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giovedì 26 giugno 2014

Anche Monza nell’agenzia unica per il trasporto pubblico insieme a Pavia, Lodi e Milano;inoltre il 17 aprile era stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale lombardo l'attuazione della legge di riforma regionale del TPL : che impatto avranno su cittadini e lavoratori ???

Anche Monza nell’agenzia unica per il trasporto pubblico insieme a Pavia, Lodi e Milano lo ha deciso il 19 giugno scorso il consiglio comunale.

Secondo “mbnews.it” << si tratta di un provvedimento che avrà delle ricadute sulla vita dei pendolari e che, per la prima volta, introduce elementi di cambiamento nel modello dei trasporti affermatosi in Lombardia, tutto incentrato sul trasporto privato e sulla gomma>>.

Il 17 aprile con DELIBERAZIONE N° X / 1713 era stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale lombardo l'attuazione della legge di riforma regionale del TPL  che istituiva 5 agenzie per i "5 bacini di trasporto ottimali e omogenei di adeguate dimensioni, per superare le attuali divisioni tra servizi urbani ed extraurbani, integrare e razionalizzare i servizi, ottimizzare reti e orari." I 5 Bacini corrispondono ai confini amministrativi delle province di: Bergamo, Brescia, Como - Lecco - Sondrio - Varese, Cremona - Mantova, Milano - Monza e Brianza - Lodi - Pavia. Con la legge regionale n. 6/2012 era stata disciplinata la riforma dei servizi di trasporto pubblico locale (TPL). Di recente il Ministro Lupi, a sua volta, con grande "batage" mediatico ha ulteriormente preannunciato l'avvio entro giugno della riforma nazionale delTPL. 

Già Regione Lombardia con la la legge regionale n. 6/2012 si prefiggeva la radicale riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico, intendendo aumentare la quota di mercato del TPL con l'obiettivo di raggiungere nel trasporto ferroviario, a partire da 430.000 passeggeri del 2004 all'avvio delle linee S, agli attuali 670.000 passeggeri/giorno, ad 1 milione di passeggeri entro il 2015. Entro il 2015 la realizzazione di questo obiettivo prevede di ridurre le code di auto di 13.000 km. La stima dei benefici economici derivanti dall'attuazione della riforma è di circa 145 milioni di euro e si riferiscono alla razionalizzazione della rete, all'efficientamento dei costi, grazie all'integrazione dei servizi e degli operatori, all'attuazione dell'integrazione tariffa. Benefici collaterali sarebbero l'ottimizzazione dei processi di governo, investimenti aggiuntivi e l'aumento della qualità del servizio. 
Un percorso avviato al termine del 2007 e che con il "Patto per il TPL lombardo" del 11 novembre 2008 ha definito, con vari attori interessati, le linee guida evolutive delle politiche del TPL lombardo, base di riferimento costante nella elaborazione della nuova legge.
Entro il 30 giugno dovrebbero essere portate a termine le conferenze dei servizi che avrebbero dovuto definire l’istituzione presso ciascun bacino di una Agenzia per il Trasporto Pubblico  Locale (TPL), quale strumento per l'esercizio associato delle funzioni degli enti locali in materia di programmazione, organizzazione, monitoraggio, controllo e promozione dei servizi di trasporto pubblico locale.
Il DPCM 11 marzo 2013, in attuazione dell’art. 1, c.301, legge 228/2012, prevede un taglio pari al 10% delle risorse del fondo nazionale trasporti (per Regione  Lombardia equivalenti a circa 85 Meuro) nel caso in cui la Regione non trasmetta all’Osservatorio per il trasporto pubblico locale i dati richiesti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi individuati dal medesimo provvedimento. La mancata costituzione delle Agenzie e quindi il mancato avvio del processo di razionalizzazione, efficientamento e miglioramento dei servizi potrebbe incidere negativamente sulla possibilità di conseguire l’assegnazione della totalità delle risorse del Fondo nazionale. 
Sulla riforma nazionale preannunciata da Lupi e sulle sue ricadute, in questi giorni, si è mosso a nome dell "ANCI" anche il presidente dell’ANCI, Piero Fassino,  che in una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha chiesto‘’Un incontro politico urgente sullo schema di Disegno di legge sul processo di riforma del trasporto pubblico locale, onde trattarne i principali e rilevanti effetti per le amministrazioni’’. ricordando  al Ministro che ‘’il tavolo tecnico coordinato dal Suo ministero – al quale l’Associazione ha attivamente partecipato – ha portato alla definizione di una proposta tecnica normativa di base’’, proposta  che ‘’resta pero’ da approfondire dal punto di vista politico’’ ed in particolare ‘’ discuterne alcuni aspetti estremamente delicati ed essenziali per i Comuni, soprattutto in relazione alla declinazione delle funzioni fondamentali assegnate, di cui il Tpl è parte integrante’’.