello privato.
Il fardello più grande della crisi è portato dai soggetti più fragili – donne, bambini, migranti, poveri, persone disabili, lavoratori/trici, contadini. Questo si traduce sotto forme differenti, tutte catastrofiche:
·     chiusura di posti letto, di ospedali, di servizi sanitari territoriali, di maternità, di Centri di Interruzione Volontaria della gravidanza e ristrutturazioni sono i punti principali delle politiche sanitarie nei nostri paesi da molti anni a questa parte, provocando dei “deserti medicali” e imponendo alle popolazioni delle disuguaglianze territoriali.
·     Le franchigie, gli importi forfettari, il venire meno dei rimborsi per le prestazioni e per le medicine, gli aumenti delle parcelle fanno sì che una parte sempre più importante della popolazione rinuncia o rimanda le cure per ristrettezze economiche
·     il sempre più importante trasferimento di competenza dalla previdenza pubblica verso la previdenza integrativa aggravano la disuguaglianza nell'accesso alle cure e favoriscono la privatizzazione progressiva del sistema di protezione sociale
RIPRENDERE IL CONTROLLO
La salute è la vita in tutte le sue dimensioni: fisica, mentale, sociale, ambientale. E' un diritto umano fondamentale e inalienabile per tutti e tutte e un bene sociale comune per l'umanità. Occorre imporre con la massima urgenza un'altra politica!
I diritti delle popolazioni in materia di ambiente, occupazione, condizioni di lavoro, accesso all'acqua, alla casa, educazione, alimentazione, cultura, accesso al ben-essere, devono essere realizzati, garantiti, difesi ed estesi.
o    Una protezione sociale universale e globale costruita e messa in atto per promuovere la giustizia sociale e la dignità
·          la priorità alle cure di prossimità, sul territorio e alla salute comunitaria, che includa la prevenzione e l'utilizzo rispettoso delle risorse naturali
·          Un sistema unificato di salute e protezione sociale pubblica (o associativa)
Un sistema di tal fatta deve appartenere a tutte e tutti e permettere alla popolazione di controllare e di partecipare pienamente. Questo sistema deve situarsi fuori dalla logica di mercato e deve garantire un accesso alle cure gratuito. Si tratta di garantire il diritto d'accesso ai medicinali necessari, di buona qualità e non protetti da brevetti delle multinazionali. Le istanze sanitarie internazionali devono essere trasparenti e totalmente indipendenti dagli interessi delle multinazionali e dei finanziamenti privati

La salute e la previdenza sociale riguarda ciascuno di noi!

Poiché l'austerità nuoce gravemente alla salute; poiché la salute e i diritti sociali non sono in vendita, le organizzazioni che fanno parte della Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e di Lotta si impegnano a costruire una mobilitazione unitaria. Questa non può nascere che dall'impegno di ciascuno/a, dall'impegno di tutta la popolazione per la difesa e la conquista di nuovi diritti. Questa mobilitazione internazionale si estende con una convergenza delle azioni al di là delle frontiere.


Il 7 aprile 2016 deve segnare l'inizio di questa dinamica.