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mercoledì 19 aprile 2017

Festival popolare dell’Ortica domenica 30 aprile 2017 dalle ore 17.00 alle ore 01.00

La canzone popolare milanese, è fondamentale per la canzone popolare in generale così come per il cantautorato classico italiano. Si sviluppa dapprima in città e poi in tutta Italia coi “fogli volanti” diffusi a partire dalla fine dell’Ottocento - anche grazie ai Barbapedana, cantastorie che attraversavano in lungo e in largo la città e la sua provincia- col montare dell’immigrazione ed il nascere dei primi grandi quartieri popolari a ridosso delle fabbriche, di cui l’Ortica - “e i suoi margini” - sono un esempio concreto.
Quindi si canta di povertà e amore, si scrive della guerra (la Prima e la Seconda) e della sua fine con “El pover Luisìn”, e “di mezzo” la lotta di Liberazione con lo splendido secondo album dei Gufi, “Non so, non ho visto, se c’ero dormivo” di Nanni Svampa, Lino Patruno, Gianni Magni e Roberto Brivio.
E ancora, il lavoro sfruttato con Sciur padrun e l’emigrazione di Ciapa la rocca e’l flus.
Dopo di che la grande stagione della canzone della mala con Ornella Vanoni e Milva per arrivare alla struggente “la Zolfara” di Fausto Amodei (quello dei Morti di Reggio Emilia) e Michele L. Straniero proveniente dal Cantacronache torinese.
Per giungere infine alla canzone cabaret di Gaber e Jannacci che si tramuterà nel tempo in teatro-canzone.
Beppe Viola poi (che insieme a Luciano Bianciardi, Giorgio Strehler e Delio Tessa rappresentano la spiritual guidance di questo festival) ha descritto meglio di altri questa milanesità fatta di case di ringhiera e “schigera” ed in maniera del tutto sublime con la sua composizione – quasi un fado lisboneta - del 1974 «Vincenzina vuol bene alla fabbrica, ma non sa che la vita giù in fabbrica non c’è, se c’è, com’è?» - scrivendo dell’Innocenti, un tempo in fondo alla Via Ortica - ed interpretata in maniera lirica sempre da Enzo Jannacci.
All’inizio della Via Ortica poi, tenendo le spalle alla chiesetta si scorgono i volti – da Ivan della Mea, Giorgio Strehler a Ornella Vanoni, passando per Dario Fo, Enzo Jannacci, Nanni Svampa e Giorgio Gaber - del murale popolare inaugurato nell’aprile 2016, cui si è deciso di dare, con questo festival, continuità in musica in ambito folk/popolare con i gruppi Ciapa No Band ed Intesi come Tram che suonano e cantano in milanese con un repertorio che spazia dalle canzoni del “cabaret cantato” a quelle del “tropicalismo milanese” alla maniera del poeta Chico Buarque de Hollanda, cantando di miseria e felicità, riscatto sociale e delusioni d’amore.
E poi uno sguardo aperto sul mondo attraverso le composizioni dei Gang che ispirandosi ai grandi cantori disillusi dal “sogno americano” quali Pete Seeger e Woody Guthrie, ci raccontano in musica di speranze e sogni infranti, sentimenti che ritroviamo, tutti, nel meglio della canzone popolare milanese, così come nelle streets songs irlandesi dei Ned Ludd.

Senza dimenticare il poeta Delio Tessa che nel 1932 scrive “L’è el dì di mort, alegher!” splendido gioiello che al meglio esalta la sua vis agra e corrosiva nei confronti dei conformismi, fonte di ispirazione per i tanti, i nostri, che tutti con questa prima edizione del festival ricordiamo “cantastorie”, moderni griot che seguiranno.


