-

per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" SCRIVI A: dallapartedeilavoratori@gmail.com -- per contattare il Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" scrivi a: dallapartedeilavoratori@gmail.com
1945 -2018 73° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO : Buon 25 Aprile !!!
*****
*****CAMPAGNA DICO 32 - SALUTE PER TUTTE E TUTTI! - HEALTH4ALL - GIORNATA EUROPEA CONTRO LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA SALUTE, LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
*****
*****

NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA ! === NO all’intervento militare in LIBIA !




Visualizzazione post con etichetta ADL. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ADL. Mostra tutti i post

lunedì 7 novembre 2016

21 ottobre e 4 novembre , PRESIDI A GALLARATE E BUSTO ARSIZIO CONTRO L'OSPEDALE UNICO GALLARATE/BUSTO


OSPEDALE UNICO GALLARATE/BUSTO…
...FORSE NON TUTTI SANNO CHE..

Quando si vuole costruire un nuovo Ospedale l’Ente Pubblico si trova davanti due strade: mettere mano al portafoglio della Regione Lombardia, quindi alle nostre tasse o utilizzare il Project Financing detto anche Finanza di Progetto.

Nel primo caso viste le recenti ristrutturazioni effettuate nei due Ospedali e quelle in divenire già programmate ed in corso d’opera, non si capisce perché non si possa destinare altre risorse per rimodernare del tutto i Nosocomi di Busto e Gallarate, risorse che saranno ovviamente molto ma molto meno rispetto ad un progetto di costruzione dal nulla.

Nel secondo caso, cosa molto più probabile secondo noi, l’utilizzo del sistema della Finanza di Progetto prevede in pratica che il Privato costruisce il nuovo Ospedale ed in cambia sfrutterà (è proprio il caso di dirlo) i servizi non sanitari ed amministrativi  (manutenzione, pulizie, verde, trasporti, ristorazione, lavanderia, sterilizzazione, smaltimento rifiuti, magazzini, uffici, ecc.) e commerciali (parcheggi, bar, negozi, edicola, ecc.) per un numero di anni solitamente tra i venti e i trenta. Sperando che poi che non gestisca anche le assunzioni di personale sanitario o lo stesso personale..

Non finisce qui ovviamente. Il gestore  privato  essendo concessionario riceve soldi dalla Regione Lombardia  per gestire tutto quanto  ( classico di qualunque appalto). In pratica i servizi non sanitari diventano una gallina dalle uova d’oroper fare rientrare il privato dai costi sostenuti per la costruzione dell’Ospedale. 
Di fatto l’Ospedale viene gestito da un privato per un numero enorme di anni con costi di gestione per il Socio Pubblico che rischiano di essere insostenibili.Secondo la Corte dei Conti del Veneto il project financing non è adatto per gli ospedali. Dal punto di vista dei conti pubblici una vera e propria Caporetto.

Come se non bastasse il decreto Balduzzi, concede la possibilità di attribuire al concessionario le vecchie strutture ospedaliere da dismettere, “ove l’utilizzazione comporti il mutamento di destinazione d’uso, da attuarsi secondo la disciplina regionale vigente”. Condominii e centri commerciali al posto dei vecchi ospedali per incentivare il privato alla partecipazione alle gare di project financing.
Vogliamo poi parlare del fatto che il nuovo Ospedale sorgerà in mezzo alle città di Busto Arsizio e Gallarate, difficilmente raggiungibile dalle persone come invece avviene tutt’ora (vedasi Legnano)...
Vogliamo parlare della riduzione dei posti letto? che avverrà visto che si passa da due ad un Ospedale, Delle liste di attesa? Della fine che faranno le Lavoratrici in esubero? RICORDIAMO CHE negli Ospedali il 90% sono donne.
Vogliamo parlare del rischio di speculazione edilizia su nuovi terreni e sugli attuali Ospedali? 

Come ADL Varese è ovvio che ci opporemo alla scelta della Regione Lombardia se fosse quella di speculare sulla pelle dei Cittadini e dei Lavoratori per riempirsi  il portafoglio e quello dei loro amici imprenditori. Contrasteremo informando e presidiando con iniziative e  conferenze, organizzandoci con il nascente Comitato a favore dei nostri  Ospedali Pubblici  con tutti i Cittadini, Forze Politiche, ed Associazioni

