Uno sciopero europeo per "difendere le legalità e il servizio pubblico"ha visto i tassisti milanesi tra i protagonisti del blocco. Come i media hanno riportato, un'agitazione quella del 11 giugno scorso indetta a livello europeo "per non cedere un settore a una multinazionale che punta ai ricavi e non al servizio, senza nemmeno pagare le tasse in Italia".Tutti i cinquemila taxi dei 43 Comuni del bacino aeroportuale lombardo hanno spento i motori, così come a Roma, Londra, Parigi, Berlino, Madrid e Barcellona. La mobilitazione delle auto bianche ha lasciato a piedi centomila utenti. Nessun corteo, solo presidi informativi negli aeroporti, nelle stazioni e nelle maggiori piazzole della città (San Babila, Garibaldi, Duomo).




Massimo Campagnolo, referente dei tassisti di Malpensa intervistato dalla stampa varesina ha sottolineato come:«A Malpensa l’adesione allo sciopero dei taxi programmato a livello europeo è stata piena: si è fermato il 100% dei taxi in tutti e due i terminal» e che se qualche disagio c’è stato «ma abbiamo poi indirizzato i clienti verso pullman o verso i treni».