Programma 30 Aprile
ore 17.00 Workshop con Carlo Pestelli
“Storia della Musica Popolare”
ore 18.00 - 19.00 INTESI COME TRAM
DOMENICO SCHIATTONE contrabbasso, chitarra, voce
ENZO GILIBERTI sax
MAX DI NOIA batteria
MASSIMO ALO’ chitarre
MARCO STABILINI piano, tastiera
ospite: CASSANDRA PIAZZA voce
ore 19.15 - 20.15 NED LUDD
GIANLUCA SPIRITO voce, chitarra, bouzouki
GIANNI DI FOLCO fisarmonica
GIANNI BERARDI tamburi a cornice
ALESSANDRO MAZZIOTTI zampogna, ciaramella, cornamusa
ore 20.30 - 21.30 CIAPA NO BAND
DAMIANO ZORZO voce, chitarre
ALESSANDRO IANES voce fisa, fischietti
MARTINA GALLINI voce, clarinetto, saxofono
GIORGIO ARMANNI voce, chitarra
GIOVANNI MARANGONI fisarmonica, tastiere
GIORDANO PARENTI batteria, percussioni
RAFFAELE FRAGOLA basso, contrabasso
ore 22.00 - 23.00 GANG
MARINO SEVERINI chitarra
SANDRO SEVERINI chitarre elettriche ed acustiche
Dalle ore 23.30 fino alle ore 01.00
Dj set - FUTURO TROPICALE musica italiana e internazionale anni ‘50 - ‘60 - ‘70
Il bar della Balera sarà aperto con panini gastronomici, arrosticini abruzzesi in modalità “Street Food”.
La cucina della trattoria sarà aperta dalle ore 19.00 alle ore 22.00 con menù fisso a 20 euro
(prenotazione obbligatoria 02-7012 8680).
La Balera dell’Ortica  Via G. A. Amadeo, 78 Milano (tram 5 – bus 54)
Entrata gratuita


sabato 15 ottobre 2016

Ciao Dario, Ciao Franca !!! il Cordoglio del Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI"


 il Cordoglio del
Coordinamento Milanese di Solidarietà "DALLA PARTE DEI LAVORATORI" 
Ciao Dario, Ciao Franca !!! 

una grande partecipazione popolare al funerale di DARIO FO in Piazza Duomo 
da la Repubblica.it
la morte di un Grande, 
amico dei lavoratori e degli oppressi.
Insieme e a fianco a lui per una vita FRANCA RAME 
a loro va il nostro ricordo e la nostra riconoscenza !
Vogliamo rendere il nostro omaggio a questa straordinaria coppia che "non ha mai piegato la testa "attraverso la pubblicazione di alcune immagini con le quali ci piace ricordarli
Dario Fo nel Murale dipinto a Milano all'Ortica 

mamì, Intervento Opera Muraria di Arte Pubblica e Condivisa "Musica Popolare Milanese. Ma mì, ma mì" dipinto a Milano all'Ortica in omaggio a Dario Fo, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber...
Dario, Franca e il figlio Jacopo
Franca Rame con il figlio Jacopo Fo e le nipoti Mattea e Jaele Fo
1997- Dario Fo sulla copertina del "Manuale minimo dell'attore" a cura di Franca Rame,Einaudi Tascabili
locandina di Mistero Buffo
1972 - Disegno di Dario Fo con figure di uomini politici e di potere, realizzato a pennarello come studio per la locandina dell`atto unico "Ordine! Per DIO.OOO.OOO". Protagonista: Franca Rame
Franca Rame e Dario Fo

2002 - locandina dello spettacolo "Sesso? Grazie, Tanto per gradire" di Franca, Dario, Jacopo Fo
Franca Rame e Dario Fo
Una bella risata di Dario Fo
Dario Fo e Franca Rame
1991- Franca Rame, Parliamo di Donne
2006 - Festa del Macchinista organizzata a Pistoia dalla Rivista "Ancora in Marcia!", Franca Rame vi partecipò per conto di Dario Fo a cui i Macchinisti italiani vollero tributare il titolo di Macchinista ad honorem consegnando nelle sue mani la pergamena e il berretto da Macchinista.
(nella foto Franca Rame e Carlo Parascandolo alla stazione di Firenze Santa Maria Novella in attesa della partenza del tradizionale treno a vapore)
Addio Dario !!!

mercoledì 8 aprile 2015