Nasce il comitato contro l’ospedale unico - art. Varesenews

Hanno presidiato gli ingressi degli ospedali di Gallarate e Busto per contestare il progetto dell’Ospedale Unico. Sono gli iscritti al sindacato ADL che venerdì sono scesi in strada nelle due città distribuendo un migliaio di volantini.
«Abbiamo cercato di far capire alla popolazione di Gallarate che il nuovo ospedale sarà scomodo perché non facilmente raggiungibile da anziani e mamme con bambini, sottrarrà servizi e posti letto pubblici ai cittadini delle due città varesine -spiega il delegato RSU/ADL di Varese Salvatore Petrenga- e abbiamo fatto presente ai gallaratesi che l’ospedale di Gallarate ha reparti nuovi come la traumatologia, interi padiglioni di recente costruzione il Trotti Maino e anche i reparti messi peggio sono stati ritinteggiati e sono stati dotati di letti nuovi. La radiologia ha macchine all’avanguardia. Quando verranno smaltiti i costi di ammortamento di tutti questi investimenti?». Nell’occasione è stata annunciata la nascita di un comitato per gli ospedali di Gallarate e Busto e contro l’ospedale unico.

giovedì 21 luglio 2016

LEONARDO/FINMECCANICA: “ingenuità” al vostro servizio. Moretti vende anche FATA LOGISTIC (da ADL Varese)


LEONARDO/FINMECCANICA: “ingenuità” al vostro servizio
Moretti vende anche FATA LOGISTIC
Drastica riduzione del fuori casa: migliaia di lavoratori rischiano il posto

Prosegue la cura dimagrante dell’azienda parastatale diretta dall’AD nominato dalla forza politica ora in auge, cura dimagrante fatta per tentare di risanare (secondo l’AD) una situazione che stava per portare al tracollo l’intero gruppo. Secondo le teorie dell’AD è necessario mantenere il controllo dell’Alta Tecnologia mentre tutto il resto serve solo per fare cassa. Ora tocca a FATA Logistic che gestisce la logistica e la movimentazione dell’intero gruppo e che M. M. si prepara a vendere al miglior offerente rappresentato solo da multinazionali estere (DHL, FEDEX ecc.), che agiscono all’interno degli appalti attraverso il massiccio uso di cooperative con “dipendenti” con bassi stipendi e con poche tutele, nel silenzio assordante dei soliti sindacati.

Quale sarà la prossima azienda da “sacrificare”? FGS???


Da Frosinone a Varese, dall’Inghilterra all’Italia e da Grottaglie a Torino, sono già iniziati i trasferimenti “forzati” di lavoratori voluti dall’AD allo scopo di riequilibrare le forze da dove c’è poco lavoro a dove, invece, si deve arginare un picco produttivo; In realtà il “picco produttivo” viene creato grazie alla riduzione di centinaia di migliaia di ore di attività “fuori casa”, attività esternalizzate da decenni (sempre per volere di Finmeccanica), che ci sta portando alla massiccia perdita di Know-how e che ora ci presenta un conto salato da pagare: solo in Agusta si parla di 300 lavoratori lasciati a casa in un anno, lavoratori che sono in azienda da decenni e che sarà difficile rimpiazzare visto il loro livello di conoscenza acquisito; un altro contraccolpo da assimilare grazie agli errori di valutazione da parte di chi agisce velocemente ma ragiona molto lentamente.   Le aziende dell’indotto ringraziano per la cortesia.

“…… fornitori non all’altezza della qualità del prodotto richiesta dal cliente; troppi “modelli” sul mercato; enormi investimenti per macchinari mai usati in favore di aziende esterne poco qualificate; abbiamo troppi operai rispetto agli impiegati; un quarto dell’engineering non è in grado di progettare un prodotto di qualità; molti dirigenti hanno fatto carriera non per motivi professionali; ci sono “siti” con dipendenti che non timbrano la presenza; dobbiamo fare massicci investimenti nel militare a discapito del civile; ennesimo cambio del nome necessario per “ripulire” l’azienda; una classe politica inadeguata per questa azienda;....…”

Questo è il pensiero del nostro ben amato AD espresso in modo abbastanza chiaro durante la sua audizione in parlamento ma che non si sta concretizzando con dei buoni  risultati, anzi, tutt’altro:  continuare a criticare la classe dirigente non è il modo migliore per farla produrre; controllare tutti i budget di spesa e rinegoziare tutti gli appalti al ribasso non si traduce in un migliore servizio; investire nel militare quando è il civile che ci tiene in piedi non vuol dire avere intuito negli affari;
Ai nostri errori si stanno sommando gli errori dovuti all’inesperienza e all’arroganza di chi pretende di sapere tutto….. così non si rischia il tracollo?

20 Luglio 2016
ADL – Sindacato di Base