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domenica 15 giugno 2014

RIUSCITO LO SCIOPERO EUROPEO DEI TASSISTI CONTRO LA MULTINAZIONALE AMERICANA UBER per "difendere le legalità e il servizio pubblico"


Uno sciopero europeo per "difendere le legalità e il servizio pubblico"ha visto i tassisti milanesi tra i protagonisti del blocco. Come i media hanno riportato, un'agitazione quella del 11 giugno scorso indetta a livello europeo "per non cedere un settore a una multinazionale che punta ai ricavi e non al servizio, senza nemmeno pagare le tasse in Italia".Tutti i cinquemila taxi dei 43 Comuni del bacino aeroportuale lombardo hanno spento i motori, così come a Roma, Londra, Parigi, Berlino, Madrid e Barcellona. La mobilitazione delle auto bianche ha lasciato a piedi centomila utenti. Nessun corteo, solo presidi informativi negli aeroporti, nelle stazioni e nelle maggiori piazzole della città (San Babila, Garibaldi, Duomo). 
I tassisti milanesi hanno garantito solo , gratuitamente, il trasporto malati, disabili, donne con bambini piccoli lasciando per il resto le loro auto ferme ai parcheggi. Tassisti milanesi in sciopero contro Uber , come i colleghi di diverse altre città europee, in una concomitante iniziativa internazionale della categoria per protestare contro la società Uber [il ramo italiano con sede in Olanda della società madre americana , partecipata da Google e Goldman Sachs] .
Un volantino firmato 'Comitato tassisti milanesi' diffuso al presidio in stazione Centrale durante la giornata di lotta sottolineava: "I tassisti delle principali città europee oggi si astengono dal servizio perché vogliono sollecitare le istituzioni nella lotta contro l'abusivismo" fenomeno che sta " assumendo dimensioni preoccupanti ed oggi appare organizzato e mascherato dietro il nome di una società, in modo da costituire una sorta di servizio di trasporto parallelo all'apparenza, ma assolutamente fuori regola e fuori controllo nella sostanza".
Durante lo sciopero, a Milano in stazione Centrale, non sono mancati momenti di tensione tensioni tra i tassisti in sciopero contro Uber e gli Ncc (Noleggio Con Conducente), in particolare quando alcune decine di tassisti hanno fermato un presunto autista abusivo, impedendogli di allontanarsi assieme a un cliente. Episodio che ha richiesto l'intervento della polizia locale. In tarda mattinata, una delegazione  di aderenti al Comitato tassisti, la «base» del movimento — si è staccata dal presidio in Centrale per dirigersi a piedi al Pirellone mentre tra i manifestanti raccolti in stazione, molti hanno esposto cartelli contro i sindacati, accusati di non tutelare la categoria dalla «concorrenza sleale» delle auto a noleggio con conducente.
Massimo Campagnolo, referente dei tassisti di Malpensa intervistato dalla stampa varesina ha sottolineato come:«A Malpensa l’adesione allo sciopero dei taxi programmato a livello europeo è stata piena: si è fermato il 100% dei taxi in tutti e due i terminal» e che se qualche disagio c’è stato «ma abbiamo poi indirizzato i clienti verso pullman o verso i treni».
La multinazionale americana Uber, proprio nel giorno delle proteste dei taxi, ha  "risposto" allo sciopero dei tassisti con una provocazione inviando a mezzo mail  agli utenti , a tutti gli utilizzatori dell’app: “sciopero dei taxi? uber abbassa le tariffe del 20%”.